In vulcanologia, emissione diretta di anidride carbonica allo stato secco, direttamente da fratture del suolo. Il fenomeno è direttamente connesso con le manifestazioni vulcaniche più tardive in centri eruttivi ormai definitivamente spenti, e precisamente con l’ultima fase di degassazione di masse magmatiche più o meno profonde; taluni infatti considerano le m. come vere fumarole fredde a CO2 ...
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In vulcanologia, manifestazione dell’attività vulcanica a carattere esalativo, consistente in emissioni più o meno continue di gas da spaccature o campi di fenditure. Secondo la natura e la temperatura [...] ; f. fredde o solfidriche, a temperatura inferiore a 100 °C, costituite quasi esclusivamente da vapor d’acqua, con piccole quantità di anidride carbonica e idrogeno solforato; mofete, costituite da anidride carbonica a temperatura ordinaria. ...
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Isola del Mar di Sicilia (83 km2 con 7664 ab. nel 2008, detti Panteschi), situata a 70 km dalle coste dell’Africa e a 120 km da quelle siciliane. Costituisce un Comune della prov. di Trapani.
L’isola, [...] riscontrano ancora numerose manifestazioni post-vulcaniche: le favare, getti di vapore acqueo intorno ai 100 °C, e le mofete, esalazioni di anidride carbonica. Numerose sono le sorgenti termali contenenti silice e carbonato sodico. L’isola manca di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] dell’area campana e flegrea. Studiosi come Leonardo di Capua si dedicarono allo studio delle esalazioni vulcaniche chiamate mofete sviluppando una chimica attenta alle nuove idee corpuscolariste di Robert Boyle.
Quanto alla Roma di fine secolo, non ...
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FORTIS, Alberto
Luca Ciancio
Nato a Padova il 9 o il 10 nov. 1741, da Giovanni Antonio Fortis Feracini e da Francesca Maria Bragnis, sua seconda moglie, fu battezzato con il nome di Giovanni Battista, [...] Delfico, dei quali condivise profondamente gli ideali di riforma. Approfittò del soggiorno campano per studiare il fenomeno delle mofete vulcaniche in relazione al dibattito in corso tra i chimici sulla natura delle arie. Da Napoli proseguì verso la ...
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VULCANO
Gaetano PONTE
Aldo SESTINI
. Si attribuisce questo nome a rilievi della crosta terrestre dai quali erompe il magma (v. eruttive, rocce) che, sospinto dalle forze endogene, si accumula su [...] verso l'estinzione, però rimangono per lungo tempo i fenomeni postvulcanici cioè i geyser (v.), le acque termali e le mofete (v.).
Morfologia. - Conseguenza dell'attività vulcanica è di Solito la formazione di rilievi più o meno grandi, dovuti all ...
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mefite
s. f. [dal lat. mephitis, voce di origine osca]. – 1. Propr., l’odore che emana dalle mofete, e in genere da acque solforose o corrotte. Per estens., letter., aria malsana, irrespirabile perché impregnata di cattivo odore; e in senso...
stufa
s. f. [der. di stufare, a suffisso zero]. – 1. Apparecchio per la conversione di energia in forma termica, utilizzato per riscaldare l’ambiente nel quale è posto; la produzione di calore è ottenuta bruciando combustibili solidi, liquidi...