Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] , sia in quanto luogo elettivo della produzione di cultura sia in quanto sede di beni culturali accumulatisi nel tempo. Da tale molteplicità di funzioni si evince l’importanza della c. e si comprende come essa risulti uno degli elementi-guida dell ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] univoca dell'essere e una interpretazione "materialistica" del rapporto di "partecipazione" (modulo tipicamente platonico per definire i rapporti unità-molteplicità); di qui certe tesi che gli vengono attribuite, come: "Dio è pietra nella pietra". ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] infinita il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun posto, esser Dio fonte di luce da cui "emana" la molteplicità, ecc. In particolare, la riduzione della totalità dell'essere a Dio e l'affermazione della presenza di Dio negli esseri come ...
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Forma di manifestazione dell'illecito penale consistente nella commissione di un medesimo reato da parte di una pluralità di soggetti (art. 110 c.p.). Salvo le attenuanti previste dagli artt. 114, 116, [...] un concorso eventuale, mentre nel caso contrario si delinea, invece, un concorso necessario. Oltre alla molteplicità dei partecipanti, ulteriori elementi qualificativi sono: la realizzazione della fattispecie obiettiva almeno nella forma del ...
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In embriologia, l’abbozzo dell’asse cerebrospinale detto anche tubo neurale.
In anatomia, l’insieme delle due masse, encefalica o spinale (➔ nervoso, sistema). Neurassite è termine generico che comprende [...] , che sono costituiti da uno stato infettivo più o meno marcato, da una sintomatologia meningea e dalla molteplicità e varietà di distribuzione delle lesioni neurologiche, le quali, a seconda delle forme, possono avere carattere permanente ...
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Rivoluzionario, diplomatico e critico letterario russo (Mosca 1871 - Losanna 1923). Figlio di un ingegnere polacco, studiò alla scuola tecnica superiore di Mosca, frequentando i circoli studenteschi rivoluzionarî [...] ; N. A. Dobroljubov, 1912) sviluppò una forte polemica contro il decadentismo, indicando altresì i criterî positivi della letteratura e dell'arte, da lui visti nella capacità di cogliere la realtà in profondità e nella molteplicità dei suoi aspetti. ...
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Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] . In ultimo, si riduce ad un processo di sintesi dei contrarî, che tende ad avvicinare l'unità alla molteplicità, l'essere al divenire (Parmenide, Sofista, Filebo).
Aristotele (nei Topici) chiama sillogismo dialettico quello che muove da proposizioni ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] seguire molto bene questo processo in Egitto e in Babilonia, dove la formazione di un impero servì perciò a concentrare la molteplicità degli dei, quando il capo dello stato volle, attraverso la venerazione di tutti gli dei, fondere in unità le loro ...
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FORSTER, Johann Georg Adam
Scrittore e agitatore tedesco, nato a Nassenhuben presso Danzica il 27 novembre 1754, morto a Parigi il 10 gennaio 1794. Figlio di Johann Reinhold F. (v.); compagno di studî [...] elettore a Magonza. Naturalista, geografo, etnologo, studioso d'arte, di storia, di poesia che anticipò la molteplicità d'interessi di Alessandro von Humboldt e direttamente contribuì alla sua prima formazione, prosatore diseguale ma spontaneo ...
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KNEBEL, Karl Ludwig von
Emma Mezzomonti
Scrittore, nato il 30 novembre 1744 nel castello di Wallerstein presso Nördlingen, morto il 23 febbraio 1834 a Jena. Dopo avere seguito a Halle gli studî giuridici, [...] dei più alti spiriti del tempo, come Goethe, Schiller, Herder e il cancelliere von Müller.
Spirito settecentesco per la molteplicità degl'interessi e l'amore per le letterature di tutti i popoli, K. ebbe un'intelligenza più ricettiva che produttiva ...
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molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno e di vario genere o aspetto): m. di interessi...
-plo
[ricavato dal lat. duplus, triplus, ecc., forme equivalenti alle più com. duplex, triplex, ecc.; cfr. gr. διπλοῦς, τριπλοῦς, ecc.]. – Secondo elemento, atono, che serve a formare aggettivi moltiplicativi: triplo, quadruplo, quintuplo,...