Pena
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
In senso generale, il termine pena può indicare patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa. Con riferimento [...] colpa: in alcune ipotesi (il ladro notturno di messi) il colpevole è 'immolato' (dall'antico uso di versare farina, mola, lavorata dalle Vestali, sulla vittima sacrificale) alla divinità (Deo necari: nel caso delle messi è suspensus cereri, su di ...
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come (com o com'; como; con)
Mario Medici
La forma ‛ como ' è usata da D. solo due volte, in rima, nella Commedia, precisamente in If XXIV 112 E qual è quel che cade, e non sa como, e Pg XXIII 36 Chi [...] a me; XXV 68; Pd XII 1 Sì tosto come l'ultima parola / la benedetta fiamma per dir tolse, / a rotar cominciò la santa mola; XXVIII 134; Fiore XLVIII 11 svegliò Castitate e Gelosia / sì tosto com'i' ebbi il fior basciato (cfr. anche Vn XV 2, e Rime ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Narbonensis
Sergio Rinaldi Tufi
Le province galliche erano quattro: la Gallia Narbonensis, annessa già nel II sec. a.C. e romanizzata in [...] struttura, azionando una ruota dentata) e di produzione (all’interno di ogni “mulinetto” erano gli ingranaggi che facevano funzionare una mola). Forse questo tipo di apparato era noto anche altrove, ma è questo l’unico caso in cui si siano conservati ...
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terra
Eugenio Ragni
Giovanni Buti - Renzo Bertagni
Nelle sue molteplici accezioni, è vocabolo di larga frequenza in tutta l'opera dantesca, segnatamente nel Convivio e nella Commedia; presente nel [...] ha sempre il dì uguale alla notte (12 ore l'uno e 12 ore l'altra) e vede il sole ogni giorno girare non come una mola o macina ma come una ruota. I poli invece (Maria e Lucia) lo vedono girare come una macina, e i luoghi intermedi lo vedono girare ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] , dall'incisione inizialmente usata soltanto come decorazione accessoria delle faccette, alla scenà che esclude ogni lavorazione a mola ed è completamente incisa a bulino. Anche fra i cristalli molati con scene figurate va citato un capolavoro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] -63.
O. Pompeo Faracovi, La riforma dell’astrologia, in Il Rinascimento italiano e l’Europa, diretto da G.L. Fontana, L. Molà, 5° vol., Le scienze, a cura di A. Clericuzio, G. Ernst, con la collaborazione di M. Conforti, Treviso-Costabissara 2008, pp ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] , scegliendo gli artisti a cui affidare la decorazione delle pareti (tra gli altri, oltre al M., Pier Francesco Mola, Lazzaro Baldi, Guillaume Courtois detto il Borgognone, Ciro Ferri, Dughet). Le circostanze che portarono alla realizzazione della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
I teatri delle macchine
Vittorio Marchis
L’idea del teatro
Nel 1544 Giulio Camillo (1480 ca.-1544), filosofo e umanista, maestro di retorica e di alchimia, cresciuto tra gli accoliti di Pietro Bembo, [...] le cui radici etimologiche si connettono direttamente alla lingua greca.
Il mulino mosso dalla forza dell’uomo (manuaria mola) diventa kiromylos, quello mosso dai piedi pateomylos; e così proseguendo si trovano: hippomylos (mulino mosso da cavalli ...
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MONOD, Pierre
Andrea Merlotti
MONOD, Pierre. – Nacque a Bonneville, nel Faucigny, nel 1586, da Georges, avvocato e membro della piccola nobiltà, e da Nicoline de Pobel, esponente di una famiglia della [...] in early Modern Europe, a cura di R. Oresko - G.C. Gibbs - H.M. Scott, Cambridge 1997, pp. 307, 326-328; G. Mola di Nomaglio, I Savoia e il Regno di Cipro. Dispute e relazioni diplomatiche per conquistare il titolo regio, in Anna di Cipro e Ludovico ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] proseguiva con la immolatio, la consacrazione dell'animale che veniva cosparso, come il coltello sacrificale, con la mola salsa, appositamente preparata dalle Vestali per il culto pubblico. Quindi il sacrificante cospargeva il capo della vittima ...
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mola1
mòla1 s. f. [lat. mŏla «macina, mulino», dalla radice di molĕre «macinare»]. – 1. ant. o region. Macina da mulino: chi sfugge la m., scansa la farina (prov.), chi si tiene lontano dai pericoli o da cattive compagnie, ne evita le dannose...
mola salsa
locuz. lat., usata in ital. al femm. – Nell’antica Roma, grano macinato e tostato che nei sacrifici veniva sparso, misto a sale, sulle vittime.