DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] sia su quello individuale, dal momento che si immagina ogni uomo tempo forzadi sovversione e omaggio alle norme (Bakhtine, 1970; Gurevič, 1981).Un altro tipo di . XXXIV, v. 28), talvolta è oggetto diuna raffigurazione specifica. Fra i secc. 12° e ...
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Alamanni
V. Bierbrauer
K. Bierbrauer
INQUADRAMENTO GENERALE
di V. Bierbrauer
Popolazione germanica, menzionata per la prima volta come gens populosa nell'anno 213 d.C. dalle fonti romane riguardo al [...] già in pietra. Si tratta di regola di modesti edifici costituiti da una grande sala con annessa abside rettangolare o semicircolare; sulla loro architettura interna, forse di pietra, non si può fare ancora per il momento alcuna illazione. Per altri ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] probabilmente da una delle case limitrofe, inglobate nel convento al momento della sua forzata espressività dei volti, stralunati o brutali come in Giovanni Antonio de Sacchis detto il Pordenone fa riscontro nella parte alta il sereno profilo diuna ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] unaforza creativa che non accetta limitazioni: una sorta di espressionismo, che, discendendo dall'esperienza di Michelangelo quel momento, negli stupendi affreschi creati dal pennello del C. in vari palazzi di Genova, architetture di tipo alessiano ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] 12, 3), ma sempre quale rappresentazione diforze malefiche.Descritto nelle fonti - Isidoro di Siviglia, Etym., XII, 5 (PL forma diuna grande creatura con sette teste, altrettanti diademi e dieci corna, in vari momenti: quando tenta di catturare ...
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ARNOLFO di Cambio
Stefano Bottari
Figlio di Cambio, nacque a Colle di Valdelsa nel 1245 circa. È insieme con Lapo, fra gli allievi di Nicola Pisano che dovevano collaborare col maestro nell'esecuzione [...] forzadidiuna solennità che nasce dalla strutturazione ferma e potente, costituisce, avanti la partenza da Roma, il più fervido e convinto omaggio di A. alla tradizione classica, che, in modo tanto congeniale, orientava le ricerche di questo momento ...
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FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] . In una delle sue ultime opere, invece, il S. Giovanni Battista (Reggio, Cassa di risparmio), che porta sul retro la firma e la data del 9 apr. 1653, si nota un patetismo un po' manierato, come un infiacchimento della forza espressiva (Pirondini ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] del mondo contemporaneo.
Nel 1968 prese parte a un altro momentodi canonizzazione dell’arte povera: la mostra evento, curata da Celant : la loro forza d’urto venne però amplificata attraverso l’adozione diuna scala monumentale e di un dialogo con ...
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OTTOMANI
G. Goodwin
Dinastia islamica che assunse il controllo dello Stato turco tra il sec. 14° e il 20°, fondata dal padre dell'eponimo Osman, Ertoğrul, figura patriarcale di un gruppo di pastori [...] i minareti erano costruiti così da essere in grado di affrontare sia la forza del vento - a questo scopo erano a fusto o moschea Verde di Bursa era una cappella regale e non necessitava quindi di minareti, dal momento che i cortigiani risiedevano ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] forzadi modificarla alla radice.Tale immagine è trasferita, quasi con valore di terminata con incredibile rapidità al momento della morte di G., veniva pagata al della decorazione diuna Bibbia in quattro volumi, eseguita per la Certosa di Pavia ( ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. e traslati di «piccola divisione...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...