È l’energia associata allo stato termico all’interno della crosta terrestre. Potrebbe risultare determinante per l’affermazione di un sistema energetico planetario sostenibile basato sullo sviluppo delle [...] , Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Sono stati scoperti due campi ad alta entalpia a Latera (Lazio) e a Mofete (Campania, Campi Flegrei), e sono stati realizzati progetti per l’utilizzazione di fluidi per il riscaldamento a Metanopoli, Vicenza ...
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, Gruppo collinoso che si eleva del tutto isolato dalla Campagna romana circa 15 km. a S. di Roma, ed è il prodotto dell'attività eruttiva, prolungata per un notevole periodo, ma interrotta da lunghe pause, [...] storici non si conoscono e sono anzi da escludere. Come residui attuali dell'attività eruttiva si considerano alcune mofete e sorgenti minerali (Acquapuzza presso le Frattocchie); inoltre i terremoti che, non frequenti e limitati, ma talora assai ...
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FERRARA, Francesco
Rosario Moscheo
Nacque a Trecastagni, sulle falde dell'Etna, in provincia di Catania, il 2apr. 1767, da Filadelfo e da Genoveffa Motta. Indirizzato alla carriera ecclesiastica, fu [...] lago di Ansanto in Irpinia nel primo paragrafo, e a due altri paragrafi che descrivono ed illustrano la natura delle mofete, segue una descrizione ampia dei miti collegati al lago e di altre memorie della storiografia antica relative alla topografia ...
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LARBER, Giovanni
Luca Ciancio
Nacque nel 1703 a Crespano del Grappa dal medico e chirurgo Giacomo Antonio (1667-1737) e da Angela Bosa di Borso, che il padre aveva sposato l'anno precedente in seconde [...] P. Boccone sui fuochi di Barigazzo, di F. Bianchini sui fuochi di Pietramala e di L. Di Capua sulle mofete vulcaniche, egli interpretò il fenomeno non come effetto di un'esalazione vulcanica permanente, bensì come emissione gassosa accidentale dovuta ...
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FORTIS, Alberto
Luca Ciancio
Nato a Padova il 9 o il 10 nov. 1741, da Giovanni Antonio Fortis Feracini e da Francesca Maria Bragnis, sua seconda moglie, fu battezzato con il nome di Giovanni Battista, [...] Delfico, dei quali condivise profondamente gli ideali di riforma. Approfittò del soggiorno campano per studiare il fenomeno delle mofete vulcaniche in relazione al dibattito in corso tra i chimici sulla natura delle arie. Da Napoli proseguì verso la ...
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L'Etna (gr. Αἴτνη forse da αἴϑω "ardo, fiammeggio") era chiamata Gebel (monte) al tempo degli Arabi, poi Mongibello (monte-gebel) dalle persone colte; dagli abitanti è detta la Montagna. Esso è uno dei [...] eruttive, con i fenomeni vulcanici secondarî delle sue pendici (salinelle di Paternò, fontane ardenti di S. Gregorio e Bronte, mofete, sorgenti minerali svariate), con i suoi sismi e bradisismi è un centro di studî geofisici di primissimo ordine.
V ...
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VULCANO
Gaetano PONTE
Aldo SESTINI
. Si attribuisce questo nome a rilievi della crosta terrestre dai quali erompe il magma (v. eruttive, rocce) che, sospinto dalle forze endogene, si accumula su [...] verso l'estinzione, però rimangono per lungo tempo i fenomeni postvulcanici cioè i geyser (v.), le acque termali e le mofete (v.).
Morfologia. - Conseguenza dell'attività vulcanica è di Solito la formazione di rilievi più o meno grandi, dovuti all ...
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mefite
s. f. [dal lat. mephitis, voce di origine osca]. – 1. Propr., l’odore che emana dalle mofete, e in genere da acque solforose o corrotte. Per estens., letter., aria malsana, irrespirabile perché impregnata di cattivo odore; e in senso...
stufa
s. f. [der. di stufare, a suffisso zero]. – 1. Apparecchio per la conversione di energia in forma termica, utilizzato per riscaldare l’ambiente nel quale è posto; la produzione di calore è ottenuta bruciando combustibili solidi, liquidi...