Scrittore francese (Parigi 1619 - Sannois 1655). Nato da una famiglia di piccola nobiltà, condusse vita dissipata, di autentico libertino. Intrapresa la carriera delle armi, si distinse come formidabile [...] quelle teatrali: una tragedia, La mort d'Agrippine (1654), e una commedia, Le pédant joué (1654), ammirata e imitata da Molière, pièces molto vivaci e ingegnose; quindi due romanzi fantastici, L'autre Monde ou Histoire comique des états et empires de ...
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Critico e storico danese (Copenaghen 1865 - ivi 1942). Prof. universitario di storia della letteratura, uno dei propugnatori del realismo sulle orme di G. M. C. Brandes, maestro entusiasta del "liberalismo [...] lui nota anche per i suoi lunghi viaggi in Italia, Fra Italien ("Dall'Italia", 1892: impressioni di viaggio); Dante (1892); Renaissances Frembrud ("Il trionfo del Rinascimento", 1922); infine lavori su Corneille (1927), Molière (1929), Racine (1932). ...
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("Anfitrione") Commedia (206 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Unica tra le commedie di Plauto ad avere argomento mitologico.
Giove è innamorato di Alcmena, virtuosa moglie [...] suo padrone creerà una serie di comici equivoci. Dall’unione tra Giove e Alcmena nascerà Ercole.
La commedia ha un rifacimento medievale nel Geta (detto anche Amphitryon; 1160 circa) di Vitale di Blois e da essa deriva l’Amphitryon (1668) di Molière. ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Madrid 1760 - Parigi 1828), figlio di Nicolás. È lo scrittore più rappresentativo della corrente classicista e francesizzante. La sua poesia, che ha come modello Orazio, è [...] per il teatro sono dovuti gli Orígenes del teatro español (postuma), opera erudita ancor oggi di utile consultazione, e le traduzioni da Shakespeare e da Molière. Scrisse anche un opuscolo satirico in prosa, La derrota de los pedantes (1789). ...
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Genericamente, la ricerca di un’eleganza preziosa, raffinata, non spontanea, specialmente con riferimento a movimenti artistici e letterari.
In particolare, fenomeno sociale, linguistico, letterario, che [...] , tanto che le dame, le précieuses di Parigi e della provincia, divennero oggetto di satira nelle Précieuses ridicules (1659) di Molière, nel Dialogue des Héros de Roman e nella satira 10a di N. Boileau. A. Baudeau de Somaize pubblicò il Grand ...
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QUASIMODO, Salvatore (App. II, 11, p. 635)
Poeta; nel 1959 gli è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura.
Dopo il 1948 ha pubblicato le seguenti raccolte di liriche: La vita non è sogno, Milano [...] Milano 1954); da Catullo (Canti, ivi 1955); dall'Antologia Palatina (in collaboraz. con C. Vassalini, Parma 1958); da Molière (Tartufo, Milano 1958). ecc. Ha inoltre compilato un'antologia della Lirica d'amore italiana dalle origini ai nostri giorni ...
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Poeta e favolista francese (Château-Thierry, Champagne, 1621 - Parigi 1695). È ricordato soprattutto per le Favole (1668-94); ispirate di frequente da quelle di Esopo e di Fedro e caratterizzate da uno [...] de la Sablière e successivamente dei d'Hervart. Di carattere mite e sottomesso ("le bonhomme La Fontaine"), fu amico di Molière, Racine, Boileau. I suoi primi tentativi artistici risalgono alla riduzione della commedia di Terenzio L'Eunuque (1654), e ...
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umorismo La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della realtà che possono suscitare il riso e il sorriso, [...] , divertimento antisociale, nonché la satira, che implica una posizione nettamente ostile, e rifugge dall’oscenità. Molière crea Tartuffe, figura satirica di commedia intellettuale, per nulla umoristica; C. Dickens crea Pickwick, tipico personaggio ...
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Figura leggendaria di seduttore, che appare la prima volta nel Burlador de Sevilla y convidado de piedra (1630), attribuito a Tirso de Molina. La leggenda non ha alcun nucleo storico: il centro poetico [...] popolare; arricchendosi di sempre nuovi episodi, divenne uno dei canovacci prediletti della commedia dell’arte. Da qui la trasse Molière, il cui Don Juan (1665) è un elegante e cinico uomo di mondo; questa commedia ebbe innumerevoli traduzioni e ...
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Drammaturgo nordirlandese (Killyclogher, Tyrone, 1929 - Greencastle 2015). Insegnante di scuola elementare e media a Londonderry, esordì con storie brevi (The saucer of larks, 1962; The gold in the sea, [...] con l'attore Stephen Rea, il Field day theatre company, dove, oltre alle proprie commedie, ha rappresentato Sofocle e Molière, incoraggiando la lingua regionale. Tra gli ultimi lavori si ricordano ancora gli adattamenti da testi di Čechov Uncle Vanya ...
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molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. nella locuz. pietra m., la pietra con...
molare2
molare2 agg. [der. di mola2]. – Nel linguaggio medico, relativo a mola: gravidanza m., gravidanza patologica in cui i villi coriali si rigonfiano e vengono gradualmente trasformati in una massa informe perché coinvolti da un processo...