Attore italiano (Roma 1919 - ivi 2011). Dopo una lunga attività in varie compagnie di prosa (A. G. Bragaglia, Gassmann, Gioi-Cimara) e di rivista (Paone, Tognazzi-Masiero), dove si mise in evidenza per [...] 1961; La barraca di F. García Lorca, 1962). Da allora ha affrontato con validi risultati i classici (Machiavelli, Molière, Goldoni), ma anche i moderni e i contemporanei (Petrolini, Dürrenmatt, Terron, Orton), senza trascurare un autore italiano del ...
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Critico letterario e romanziere italiano (Novara 1904 - Torino 1978); studioso di letteratura francese e italiana, è stato prof. di lingua e letteratura francese nelle univ. di Napoli e di Torino. Combatté, [...] del XVII secolo, 1955; Manzoni e il "realismo", 1956; Stendhal e il realismo, 1958. Da ricordare anche le sue traduzioni (Molière, Voltaire, Rabelais, Prévost, Saint-Simon, Stendhal, Baudelaire), e i romanzi (Un salto nel buio, 1959; La svolta, 1965 ...
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Critico e saggista italiano (Trani 1912 - Roma 2001). Ha curato edizioni di autori italiani e francesi, e ha pubblicato numerosi saggi di solida impostazione storica e di fine penetrazione critica e psicologica, [...] teatro francese del grande secolo (1960), Vita, avventure e morte di Don Giovanni (1966, ed. ampl. 1991), Il silenzio di Molière (1975), Pirandello o la stanza della tortura (1981), mentre Il principe di Palagonia (1978) esplora i confini tra arte e ...
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Attore e regista italiano (n. Firenze 1942). Fin dalle esperienze con la cooperativa Granteatro da lui fondata nel 1971, sia come regista, sia come interprete caratterizzato dalla recitazione fortemente [...] all'esperienza di Brecht e del Living Theatre. Ha diretto e interpretato autori diversi come Brecht, Majakovskij, Büchner, Molière, Pinter, Shakespeare, Beckett, raggiungendo i migliori esiti con Pirandello (L'uomo, la bestia e la virtù, 1976) e ...
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Scrittrice tedesca (Danzica 1713 - Lipsia 1762); moglie di J. C. Gottsched, collaborò alle sue iniziative culturali, in particolare alla riforma teatrale da lui promossa. Scrisse commedie di scarsa originalità [...] 1744; Das Testament, 1745). Per la Deutsche Schaubühne del marito tradusse, in parte anche elaborandole, commedie di Destouches e di Molière. Le sue poesie furono pubblicate postume (Gedichte, 1763), al pari delle lettere (Briefe, 3 voll., 1771-72). ...
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Scrittore serbo (Vršac 1806 - ivi 1856). Insegnante e avvocato, ebbe cariche importanti presso il ministero dell'Istruzione e curò la riorganizzazione delle scuole. Come scrittore affrontò diversi generi; [...] 1842; San Kraljevića Marka "Il sogno di Marko Kraljević", 1847), si ricordano le sue commedie, che gli valsero la fama di "Molière serbo" e di fondatore del teatro serbo moderno (Laža i paralaža "Il bugiardo e il bugiardone", 1830; Tvrdica "L'avaro ...
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Attore (Parigi 1737 - ivi 1816). Avvocato al parlamento di Parigi, sentì viva l'attrazione al teatro, anche per tradizioni familiari, e si fece attore a Bruxelles nel 1772; recitò poi a Marsiglia e a Bordeaux [...] il suo posto alla Comédie-Française fino al ritiro dalle scene avvenuto nel 1811; per la sua misurata comicità fu caro al pubblico come uno dei migliori interpreti dei personaggi di Molière (Arnolphe nell'École des femmes e Harpagon nell'Avare). ...
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Regista tedesco (n. Stoccarda 1949). Formatosi come attore alla scuola di Otto Falckenberg a Monaco di Baviera e poi al Café La Mama di New York, agli inizi degli anni Settanta fondò il collettivo Rote [...] opéra de quat'sous di B. Brecht (1979), ha messo in scena con estetica modernista autori classici come Shakespeare, Goethe, Molière, moderni (Purgatoire à Ingolstadt di M. L. Fleisser; Glaube, Liebe, Hoffnung di Ö. von Horváth; Lulu di F. Wedekind) e ...
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Scrittore francese (Parigi 1740 - ivi 1814); di idee novatrici, fantastico e insieme curioso della realtà immediata, fu autore di un'opera assai originale (L'an 2440, rêve s'il en fut jamais, 1771; 1a [...] (2 voll., 1781) e Le nouveau Paris (6 voll., 1798). Per il teatro scrisse drammi borghesi (La brouette du vinagrier, 1775; Molière, 1776; Le campagnard, 1779; Le vieillard et ses trois filles, 1792; ecc.): seguace in questo di Diderot, di cui riprese ...
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Musicista (Milano 1911 - Roma 1979). Studiò con I. Pizzetti, A. Casella e R. Scalero e fu direttore del liceo musicale di Bari (1950-77). Pur conoscitore dei grandi mutamenti linguistici del Novecento, [...] , 1955; Napoli milionaria, 1977), oratorî (Mysterium, 1962; La vita di Maria, 1970), balletti (La strada, 1966; Le Molière imaginaire, 1976), musica sacra e strumentale. Il suo nome resta però legato soprattutto alle colonne sonore composte per F ...
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molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. nella locuz. pietra m., la pietra con...
molare2
molare2 agg. [der. di mola2]. – Nel linguaggio medico, relativo a mola: gravidanza m., gravidanza patologica in cui i villi coriali si rigonfiano e vengono gradualmente trasformati in una massa informe perché coinvolti da un processo...