CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] ) fu caratterizzato da un'accentuata permanenza di moduli tardoromantici di stampo prevalentemente aleardiano, non immuni fino alle sue ultime prove.
La scoperta dell'irrazionale come modulo espressivo della realtà si traduceva infatti, da un lato, ...
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BONATTI, Stefano
Marco Franzini
Figlio di Augusto e di Ada Roisecco, nacque a Torino il 24 maggio 1902. Si laureò in chimica nel 1925, presso l'università di Pisa, con pieni voti assoluti. Nel novembre [...] sulle possibili diverse combinazioni di un unico modulo strutturale riconosciuto nella perrierite: viene ipotizzato un sequenze disordinate e gli ordinamenti a domini di moduli strutturali bidimensionalmente ordinati che hanno trovato largo sviluppo ...
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MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] un bilancio giornaliero" (ibid. p. 9): una dichiarazione d'intenti che privilegia l'adozione di una scrittura dal modulo breve, a volte prevalentemente elencativa, quasi sentenziosa.
Da ricordare, ancora, le sue traduzioni di alcuni album del fumetto ...
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ALBERIONE, Giacomo
Gianfranco Maggi
Nacque nella campagna di Fossano (Cuneo) il 4 apr. 1884, in una famiglia di modestissimi fittavoli, da Michele e da Teresa Olocco.
Studiò dapprima nel seminario minore [...] questa, fin dalla giovinezza, si poneva una speciale venerazione per la Madonna. Infine, l'A. propugnava, seguendo un modulo di impronta gesuitica, una rigorosa fedeltà gerarchica: ai tre tradizionali voti religiosi volle per i paolini aggiungerne un ...
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BAROVIER, Ercole
Rosa Barovier Mentasti
Figlio di Benvenuto e di Elisa Ballarin, nacque a Murano il 16 giugno 1889. Compì gli studi classici a Venezia, e si impegnò in varie attività estranee all'ambito [...] (1962), Siderei (1966), Rotellati (1970), Neomurrini (1972), per citare i modelli più significativi nei quali egli usò come modulo decorativo del "tessuto" vitreo tessere di colore diverso, sezioni di canne a millefiori o di canne forate, canne nel ...
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GIRAUD, Fiorello
Roberto Staccioli
Nacque a Parma il 22 ott. 1870, figlio del tenore Lodovico e di Maria Givoni.
Il padre, Lodovico, nato a Parma il 2 marzo 1846, era di condizioni sociali umilissime. [...] suoi ruoli wagneriani, se non si distinsero per eroicità, furono apprezzati per dolcezza d'interpretazione lirica, creando un modulo interpretativo personalissimo che ha avuto emuli solo ai nostri giorni con René Kollo e Placido Domingo.
Fonti e Bibl ...
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CALAGRANO, Girolamo
Roberto Zapperi
Nacque a Ceva in data imprecisata verso la metà del sec. XV. Abbracciò lo stato ecclesiastico e riuscì a entrare al servizio del cardinale genovese Giovanni Battista [...] Ludovico Vivalda. Al sinodo seguì, dopo il suo insediamento nella diocesi, la visita pastorale per verificare, secondo un modulo che avrà la suprema consacrazione nei deliberati del concilio di Trento, l'esecuzione dei decreti sinodali. Nel corso dei ...
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CONTILLI, Gino
Sergio Martinotti
Nato a Roma il 19 aprile dell'anno 1907 da Maurizio e da Anna Colarossi, fu "fanciullo cantore" alla basilica di S. Giovanni in Laterano sotto la guida di R. Casimiri. [...] linguaggio riesce perciò nelle espressioni di levigata eleganza, di una classicità meditata anche e proprio nel suo lento modulo operativo, capace di conferire una storicità al suo discorso musicale, secondo un continuo dislivello emotivo intriso di ...
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BUZZI, Elia Vincenzo
Gabriella Ferri Piccaluga
Figlio di Francesco e di Barbara Giudici, nacque a Viggiù il 5 maggio 1708, in una famiglia di scultori, quadratori, "mercanti ed artefici di marmi" (Viggiù [...] da porre sopra i fianchi dell'altare (cfr. Cattaneo, Piccaluga Ferri). L'elegante figura del S.Giuseppe, pur ripetendo il modulo compositivo del S.Giovanni Buono, appare meno viva ed efficace. Il 16 luglio 1765 il capitolo della Fabbrica del duomo ...
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LA REGINA, Guido
Francesca Franco
Nacque a Napoli il 13 febbr. 1909 da Annibale ed Elvira Venanzi. Dal padre, pittore, apprese i primi insegnamenti e nel 1923, dopo le scuole tecniche, si iscrisse all'istituto [...] la facoltà di belle arti.
Frutto di questo soggiorno fu un ciclo di opere dominate dalla presenza di un modulo geometrico semplice ripetuto per rotazione e molteplice intersezione, come nel dipinto Habibi presentato nel 1968 alla VI Biennale romana ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...