meno
méno [Der. del lat. minus, comparativo di parvus "piccolo"] [ALG] Segno con vari signif.: (a) simb. dell'operazione di sottrazione, anche nel signif. che tale operazione ha nell'algebra astratta; [...] segno opposto: per es., -a "m. a" è l'opposto di a); (d) per un vettore v, il vettore -v è quello che ha uguale modulo e uguale direzione rispetto a v, ma verso opposto; (e) nella teoria degli insiemi, la scrittura A-B ("A m. B") indica l'insieme dei ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La topologia algebrica all'inizio del XX secolo
John McCleary
La topologia algebrica all'inizio del XX secolo
Le radici della topologia algebrica [...] numero di cicli indipendenti l'n-esimo Zusammenszahl. Ciò permise a Vietoris di ragionare con matrici a coefficienti negli interi modulo 2.
La seconda estensione fu a una classe di spazi più vasta, cioè a spazi metrici compatti. L'oggetto principale ...
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Sylow
Sylow 〈sü´lou〉 Peter Ludwig Mejdell [STF] (Cristiania, odierna Oslo, 1832 - ivi 1918) Prof. di matematica nell'univ. di Cristiania (1897). ◆ [ALG] Primo teorema di S.: se un gruppo ha ordine divisibile [...] di S.: se pm è la massima potenza di un numero primo p che sia divisore dell'ordine di un gruppo G, i sottogruppi di G di ordine pm sono trasformabili l'uno nell'altro mediante elementi di G e il loro numero è congruo a 1 rispetto al modulo p. ...
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area
àrea [Lat. area] [LSF] Superficie circoscritta, zona, in cui si manifestano determinate proprietà, si verifica un determinato fenomeno, ecc., cose indicate in genere da qualificazioni opportune [...] [ALG] A. vettore: rappresentazione vettoriale dell'a. di una superficie; relativ. a un elemento dS di superficie, è il vettore avente per modulo l'a. di dS, per direzione la normale a dS, e un verso opportunamente scelto. ◆ [MCC] Costante delle a.: v ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] operazione è quella di prodotto di un v. v per uno scalare r (numero reale); il risultato è il vettore v′ che ha il modulo v′=|r|v, la stessa direzione di v e lo stesso verso oppure l’opposto a seconda che r sia positivo o negativo. Combinando le ...
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spazio analitico
Gilberto Bini
Un fascio ℱ su uno spazio topologico X è l’unione di una famiglia di gruppi abeliani (o anelli, o moduli) ℱx, uno per ogni punto x di X, che chiameremo spighe. Denotando [...] di p(ξ) in X, fra i quali p stabilisce un omeomorfismo; (b) le operazioni algebriche che definiscono la struttura di anello o modulo su ogni spiga ℱx sono continue. Un sottofascio G di ℱ è un sottoinsieme aperto di ℱ tale che per ogni spiga per ogni ...
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GEOMETRIA ALGEBRICA
Ciro Ciliberto
Igor R. Shafarevich
Lo sviluppo delle idee di Ciro Ciliberto
Sommario: 1. I temi classici della geometria algebrica. a) Integrali abeliani e curve algebriche. b) [...] curva L trasversale a C, il limite di σ-1 (d), al tendere di d a c, dipende soltanto dalla retta tangente a L in c modulo TC, dove TC è lo spazio tangente a C in c. In tal modo si ottiene un isomorfismo tra σ-1 (c) e lo spazio proiettivo associato ...
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taglio
tàglio [Atto ed effetto del tagliare, der. del lat. taliare] [ALG] Il termine è usato soprattutto nella topologia, per tradurre astrattamente il signif. concreto della parola t. di una superficie, [...] ). ◆ [ELT] Frequenza di t. resistivo: v. diodi a stato solido per micro-onde:II 208 b. ◆ [FSD] Modulo di t.: lo stesso che modulo tangenziale di elasticità (→ tangenziale). ◆ [MCF] Moto di t. semplice: v. fluidi non newtoniani, dinamica dei: II 637 b ...
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Locuzione introdotta da A. Robinson nel 1960 per indicare l’analisi basata su un modello matematico in cui, utilizzando una (opportunamente modificata) logica del primo ordine, viene data una definizione [...] l’analisi matematica sull’ε-δ meccanismo.
Nell’analisi n. lo zero è l’unico infinitesimo (standard) e ogni numero ε, che è in modulo più piccolo di qualsiasi numero reale non nullo, è un infinitesimo n.; si può anche dire che ε è «vicino» a zero (in ...
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simmetrico
simmètrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di simmetria] [LSF] Di sistemi che presentino una qualche simmetria, per lo più geometrica, nella loro configurazione ma anche di funzioni che li descrivono, [...] è quella della loro rappresentazione nel metodo vettoriale (→ simbolico) con tre vettori applicati in uno stesso punto, con uguale modulo ed equispaziati di 2π/3 rad=120°) ed è ancora tale la disposizione in controfase di diodi, transistori e tubi ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...