Filosofo e storico (Altomünster 1891 - Eggstätt über Endorf, Baviera, 1982); prof. di filosofia all'univ. di Bonn (dal 1930) e poi di Vienna (dal 1937), dopo l'occupazione nazista dell'Austria perdette [...] la cattedra. Nel 1948 fu nominato prof. a MonacodiBaviera. La sua opera più nota, Sacrum Imperium (1929; 3a ed., 1962), è una storia del pensiero politico medievale. Notevoli anche Kritik der historischen Vernunft (1957); Geistesgeschichte der ...
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Storico della letteratura (Königsberg 1882 - Berna 1963), prof. nelle univ. diMonacodiBaviera (1915) e di Berna (1929). La sua opera più notevole è Deutsche Klassik und Romantik (1922). Curò inoltre [...] le edizioni delle opere di Heine e di Wedekind e cercò di applicare alla letteratura le idee di H. Wölfflin sull'arte (Schiller. Sein Leben und sein Werk, 1928; Der Dichter und die Zeit, 1947; Kunst und Leben, 1960; Goethes Faust, post., 1964). ...
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Musicologo (Pesaro 1555 - Fiorenzuola di Focara, Pesaro, 1627). Studiò specialmente con I. Baccusi e A. Gabrieli. Fu maestro di coro a Venezia, cantore aulico a Graz e MonacodiBaviera, poi (1595) visse [...] in Italia. La sua opera teoretica è tra le più importanti del tempo. Scrisse: Canoni musicali tratti da diversi autori (1583 circa); Prattica di musica (1592, 1622); Resolutioni e partiture di 110 Canoni (1625). Compose anche Ricercari per organo. ...
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Architetto (Székesfehérvár 1814 - Budapest 1891). Studiò a Vienna e a MonacodiBaviera, e cominciò a lavorare col neoclassico M. Pollák. Di ritorno dai suoi ripetuti viaggi di studio in Italia, iniziò [...] una intensa attività a Budapest e nelle città di provincia (chiese e palazzi) diventando ben presto il maggior esponente del neo-Rinascimento in Ungheria. Opere principali: l'Opera, il nuovo Palazzo Reale, il compimento di S. Stefano a Budapest. ...
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Nagano, Kent. – Direttore d’orchestra statunitense (n. Berkeley, California, 1951). Di origine giappoonese, si è affermato nel decennale impegno all’Opéra di Lione (1988-98) e in seguito come direttore [...] Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino (2000-2006) e della Los Angeles Opera (2001-2006). Dal 2006 ricopre contemporaneamente la carica di direttore musicale dell’Orchestra sinfonica di Montréal e della Staatsoper diMonacodiBaviera, succedendo a ...
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Neuropsichiatra (Cleve 1824 - Starnberger See, Baviera, 1886); direttore del manicomio di Werneek (1855) e poi prof. a Zurigo (1869) e a MonacodiBaviera (1875) dove ebbe anche la direzione del manicomio. [...] dell'anatomia e fisiologia del sistema nervoso ideò il cosiddetto metodo delle degenerazioni, che consiste nell'asportazione o distruzione di parti di tessuto nervoso e nell'osservazione della distribuzione delle conseguenti lesioni degenerative. ...
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Musicista tedesco (Nieder-Poyritz, Dresda, 1910 - Zurigo 1976). Dopo aver studiato violino, pianoforte e oboe, nel 1936 debuttò a Lipsia come direttore d'orchestra. In seguito diresse, tra l'altro, le [...] orchestre di Dresda (1949-52), MonacodiBaviera (1952-54), Londra (1962-63) e Zurigo (dal 1965). Oltre che in Europa, svolse attività concertistica anche in America, apprezzato soprattutto come interprete del repertorio sinfonico tardo-romantico. ...
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Diplomatico (Torino 1793 - Vienna 1846); paggio di Napoleone, partecipò alla campagna di Russia; nel 1815 entrò nell'esercito sardo. Simpatizzò con Carlo Alberto nel 1821, ma, fedele al re, si adoperò [...] a impedire la rivolta del corpo a cui apparteneva. Passato in diplomazia, fu incaricato d'affari a Madrid, ministro a MonacodiBaviera, quindi (dal 1835) a Vienna, dove curò abilmente le difficili relazioni austro-sarde. ...
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Pittore e incisore italiano (Reggiolo 1887 - S. Benedetto del Po 1983). Studiò a Verona e a MonacodiBaviera; visse poi a Parigi sino allo scoppio della prima guerra mondiale. Dal 1926 al 1948 espose [...] alla Biennale di Venezia. Partito da un'esperienza pittorica post-impressionistica, si avvicinò poi alla tradizione del Novecento, con pitture e incisioni ispirate alla vita e al lavoro della gente del Po. ...
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Pittore (Graz 1888 - New York 1949). Formatosi all'accademia diMonacodiBaviera, soggiornò poi in Svizzera (1921), a Monaco (1922), a Parigi (1932); nel 1938 si stabilì a New York. Accanto alla vastissima [...] opera di illustratore, in particolare per la rivista monacense Simplicissimus, dipinse soprattutto vedute cittadine di uno scintillante cromatismo e di una incisività graficamente ritmata. T. si dedicò anche alla prosa con felici risultati. ...
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monacense
monacènse (o monachése) agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente alla città di Monaco di Baviera, nella Repubblica Federale di Germania; come sost., abitante, nativo, originario di Monaco di Baviera.
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...