Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella [...] portali (Autun, ca. 1130; Vézelay, ca. 1130) e facciate (Saint-Sernin a Tolosa, prima del 1118; San Pietro di Moissac, 1120; Santa Fede a Conques, Santiago de Compostela, 1105-20), con diverse tendenze nelle varie regioni d’Europa; correnti diverse ...
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MUSICA
P. Scarnecchia
Il termine trae origine dal gr. μουσιϰή ('arte delle muse') e designa, in un senso più largo, ogni forma d'arte in grado di generare ordine e armonia. Da questa definizione originaria [...] - ribeche, cetre, vielle ad archetto o arpe - che i ventiquattro vegliardi hanno con loro sul portale dell'abbaziale di Moissac (sec. 12°), o che offrono a Cristo e all'Agnello mistico in una mandorla (Beato di Liébana, Commentari all'Apocalisse ...
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INFERNO
J. Baschet
Secondo la concezione cristiana l'i. costituisce il luogo di pena per le anime dei peccatori, consistente sia nella privazione della visione di Dio sia in tormenti morali e materiali.Il [...] dei dannati, al di là del caso individuale riportato dalla narrazione evangelica, come accade nel portale di Saint-Pierre a Moissac (dip. Tarn-et-Garonne), del 1120-1125. Al di fuori del contesto della parabola, l'evocazione della sorte delle anime ...
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Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme [...] con il vicino Rossiglione. È a S. Sernino di Tolosa (poco prima del 1118) e a S. Pietro di Moissac (1120 e 1130) che si stabilisce il programma scultoreo delle facciate delle chiese della Francia meridionale, di estrema stilizzazione espressiva ...
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SILOS, Santo Domingo de
D. Ocón Alonso
Monastero spagnolo, in prov. di Burgos, situato nella valle di Tabladillo, in Castiglia, sulla strada verso Soria, intorno al quale sorge il piccolo centro abitato [...] de Urbel, 1930; Schapiro, 1939). Sono state sottolineate frequentemente anche le sue affinità con il chiostro di Moissac e con opere tolosane della cerchia di Bernardus Gelduinus.La discussione cronologica, incentrata molto spesso sui rilievi, si ...
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DAVIDE
M. Mihályi
Profeta e re d'Israele (ca. 1000-961 a.C.), figlio di Iesse, unto segretamente re da Samuele per ordine di Dio, fondatore della dinastia che regnò per quattro secoli sul regno di Giuda.La [...] a Müstair nei Grigioni; sec. 9°; Zurigo, Schweizerisches Landesmus.), e, specie dal sec. 12° in poi, in scultura (Moissac, capitello del chiostro; sec. 12°), su vetrate (Chartres, cattedrale; sec. 13°) e manufatti eburnei; scene della sua vita ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] Il rapporto con la G. celeste veniva anche affidato a singoli elementi, come i capitelli figurati dell'abbazia di Moissac o i baldacchini scolpiti sopra le statue delle cattedrali gotiche.
Bibl.:
Fonti. - Lambert de Saint-Omer, Liber floridus. Codex ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] con la figura di donna nuda quale appare nelle molteplici rappresentazioni delle chiese romaniche (Vézelay, Sainte-Madeleine; Moissac, Saint-Pierre) e che si è già visto essere in Germania la personificazione preferita del Cupido cieco; dall ...
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EVANGELISTI
W. Melczer
La radice etimologica del termine e., che nel senso cristiano significa 'colui che annuncia la buona novella relativa a Cristo', è il verbo εὐαγγελίζομαι 'annunciare lieti eventi'. [...] 'arte preromanica e romanica: i timpani della chiesa di Carrión de los Condes in Castiglia, quelli francesi di Saint-Pierre di Moissac e di Saint-Trophime di Arles e l'affresco absidale di S. Angelo in Formis sono tra i principali esempi monumentali ...
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GIACOMO il Maggiore, Santo
T. Iazeolla
Il nome Giacomo individua nel Nuovo Testamento due apostoli: G. detto il Maggiore, perché fu uno fra i primi a essere chiamato dal Signore (Réau, 1958), figlio [...] , non mancano le rappresentazioni dell'apostolo in queste vesti, per es. nel bassorilievo della fine del sec. 11° del chiostro di Moissac, in cui, fra gli apostoli vestiti uniformemente di tunica e pallio, solo G. porta la casula come i vescovi di ...
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