Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] le collegano in un sistema ordinato. Non soltanto, infatti, le idee si caratterizzano per l'universalità che consente a ciascuna di riferirsi a unamolteplicitàdi cose singole; esiste anche un ordine tra le idee a seconda del maggiore o minore grado ...
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Filosofo (Stilo, Reggio di Calabria, 1568 - Parigi 1639). Entrato adolescente nell'ordine dei domenicani, venne formando la sua cultura filosofica soprattutto con la lettura dei platonici e di Telesio; [...] nei cieli e indicato nelle profezie, diuna riforma religiosa e politica che, nell'imminenza della fine dei tempi, portasse il cristianesimo alla sua radice universale e naturale e instaurasse una forma di governo repubblicano fondata su principî ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] popolare, tra un radicamento sociale a natura di questo e il modello di un'economia trainata dalle esportazioni, ma senza impedire la molteplicitàdi e la crescita delle Destre.
Il pericolo diuna rottura a destra dell'unità cattolica rimaneva ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] s.).
Nonostante la molteplicità dei temi trattati, dall'analisi delle opere di E. emerge con esistenza costituisce la radice ultima della composizione 20v), e in V. Cilento, La forma aristotelica diuna "quaestio" medievale, Napoli 1962, pp. 105-114 ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] manifestazioni culturali di ogni popolo, dando luogo al riconoscimento diunamolteplicitàdi forme etniche di cultura di un limite inferiore della cultura e proponendosi di rintracciare presso altre specie le radici (o magari forme parallele di ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] molteplicità e dall'incessante svariare degli episodi e delle vicende, che l'A. aduna nel suo poema. E tuttavia questo ha una gli altri e a riempire di sé tutto il poema. Si sente che ciascuno di questi affetti ha unaradice profonda nel poeta; eppure ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] , verso il quale egli si rifiutava di smettere l'antica e radicata diffidenza (lettera del 26 ott. 1846, in A. D'Ancona, Carteggio di M. A., cit., I, p. 197).
Intorno alla fine del 1845 cercò anche di ottenere una cattedra di arabo a Pisa, che gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] di questa inesauribile «varietà delle circunstantie».
La coscienza acuta di un reale mai uguale determina una conseguenza inevitabile. Se le radici che si illudono diuna tale limitazione e che pensano che la molteplicità delle interpretazioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] ». Esso non è affatto la celebrazione diuna idea pencolante sul vuoto, ma prova a percorrere un tragitto difficile: critica l’intuito come presupposto di tutto, ma ritrova la sensibilità e la natura come «radici dello spirito» (La rinascita dell ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] , sì anche la propria libertà, la propria indipendenza critica di fronte al maestro, se per esempio A. Rostagni vi dettò una ricostruzione del "panellenismo" d'Isocrate che infirmava in radice il pregiudizio dell'unità macedonica della Grecia (quindi ...
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occupabile agg. Che, chi è disponibile per un’occupazione, per un lavoro. ♦ Nello stato di diritto non deve essere dato ad alcuno di pretendere l'introduzione di modifiche o deroghe all'ordine giuridico attraverso forme di coazione o addirittura...
occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; in partic., l’occamismo riduce...