confine
– La Terra disabitata, priva di uomini e di storia, ci apparirebbe come una superficie indistinta. Certo, presenterebbe corsi di fiumi e crinali di montagne e rive di mari, ossia la molteplice [...] e varia 'natura', ma non tracce lasciate dalla storia dell'uomo. Soltanto il passaggio dell'uomo rompe l'indistinta continuità della Terra, isola le cose l'una dall'altra e introduce il criterio dell'appartenenza. ...
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Architetto, nato a Perugia il 3 marzo 1837, morto a Roma il 12 febbraio 1916. È stato una delle maggiori figure dell'architettura italiana del sec. XIX. Una parte della molteplice operosità del C. si è [...] svolta negli uffici e nell'insegnamento; in particolare negli uffici del genio civile, nella Sovraintendenza ai Monumenti del Lazio, nella direzione dei lavori della basilica ostiense. Professore di architettura ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] tende a tornare e a identificarsi con Dio. L'ineffabile presenza di Dio nel creato, fondamentale nel rapporto Uno-molteplice e resa da S. E. con formule schiettamente neoplatoniche (Dio è "sostanza" della creatura, creatura e creatore unum sunt ...
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sintesi
In generale, ogni forma conoscitiva che, partendo da elementi singoli, giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all’analisi, la quale studia un complesso unico di realtà scindendolo [...] analisi/sintesi (➔) per la trattazione dell’aspetto metodologico, ci si sofferma qui sulla s. in quanto unificazione del molteplice operata dalla coscienza.
La concezione kantiana
Aristotele adoperò per primo il termine s. (assieme a συμπλοκή) nella ...
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Patriota e scrittore (Roma 1838 - ivi 1915); prese parte alle campagne del 1859, del 1860, del 1866 e a quella garibaldina del 1867 nell'Agro romano. Fu più volte deputato: 1880-86, 1890-95, 1904-09. Della [...] sua molteplice attività letteraria ebbero successo soprattutto le rievocazioni romanzesche della Roma antica (Spartaco, 1874; Plautilla, 1878; La guerra sociale, 1884; Messalina, 1885; Publio Clodio, 1905) e medievale (Faustina, 1881; Benedetto IX, ...
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Scoto Eriugena (o Erigena o Ierugena), Giovanni (lat. Iohannes Scotus Eriugena o Erigena o Ierugena)
Scoto Eriugena
(o Erigena o Ierugena), Giovanni (lat. Iohannes Scotus Eriugena o Erigena o Ierugena) [...] S. E. è il ritmo circolare della processione (descensus) dall’Uno e del ritorno (reditus) all’Uno del molteplice. Questo tema, caratteristico del neoplatonismo e recuperato attraverso la patristica greca (Gregorio di Nissa, Massimo il Confessore, ma ...
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Nuove tendenze nelle teorie del cinema
Daniele Dottorini
Crisi della teoria?
Se è indubbio che il cinema sia stato, nel corso del Novecento, uno dei più potenti e originali dispositivi di creazione [...] dei luoghi dove si sviluppa e prende corpo un pensiero (molteplice) sul cinema. Numerose sono le riviste nate a cavallo del senso, un qualsiasi contenuto circola attualmente all’interno di molteplici media, il cui rapporto non è più determinato a ...
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Musicista, nato a Venezia verso il 1670, morto a Vienna il 28 dicembre 1736. Fra i compositori italiani vissuti a Vienna in quel torno di tempo egli si distingue sia per la molteplice attività musicale, [...] sia per le personali caratteristiche affermate nonostante l'influenza straniera. Quando dalla città nativa si recò a Bologna e poi a Modena, era già stimato come compositore teatrale e parecchie sue opere ...
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riflettente/determinante, giudizio
Distinzione introdotta da Kant, nella Critica del giudizio (1790), con l’intento di distinguere due modalità fondamentali del giudizio, in quanto facoltà di pensare [...] il particolare come contenuto nell’universale. Nel caso del giudizio d., tale facoltà opera sussumendo il molteplice in base a un concetto già dato, ciò che avviene esemplarmente nei giudizi sintetici a priori, operanti secondo le categorie dell’ ...
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Il concetto di confine
La Terra disabitata, priva di uomini e di storia, ci apparirebbe come una superficie indistinta. Certo, presenterebbe corsi di fiumi e crinali di montagne e rive di mari, ossia la [...] molteplice e varia 'natura', ma non tracce lasciate dalla storia dell'uomo. Soltanto il passaggio dell'uomo rompe l'indistinta continuità della Terra, isola le cose l'una dall'altra e introduce il criterio dell'appartenenza. Non a caso il latino ...
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molteplice
moltéplice (letter. moltìplice, ant. multìplice) agg. [dal lat. multĭplex -plĭcis, comp. di multus «molto» e tema di plicare «piegare»]. – Che si compone di più parti o elementi, non necessariamente uguali (contrapp. a semplice...
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. duplice, triplice, ... molteplice)]....