La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo arcaico
Antonio Giuliano
Il periodo arcaico
Il termine “arcaico” fu adottato nell’Ottocento per indicare una fase ancora imperfetta della cultura artistica [...] tra il 600 e il 480 a.C. circa secondo la seguente suddivisione (dove “gruppo” vale evidentemente uno stile decorativo, “classe” vale un modulo tettonico): a) 600-575 a.C.: 8 pittori, 5 gruppi; b) 575-550 a.C.: 29 pittori, 14 gruppi; 4 ceramisti; c ...
Leggi Tutto
CRITICA DELL'ARTE nell'antichità classica
S. Ferri
Se critica d'arte significa penetrazione intima nel monumento e nell'artista, onde, in stato di stretta convivenza con ambedue, il critico, raffigurandosi [...] e il kàllos (v. bello) diventano la meta comune.
6) Il principio della scelta e composizione dei varî elementi - "modulo" ne è il raggruppamento minimo, o unità di misura - unitamente alla costante mentalità greca normativa, conducono o, meglio ...
Leggi Tutto
MEDAGLIONE
L. Breglia
Il vocabolo, derivato senza una precisa connessione di significato dal termine medaglia, indica, nel suo più largo senso, un disco con rilievi; può essere quindi applicato a varie [...] cioè conî dell'asse e del dupondio, su tondelli preparati pel sesterzio e tipi di quest'ultimo su tondelli di maggior modulo. Le rappresentazioni pertanto risultano circondate da cornici più o meno elaborate, oppure, altre volte, si è avuto cura di ...
Leggi Tutto
ARCHITRAVE
F. Grana
G. Matthiae
È l'elemento architettonico che, disposto orizzontalmente sopra un vano, sostiene il carico delle strutture sovrastanti, trasmettendone il peso sui sostegni verticali [...] va aumentando di sezione con l'aumentare del diametro della colonna. Per il dorico, assunto con Vitruvio a base il modulo (raggio della colonna all'imoscapo) l'a. liscio, compreso il listello (tenia) con regoletti e gocce corrispondenti ai triglifi ...
Leggi Tutto
ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] apre all'interno in un ampio emiciclo, ed il complesso loggiato-ninfeo che la corte centrale, fiancheggiata da due muri modulati da pilastri e semicolonne, divide dal precedente. L'opera di varî maestri (Vignola per il corpo principale; l'Ammannati ...
Leggi Tutto
Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] i funzionari elevati che ricevono dalle mani dell'imperatore il donativo (che essi accolgono con mani velate); e infine di un modulo nettamente minore è la massa anonima dei beneficiari, che si affollano con la mano alzata sotto il palco imperiale in ...
Leggi Tutto
Vedi STUCCO dell'anno: 1966 - 1997
STUCCO
N. Bonacasa
S. De Marinis
S. De Marinis
M. Spagnoli Mariottini
Definizione tecnica; 1. Ambiente egeo ed Egitto faraonico; 2. Grecia classica; 3. Egitto ellenistico [...] di panneggio a Stoccarda e ad Alessandria; e diverse testine conservate ad Alessandria, certo modelli plastici per sculture di modulo maggiore; e inoltre alcuni modelli con bustini a tutto tondo rinvenuti a Begram (v.).
L'uso di completare in ...
Leggi Tutto
INTRECCIO
G. Speake
Per i. si intende una forma o uno schema di decorazione nel quale linee, capi o nastri vengono incrociati o intessuti insieme secondo un principio di sovrapposizione alternata in [...] tipo di i. si distingue tuttavia dagli schemi mediterranei regolari che erano stati ritenuti determinanti per la formazione del modulo decorativo germanico. La tendenza verso schemi a i. è manifesta anche nelle placchette di foderi in oro scandinavi ...
Leggi Tutto
EMBLEMA (ἔμβλημα o ἐμβεβλημένα)
O. Elia*
Originariamente viene così definito qualsiasi oggetto lavorato, inserito in uno più grande e di diversa maniera (da ἐμβάλλω = lat. conicio, insero).
Il termine, [...] e Plinio, Nat. hist., xxxiii, 5: turba gemmarum potamus et smaragdis teximus calices).
Alcune gemme a noi pervenute, anche di modulo superiore a quello degli anelli, devono aver servito da e. a vasi di metallo nobile (Furtwängler, Gemmen, Tav. xxv, 4 ...
Leggi Tutto
Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] /mm2 (mentre per le fibre di v. sale a ca. 1000 N/mm2). La resistenza a compressione varia da 500 a 2000 N/mm2; il modulo di elasticità longitudinale da 50.000 a 80.000 N/mm2. Tali proprietà variano con la composizione e in molti casi sono additive e ...
Leggi Tutto
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...