Scrittore, storico dell'arte e critico italiano (Novate Milanese 1923 - Milano 1993). Narratore dall'intensa produzione, che ebbe avvio con I segreti di Milano, ciclo inteso a rappresentare, in chiave [...] (1961), alcune commedie o racconti "drammatici", La Maria Brasca (1960), L'Arialda (1960), e, fuori del ciclo, La monacadiMonza (1967), Erodiade (1969), L'Ambleto (1972), Macbetto (1974), Edipus (1977). Ma col tempo il fervore del primo impulso ...
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Personaggio letterario del romanzo I promessi sposi di A. Manzoni; è la monacadiMonza, nella quale, con aderenza alla realtà storica, ma con intima adeguazione al tono e al significato del romanzo, è [...] adombrata la figura di Virginia de Leyva e narrata la causa della sua forzata monacazione. Getrude accoglie Lucia nel convento, ma si lascia convincere da Egidio, col quale è in peccaminosa relazione, a farla un giorno uscire da sola, così che cada ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] , che nella Metamorfosi trasforma il corpo del protagonista in un grande insetto.
Nella descrizione manzoniana della monacadiMonza, figura di cui l'autore mette in evidenza, soffermandosi sapientemente su alcuni particolari, i tratti ambigui e il ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] "), dalla letteratura francese (L'anno ronsardiano, 1924, La marcia francese verso la rinascenza, 1925) a quella italiana (La monacadiMonza e madame Bovary, 1926, che poi costituirà l'ultimo capitolo del suo ultimo libro, Alessandro Manzoni e gli ...
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Letterato (Lucignano 1776 - Pisa 1855), prof. (dal 1804) di eloquenza italiana nell'univ. di Pisa. Più che all'abbondante produzione poetica e agli scritti a sostegno della toscanità della lingua, legò [...] alcuni romanzi storici (La monacadiMonza, 1829, fin dallo stesso anno pubbl. anche coi tit. La signora diMonza e La sventurata diMonza; Luisa Strozzi, 4 voll., 1833; Il conte Ugolino della Gherardesca e i Ghibellini di Pisa, 1843). Scrisse anche ...
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Letterato (Mainvilliers, Eure-et-Loir, 1798 - Venezia 1873). Collaboratore assiduo del Journal des débats, si occupò con gusto e cultura di letterature straniere: inglese, tedesca, spagnola, italiana (l'Aretino, [...] Galileo, la MonacadiMonza ecc.). Raccolse volumi di Études (11 voll., 1848-75) e lasciò interessanti Mémoires (2 voll., 1876-77) ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] in familiarità con G. Carmignani, insigne giurista appassionato di letteratura. Ma soprattutto divenne amico di G. Rosini, docente di eloquenza italiana e scrittore eclettico, della cui MonacadiMonza (composta in quel periodo) rivide poi la forma ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] e trattati da lui come storico «ex professo».
Tralasciandone la più parte, ce n’è uno scabroso, benché di primo acchito poco appariscente. La monacadiMonza, quella storica, Virginia de Leyva, si sa che si convertì e fece penitenza, sì che «la sua ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] una violenza morale che a qualche malevolo ricorda il sinistro episodio manzoniano della monacadiMonza) e un figlio, Vincenzo, che gli sarà sempre a carico.
Prima di trasferirsi a Firenze, quando erano appena cominciati i primi stupiti e ammirati ...
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sbattuto
agg. [part. pass. di sbattere]. – In senso proprio, agitato, frullato: farsi un uovo sbattuto. In senso fig., di persona che, spec. nel volto pallido e smorto, rivela grande stanchezza, abbattimento fisico e morale, o porta la traccia...
ventre
vèntre s. m. [lat. vĕnter -tris]. – 1. a. Sinon. di addome e del più com. e più fam. pancia, per indicare sia la cavità dell’addome contenente i visceri sia la regione esterna corrispondente, nell’uomo e negli animali: v. grosso, voluminoso;...