L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] era stato inviato quale ambasciatore straordinario presso la corte sabauda con il compito non soltanto di stringere formalmente le senza scivolare in avventure di tipo dispotico, signorile o monarchico e senza mai, per converso, scadere in un ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] città nel quale esaltava il significato della missione della dinastia sabauda ("m'invia quel Re la cui vita fu consacrata principio; applicò le leggi d'un piccolo Stato ad una Monarchia grandiosa; l'evidenza gli sfuggì di mano e affaticandosi la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] , mentre la Sicilia rimase borbonica e la Sardegna sabauda solo grazie alla protezione della flotta inglese. Per Ernesto Pontieri, Aldo Ferrabino e altri) o con convinzioni monarchiche che facevano della Casa di Savoia una chiave di lettura ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] fossero "poco meno che tante provincie suddite in uno Stato monarchico", vale a dire secondo un modulo ῾dispotico' - quello di un'alleanza difensiva tra la Francia e lo Stato sabaudo), vale a dire "stringe[sse] maggiormente li rapporti con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] di pubblicare gli atti degli Stati generali del Piemonte sabaudo, in quanto suscettibile di «aprire il campo a discussioni e controversie meno coerenti per avventura ai principi della monarchia» (Berengo 2004, p. 70), che allora non era ancora ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] mussoliniano, le ambizioni di grande potenza della monarchia, gli appelli contro lo schiavismo, i richiami , fin dagli anni Trenta coltivò l’idea di fondare nel Regno sabaudo un istituto per le missioni estere, riprendendo l’esperienza francese; A ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] della sua vocazione. Gli ultimi colpi di coda della reazione sabauda e cattolica, che tormentarono i valdesi ancora tra il 1835 , personaggi ambigui come Gavazzi.
Si trattò soprattutto di lealtà monarchica, verso il loro re che si trovava a essere a ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] margini di manovra potevano anche essere ristretti. La centralità monarchica era completa: il governo era il governo del re VIII legislatura. Similmente il re continuò la numerazione sabauda (Vittorio Emanuele II) anziché iniziarla nuovamente da capo ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] l'inglese Odo Russell, che quotidianamente convenivano nel suo studio, lo spinse a vedere in una forte monarchia nazionale quale quella sabauda il perno di un futuro riassetto della penisola: tutto ciò mentre invece il fratello si legava sempre più ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] tedesco; e tuttavia il papato era un ‘totato’, una monarchia che si identificava con l’Italia, di cui era la moderna, Bologna 2000.
22 Cfr. A. Erba, La Chiesa sabauda tra Cinque e Seicento. Ortodossia tridentina, gallicanesimo savoiardo e assolutismo ...
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sabaudo
sabàudo agg. [dal lat. tardo Sapaudus, Sabaudus, abitante della Sabaudia cioè della Savoia, regione storico-geografica della Francia sud-orientale]. – Della Casa Savoia (o Casa Sabauda), la dinastia che ha regnato in Italia dalla costituzione...
cugino
s. m. (f. -a) [dal fr. ant. cosin, che risale a una pronuncia vezzeggiativa del lat. consobrinus «cugino»]. – 1. Figlio dello zio o della zia, come grado di parentela reciproco: siamo c.; c. per parte della madre, del padre; per estens.,...