Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, almeno pro forma, gli studî di diritto e seguì con ogni probabilità le lezioni del filosofo Gassendi. Legatosi alla famiglia Béjart, in cui brillava la giovane Madeleine con la quale M. strinse intima ...
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Les femmes savantes Commedia (1672) di Molière (1622-1673). Al centro del racconto sono le figure di giovani donne che nella loro apparenza di pure intellettuali ingannano sé stesse, comprimendo le loro [...] aspirazioni essenzialmente e squisitamente femminili ...
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(L'avaro) Commedia (1668) del commediografo Molière (1622-1673), tra le più famose, che nella figura del vecchio Arpagone approfondisce a carattere il tipo dell'avaro delineato da Plauto nell'Euclione [...] dell'Aulularia.
Di entrambe le commedie tiene conto assai liberamente l'omonimo scherzo in un atto (1756) di C. Goldoni, il quale riprese questo tema nella commedia L'avaro fastoso, rappresentata in francese ...
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(Il borghese gentiluomo) Comédie-ballet (1670) di Molière (1622-1673). È il ritratto di Jourdain, un mercante arricchito, di fondo bonario, ma tutto acceso di vanità, che, animato da manie aristocratiche, [...] credendo di maritare la propria figlia Lucilla al figlio del gran Turco la dà in sposa all'innamorato Cleonte ...
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(fr. Sganarelle) Personaggio di varie commedie di Molière: è il tipo o maschera che riassume quanto di mediocre, vile ma anche sensato è negli strati più bassi del popolo: marito infelice in Sganarelle [...] ou Le cocu imaginaire (1660) e nel Mariage forcé (1664), imbroglione suo malgrado nel Médecin malgré lui (1666), dove è costretto a fingersi medico, ancora ingannato, ma dalla figlia e dal suo spasimante, ...
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Personaggio della commedia Les femmes savantes (1672) di Molière (1622-1673); è un poeta da strapazzo che sa adulare la saccenteria delle tre protagoniste e ambisce a sposare la ricca Enrichetta; ma il [...] suo progetto fallisce quando, grazie a uno stratagemma, si dimostra che egli mirava soltanto ai quattrini. T. è il tipo satirico dei "letterati di consorteria e di cricca", come scrive G. Carducci, in ...
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Famiglia di attori francesi (sec. 17º), riunita attorno a Molière alla fondazione dell'Illustre Théâtre (1643). Joseph, detto B. l'Aîné (1616 circa - Parigi 1659), recitò nell'Étourdi (1653) e nel Dépit [...] Don Juan, Le Misanthrope, L'Avare. L'ultima sorella, Armande (1640 circa - Parigi 1700), fu dal 1662 moglie di Molière del quale impersonò le principali figure femminili; vedova nel 1673, continuò a recitare (Circé di Th. Corneille); risposatasi nel ...
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(fr. Harpagon) Personaggio teatrale, protagonista dell'Avare (1668) di Molière, personificazione dell'avaro integrale, non solo geloso di quello che ha, ma cupido di accrescerlo; la sua stessa sensualità [...] diviene cupidigia di possesso. Il nome harpăgo (-onis) nel senso figurato di "arraffatore" è già in Plauto, e un avaro di nome Arpago si trova nell'Emilia di L. Groto, di cui il Molière si era valso per l'Étoardi. ...
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Attore (Amiens 1639 - Parigi 1692). Attor giovane nella compagnia di Molière, è noto per aver tenuto il Registre (1659-1685), documento fondamentale per ricostruire l'attività della compagnia fino alla [...] fondazione della Comédie-Française. Nel 1682 curò insieme a Vivot la prima edizione del teatro di Molière. ...
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molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. nella locuz. pietra m., la pietra con...
molare2
molare2 agg. [der. di mola2]. – Nel linguaggio medico, relativo a mola: gravidanza m., gravidanza patologica in cui i villi coriali si rigonfiano e vengono gradualmente trasformati in una massa informe perché coinvolti da un processo...