Schistosomatidi Famiglia di Platelminti Trematodi Digenei con 10 generi cosmopoliti che, parassiti dei vasi sanguigni di Uccelli e Mammiferi, determinano gravi forme morbose (schistosomiasi). Il genere [...] esterno il guscio dell’uovo si rompe e ne esce una larva del tipo miracidio, che penetra nell’ospite intermedio (mollusco del genere Bulinus) e si trasforma in sporocisti. Questa per gemmazione dà origine alle sporocisti di II ordine, dalle quali ...
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distomatosi alimentare
Malattia parassitaria di vari animali e dell’uomo, dovuta a vermi Trematodi Digenei (o distomi), localizzata generalmente nel fegato e, soltanto nell’uomo, nei polmoni. È detta [...] è terrestre) sguscia una piccola larva, in genere ciliata, chiamata miracidium. Essa penetra in un secondo ospite (mollusco gasteropode acquatico), dove si trasforma in sporocisti, da cui traggono origine altre sporocisti oppure le redie, larve ...
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Nacque ad Asti il 20 giugno 1879; si laureò in scienze naturali all'università di Torino (1901), sotto la direzione di Ermanno Giglio-Tos. Quando (1903) questi occupò la cattedra di zoologia a Cagliari, [...] per oggetto la spermatogenesi di Paludina vivipara, con particolare riguardo alla spermatogenesi atipica, che in questo mollusco è abituale; la determinazione del sesso nel pesciolino Gambusia importato e acclimatato in Italia perché distruttore di ...
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SIMBIOSI (XXXI, p. 791)
Michele Sarà
Il fenomeno della s. è oggi generalmente definito come un'associazione costante, intima e di mutuo vantaggio fra specie diverse. Anche se vi sono biologi che v'includono [...] la luce. Le alghe si moltiplicano per divisione e sono quindi trasportate dai fagociti del sangue all'apparato digerente del mollusco, che grazie ai suoi enzimi cellulosici può digerirle. Anche varie specie d'acqua dolce e marina digeriscono i loro ...
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sperimentazione animale
Augusto Vitale
L’uso degli animali nella scienza
Gli animali vengono attualmente utilizzati per scopi scientifici diversi. Nella maggior parte dei casi essi vengono impiegati [...] di una specie animale come modello dipende dal particolare problema che si vuole affrontare. Per esempio, un semplice mollusco chiamato Aplysia è un ottimo modello per studiare cosa succede nelle cellule nervose nei processi di memorizzazione. Se ...
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VIRUS
Ferdinando Dianzani
(v. ultravirus, xxxiv, p. 644; App. II, II, p. 1056; virus, App. III, II, p. 1103; IV, III, p. 830)
I v. sono piccoli organismi subcellulari, incapaci di moltiplicarsi al di [...] di continuo dello strato corneo e viene utilizzata in via primaria solo da pochi v., come quelli delle verruche e del mollusco contagioso; quella cutanea può però costituire un'occasionale via d'ingresso per numerosi v., come quelli delle epatiti B e ...
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Orologi biologici
Gianluca Tosini
(Department of Biology and National Science, Foundation Center for Biological Timing, University of Virginia Charlottesville, Virginia, USA)
Michael Menaker
(Department [...] identificato. L'unica eccezione è l'identificazione delle cellule responsabili della variazione dell'attività elettrica nell'occhio del mollusco marino Bulla gouldiana (Michel et al., 1993). In questo animale l'orologio è stato localizzato in alcune ...
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Apprendimento. Basi biologiche dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
Uno degli aspetti più rilevanti del comportamento animale è la capacità di modificare questo stesso comportamento attraverso l'apprendimento, [...] e Kandel (1983), un piccolo tocco sul mantello dell'Aplysia era seguito da uno shock elettrico applicato alla coda del mollusco. Dopo alcuni accoppiamenti dei due stimoli, il tocco da solo era in grado di provocare una forte risposta di retrazione ...
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Ritmi biologici
Hermann Remmert
di Hermann Remmert
Ritmi biologici
sommario: 1. Introduzione. 2. Prove dell'esistenza di un orologio fisiologico. 3. Sincronizzatori di orologi biologici. 4. Funzionamento [...] essere a lungo mantenute in coltura.
Dopo che Strumwasser (v. Aschoff, 1965) ha dimostrato che i gangli isolati del mollusco marino Aplysia possiedono un ritmo giornaliero di attività endogena, Jacklet (v. Menaker, 1971) è riuscito a identificare un ...
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mollusco
s. m. [tratto dal pl. molluschi (v.)] (pl. -chi). – 1. a. In zoologia, ciascuno degli individui appartenenti al tipo dei molluschi. b. In senso fig. e spreg., persona inerte, vile, priva di carattere e di volontà. 2. In dermatologia,...
molluschi
s. m. pl. [lat. scient. Mollusca, dal lat. class. molluscus, agg., nella locuz. mollusca nux (o assol. mollusca), che indicava una varietà di noce dal guscio molle]. – Tipo di animali marini, d’acqua dolce o terrestri, con oltre...