ENRICHETTA MARIA d'Este, duchessa di Parma e Piacenza
Marina Romanello
Figlia di Rinaldo d'Este, duca di Modena e Reggio, e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg, sorella dell'imperatrice Amalia, [...] anni, nel 1727, in forzadi un matrimonio voluto da vicende che superavano di gran lunga la volontà intrighi intorno ad un trono, Novara 1941; G. Drei, IFarnese. Grandezza e decadenza diuna dinastia ital., Roma 1954, ad Ind.; M. C. Nannini, E. d'E., ...
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MAIONE da Bari
Berardo Pio
Figlio di Leone de Rayza e di Kuraza, nacque nei primi decenni del XII secolo da una famiglia dell'élite urbana di Bari.
Il padre, che compare nella documentazione come giudice [...] amiratorum in una copia ufficiale, datata giugno 1154, diuna donazione di terre e villani in favore dei monaci di S. e la funzione di unico consigliere del sovrano, esautorando di fatto la Curia regis, fino a quel momento il principale organismo ...
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LUCERA
RRaffaele Licinio
È del cronista Riccardo di San Germano la preziosa notizia che, tra fine maggio e inizio giugno del 1223, Federico II riuscì a ottenere una prima, consistente vittoria sui saraceni [...] diforza e, nel contempo, un elemento di debolezza. Sorta su tre colli a circa 240 m sul livello del mare, in una contrappasso, dal momento che per la sua costruzione erano stati riutilizzati in misura massiccia materiali di edifici preesistenti), ...
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GUARIGLIA, Raffaele
Fabio Grassi Orsini
Nacque a Napoli il 19 febbr. 1889, figlio unico di Alfonso, professore universitario e noto giureconsulto, e di Giulia Tajani, figlia di Raffaele, avvocato e [...] una missione riguardante la retrocessione all'Italia del Giubaland, la quale, tuttavia, si concluse al momento con un fallimento.
Di governo.
Di lì a qualche mese l'incompatibilità tra Mussolini e Grandi portò alle forzate dimissioni di quest'ultimo ...
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MANFREDI, Galeotto
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Astorgio (II), signore di Faenza e conte di Val di Lamone, e di Giovanna Vestri, di Ludovico conte di Cunio, nacque nel 1440.
Educato a corte, [...] M. era propenso a lasciare la moglie a Bologna, Lorenzo il Magnifico tentò di tutto per rimandarla a Faenza, attenendosi con forza al suo piano originario di disinnescare una possibile guerra in Romagna grazie all'alleanza Bentivoglio - Manfredi. Nel ...
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PELLA, Giuseppe
Walter E. Crivellin
PELLA, Giuseppe. – Nacque a Valdengo, nei pressi di Biella, il 18 aprile 1902, secondogenito di Luigi e di Viglielmina Bona, gestori con un contratto di mezzadria [...] Gasperi, in un momentodi particolare difficoltà nel essere caratterizzato da «forzadi coesione» e «volontà di integrazione» (ibid., pp con diversi articoli dedicati a Pella; G.C. Re, Fine diuna politica, Bologna 1971; F. Boiardi, G. P., in Il ...
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GARBASSO, Antonio
Giulio Peruzzi
Nacque a Vercelli il 16 apr. 1871 da Luigi e Rosa Gabba (sulla professione dei genitori non si hanno notizie, la madre è definita "benestante"). Fece gli studi classici [...] "dei raggi diforza elettrica", eseguita per mezzo di un prisma di risonatori elettromagnetici ( diuna borsa di studio del CNR. Quanto l'influenza del G. fosse importante è testimoniato dal fatto che la sua morte, avvenuta proprio in un momento ...
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AMALFI, Tommaso Aniello d', detto Masaniello
Gaspare De Caro
Nacque il 20 giugno 1620 a Napoli, contrariamente alla tenace tradizione che lo vuole nativo di Amalfi, da Francesco, detto Cicco, e da Antonia [...] vantò poi come diuna propria impresa. Non è accettabile senza riserve la dichiarazione dell'A., resa in un momento in cui quel unaforza organizzata di circa centoventimila uomini; l'abolizione di tutte le gabelle e l'elaborazione di nuove ...
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ACCIAIUOLI, Niccolò
Emile G. Léonard
Nato il 12 sett. 1310, a Monte Gufoni in Val di Pesa, da Acciaiuolo e da Guglielmina de' Pazzi, era di un ramo bastardo, essendo suo padre, come dice Filippo Villani, [...] capitano generale del ducato di Calabria. D'altra parte gli atti diforza, con cui egli spingeva momento, rimasto Luigi di Taranto solo detentore del potere, l'A. ebbe la direzione politica del Regno.
Per quanto equivoci fossero i suoi metodi, una ...
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FANTI, Manfredo
Vincenzo Caciulli
Nato a Carpi (od. provincia di Modena) il 23 febbr. 1806 da Antonio e Silea Carbolani, nel 1825 fu ammesso alla Scuola dei cadetti pionieri di Modena, e conseguì nel [...] riusciva ad approntare unaforzadi quasi 50.000 uomini con una sufficiente affidabilità.
Tra l'arrivo a Modena e il gennaio dell'anno successivo il F. si trovò a svolgere anche un ruolo più spiccatamente politico. Al momento dell'assunzione dell ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. e traslati di «piccola divisione...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...