NIKEROS (Νικέρως, Niceros)
B. Conticello
Pittore greco, nativo di Tebe, vissuto intorno al 350 a. C., figlio ed allievo di Aristeides con Aristion (Plin., Nat. hist., xxxv, iii).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. [...] d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 163; J. Overbeck, Schriftquellen, n. 1785; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung, Monaco 1923, II, 748; A. Reinach, Recueil Milliet, p. 280. ...
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ALKIDAMAS (᾿Αλκιδάμας)
L. Guerrini
Scultore greco, da Sifno, della metà del VI sec. a. C. circa, noto da un iscrizione da Chio che ricorda come opere di A. una statua di Atena e una Nike dorata.
Bibl: [...] I.G., XII (V), 611; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 70, nota 3. ...
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HALIMEDES (῾Αλιμήδης)
L. Rocchetti
Vegliardo che assiste alla partenza di Anfiarao nel cratere corinzio di Berlino: è raffigurato accoccolato per terra con la testa poggiata sulla destra, e una canna [...] nella sinistra, in atteggiamento pensoso.
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, I, 2, c. 1821; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung, Monaco 1923, tav. 42. ...
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Pittore (Breda 1515 circa - Anversa 1568). Attivo ad Anversa, dopo un probabile apprendistato presso P. Coeck, nel 1540 fu, a Liegi, allievo di L. Lombard; le sue composizioni religiose (di cui la maggior [...] parte distrutta dagli iconoclasti), risentono dei modi di Q. Metsys (Compianto di Cristo, firmato e datato 1553, Monaco, Alte Pinakothek) mentre i ritratti, delle soluzioni di A. Moro (Berlino, Gemäldegalerie; Anversa, Museo di belle arti). Tra le ...
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Pittore (m. Firenze 1455), di cognome Manzini, padre di Giusto d'Andrea. Lavorò a Firenze con Bicci di Lorenzo fino al 1424, e fu con Masaccio a Pisa, nel 1426, collaborando al grande polittico del Carmine. [...] Il trittico della galleria di Prato (1435) è una fedele copia dell'opera di Lorenzo Monaco agli Uffizi, l'Assunzione dell'Accademia di Firenze è ligia alle forme dell'Angelico. Gli vengono inoltre attribuiti alcuni affreschi nella cappella dell' ...
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Pittore (Wiśnicz, Cracovia, 1824 - Cracovia 1899). Studiò in patria, poi a Parigi con H. Vernet. Si specializzò in battaglie e scene della vita cavalleresca degli antichi signori polacchi. Illustrò i romanzi [...] Sienkiewicz. Suo figlio Wojciech (Parigi 1856 - Cracovia 1942) fu anch'egli pittore: allievo del padre, si perfezionò a Monaco e a Parigi. Dipinse grandi panorami, ritratti (spesso di personaggi a cavallo) e soprattutto quadri di battaglie. A Berlino ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] resurrezione alle donne, a destra l'apparizione di Cristo risorto alle donne; fol. 14 Cristo in trono, affiancato da due asceti e due monaci, fol. 14v la Pentecoste.
In mezzo a questi fogli sono inserite, dal fol. 3 fino al 9, e dal 10v fino al 12 ...
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DODERO, Pietro
Roberto Massetti
Nacque a Genova il 30 ott. 1881 da Giuseppe e da Maria Alessio. Frequentò a Genova dal 1897 al 1901 i corsi di pittura tenuti da C. Viazzi presso l'Accademia ligustica [...] di belle arti, perfezionandosi in seguito presso l'Accademia di Monaco di Baviera (Castagna, 1967). Dal 1904 fu allievo di G. Grosso presso l'Accademia Albertina di Torino (ibid.) ed ebbe così l'opportunità di entrare in contatto con il vivace ...
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ANFIARAO, Pittore di
L. Banti
1°. - Ceramografo corinzio, detto così dal cratere di Berlino F 1655, decorato su una faccia con la partenza di Anfiarao. Non deve esser confuso con un pittore corinzio [...] è chiamato da alcuni Pittore di Anfiarao (v. Telestrophos, Pittore di). Al Pittore di A. è stato attribuito un frammento di vaso a Monaco (inv. n. 6568); forse è suo anche un secondo frammento ceramico all'Aia. Un cratere a Napoli (MN F 101) sembra ...
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SIMON (Σίμων)
C. Saletti
È il nome di uno dei partecipanti alla caccia calidonia, nella decorazione del Vaso François di Kleitias (v.) ed Ergotimos.
È anche il nome di uno dei giovani ateniesi destinati [...] come offerta al Minotauro, liberati poi da Teseo. Compare sulla kölix a figure nere di Monaco 2243, firmata dai vasai Archikles e Glaukytes, proveniente da Vulci.
Bibl.: Höfer, in Roscher, IV, 1909-11, c. 882, s. v., nn. i; 2; Zwicker, in Pauly- ...
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monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...
monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma del principato di Monaco. 2. s. f....