DE ANGELIS (Angelis, Angeli), Gherardo
Cinzia Cassani
Nacque ad Eboli (provincia di Salerno), il 16 dic. 1705 da Anna de Caroli e da Giovanni, marchese di Trentinara. Debole e malaticcio, ma di ingegno [...] anni iniziò a comporre le prime rime che riflettono, soprattutto quelle di contenuto autobiografico, secondo uno sperimentato modulo petrarchesco, il disagio della sua condizione prodotto dal contrasto tra una giovanile propensione alla vanità della ...
Leggi Tutto
BENINCASA, Orsola
Silvana Menchi
Discendente per parte di padre da una famiglia di nobile origine, forse siciliana, la B. nacque a Napoli (dove la famiglia, si era trasferita nel sec. XVI da Citara, [...] la morte del fratello. Attorno al decimo anno della vita della B. vengono poste le prime estasi, descritte sul modulo di una evidente imitatio della vita di S. Caterina Benincasa da Siena, ma analoghe anche a quelle della contemporanea toscana ...
Leggi Tutto
BONA da Pisa, santa
Eugenio Massa
Nacque a Pisa, nel borgo di Chinzica, da madre corsa, Berta, e da padre pisano, Bernardo, intorno alla metà del secolo XII (la data tradizionale è il 1156, e trova [...] figli da altra moglie, per non fare mai più ritorno.
Le due Vite concordano nel modellare la biografia di B. sul modulo agiografico della santa bambina ("ut Christum parvulum parvula sequeretur": B2, 2), che fin da piccina avrebbe dormito in un letto ...
Leggi Tutto
ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] dell'Italia settecentesca. Buona preparazione erudita attestano le sue opere e orientamenti che vanno oltre il modulo maurino-muratoriano dominante negli interessi dell'epoca. Importanti restano, a questo proposito, i suoi rapporti eruditi ...
Leggi Tutto
ALBERIONE, Giacomo
Gianfranco Maggi
Nacque nella campagna di Fossano (Cuneo) il 4 apr. 1884, in una famiglia di modestissimi fittavoli, da Michele e da Teresa Olocco.
Studiò dapprima nel seminario minore [...] questa, fin dalla giovinezza, si poneva una speciale venerazione per la Madonna. Infine, l'A. propugnava, seguendo un modulo di impronta gesuitica, una rigorosa fedeltà gerarchica: ai tre tradizionali voti religiosi volle per i paolini aggiungerne un ...
Leggi Tutto
CALAGRANO, Girolamo
Roberto Zapperi
Nacque a Ceva in data imprecisata verso la metà del sec. XV. Abbracciò lo stato ecclesiastico e riuscì a entrare al servizio del cardinale genovese Giovanni Battista [...] Ludovico Vivalda. Al sinodo seguì, dopo il suo insediamento nella diocesi, la visita pastorale per verificare, secondo un modulo che avrà la suprema consacrazione nei deliberati del concilio di Trento, l'esecuzione dei decreti sinodali. Nel corso dei ...
Leggi Tutto
DE NOBILI, Roberto
Pietro Messina
Nacque a Montepulciano (prov. di Siena), da Vincenzo e da Maddalena dei conti di Montauto, il 5 sett. 1541. Il suo destino fu segnato dal fatto di essere pronipote [...] con delle riserve per ricostruire la sua vita, è invece utilissimo allo studio di tale modello culturale. Un modulo che è poi simile, per tanti aspetti, alla concezione gesuitica: astinenze, purezza sessuale, studio e applicazione, cultura classica ...
Leggi Tutto
ERCHEMPERTO
Massimo Oldoni
Di questo monaco cassinese del sec. IX, scrittore e poeta in latino, la cui opera cronistica è stata a buon diritto definita dalla Westerbergh "the chief historical source [...] , passioni. Ma il Chronicon non possiede l'acume storico, la capacità di analizzare condotte politiche secondo il modulo erchempertiano: la sua "stravaganza" è fatta di una differente utilizzazione della tradizione orale e, probabilmente, d'una ...
Leggi Tutto
FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] per i chierici nelle artes praedicandi, ma si rivolgeva ai fedeli "ad modum concionantis": utilizzando cioè un modulo espressivo caratteristico nella pratica oratoria nei regimi dell'Italia comunale, da lui appreso evidentemente durante la propria ...
Leggi Tutto
BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] , ricorre più volte. Non si tratta soltanto di un modulo letterario, già di per sé curioso. Perché esso costituisce il carattere dell'epistola dedicatoria, che presenta alcuni tipici moduli bonizoniani, e il confronto che il Perels ha potuto ...
Leggi Tutto
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...