diffusione
diffusióne [Der. del lat. diffusio -onis "il diffondere o il diffondersi", dal part. pass. diffusus di diffundere "diffondere"] [LSF] Lo sparpagliarsi, in genere disordinato, di una sostanza [...] di fase: I 722 c. ◆ [PRB] D. approssimante: v. diffusione, teoria della: II 169 e. ◆ [CHF] D. atomica: v. cristalli molecolari: II 36 e. ◆ [OTT] [FSD] D. Brillouin: v. diffusione della luce: II 155 d. ◆ [OTT] [FSD] D. Brillouin risonante: v ...
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ionizzazione
Franco Calascibetta
Per qualche elettrone in più o in meno
La materia a livello microscopico è fatta di atomi. Questi a loro volta sono formati da particelle subatomiche: elettroni, protoni [...] attivo nella prima metà del 19° secolo, a introdurre il termine ione per indicare quelle specie atomiche o molecolari cariche positivamente o negativamente a cui è dovuto il trasporto della corrente elettrica nel fenomeno dell'elettrolisi. All'epoca ...
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smagnetizzazione
smagnetizzazióne [Der. di magnetizzazione con il pref. negativo s-] [EMG] L'annullamento, o quanto meno la riduzione, della magnetizzazione di un corpo; può essere spontanea oppure provocata. [...] nel tempo, dovuta al debole disordine via via introdotto dall'agitazione termica nella disposizione dei momenti magnetici molecolari ordinati nei domini e sottodomini ferromagnetici; a questa va aggiunta la parziale s. accidentale derivante dall ...
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Amplificatori di potenza magnetici e dielettrici. - Un a. di potenza si può intendere come un dispositivo atto a trasferire a un carico la potenza fornita da una sorgente regolandola, secondo una legge [...] radiotelescopî) si richiedono a. per alta frequenza a bassissimo rumore; a questa esigenza rispondono gli a. parametrici e quelli molecolari, che consentono di ottenere cifre di rumore dell'ordine del decibel.
Ricordiamo che la cifra di rumore è il ...
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magnetone di Bohr
Mauro Cappelli
Valore del momento magnetico orbitale dell’elettrone dell’atomo di idrogeno nello stato fondamentale. Tipicamente indicato con il simbolo μΒ, in onore al fisico danese [...] Pierre E. Weiss, intorno al 1911, riuscì a stabilire, attraverso una vasta serie di esperimenti, che i momenti magnetici molecolari erano tutti multipli di un momento elementare che chiamò magnetone. Pochi anni dopo, grazie al lavoro sulla meccanica ...
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spettrometria L’insieme dei metodi e delle tecniche di misurazione attuati mediante spettrometri.
S. di massa
La s. (o spettrografia) di massa si occupa della produzione e dello studio dello spettro di [...] la formula molecolare è necessario fare uso di strumenti di adeguato potere risolutivo, in grado di distinguere ioni aventi masse molecolari che differiscono per centesimi di unità di massa atomica (per es., gli ioni C7H11NO+ e C7H13N+2). I picchi di ...
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VUOTO
Gilberto BERNARDINI
Balbino DEL NUNZIO
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. Il concetto di "vuoto", nel senso di spazio vuoto di qualsiasi materia, si è imposto all'attenzione dei fisici in seguito alla celebre esperienza che [...] a vapori di mercurio) che si può ritenere, fino a vuoti dell'ordine di 10-5 mm. di mercurio, s0 praticamente costante.
Per le pompe molecolari p0 è, come già è stato detto, dell'ordine di 10-6 mm. di mercurio e fino a pressioni dell'ordine di 10-4 mm ...
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oscillazione
oscillazióne [Der. del lat. oscillatio -onis, dal part. pass. oscillatus di oscillare (→ oscillatore)] [LSF] Termine nato nella meccanica per indicare il moto di un punto che si sposta periodicamente [...] che moto di betatrone e di sincrotrone: v. acceleratore di particelle: I 7 f. ◆ [FML] [OTT] O. di gloria: v. fasci molecolari: II 524 e. ◆ [FPL] O. di plasma: le o. libere che compiono particelle cariche di un plasma che siano state spostate dallo ...
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vacuometro Strumento per la misurazione di pressioni sensibilmente minori di quella normale atmosferica (760 mmHg pari a ~ 105Pa).
Classificazione
Le misurazioni, data la grande varietà di condizioni [...] termica) o è impiegata per ionizzare il gas (nei v. a ionizzazione). I v. che utilizzano proprietà molecolari sono detti genericamente v. molecolari.
I v. possono inoltre essere diretti oppure indiretti. Nel primo caso, la lettura dello strumento è ...
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ossigeno
ossìgeno [Der. del fr. oxygène, termine coniato da A.L. Lavoisier nel 1783, comp. di oxy(de) "ossido", che è termine precedentemente introdotto nella chimica, e -geno, quindi "generatore di [...] e, indipendentemente, da H.W. Scheele nel 1775, è un gas incoloro, inodoro, presente nell'atmosfera nelle forme atomica O e molecolari O₂ (di gran lunga prevalente) e O₃ (→ ozono), complessivamente per circa il 21 % del volume e circa il 23 % della ...
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molecolarita
molecolarità s. f. [der. di molecolare]. – In chimica fisica, il numero di particelle (atomi, ioni, molecole) che devono collidere le une con le altre per dar luogo a una data reazione chimica elementare.
cane molecolare
loc. s.le m. Cane dall’olfatto finissimo, che, in virtù delle capacità di percepire, distinguere e memorizzare le molecole volatili degli odori, viene impiegato in operazioni investigative di polizia. ◆ [tit.] Super detective...