Monaco, cardinale, dottore della Chiesa (Ravenna 1007 - Faenza 1072). Dopo aver studiato arti liberali, nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana. Asceta ed erudito, contrario a ogni [...] a Cluny, per difendere la congregazione; nel 1069 a Magonza per dissuadere Enrico IV dal ripudiare Berta di Torino; tra il 22 ed il 23 febbraio 1072, di ritorno dalla missione ravennate, moriva nel monasterodi S. Maria degli Angeli in Faenza. Festa, ...
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Nome di numerosi santi e beati, fra i quali:
1. Benedetto di Albenga, santo. - Benedettino (n. forse presso Taggia nel sec. 9º), visse dapprima da eremita nell'isola Gallinara e fu poi vescovo di Albenga. [...] lui assai ampliata: tendenze tutte che, ereditate da Cluny, si diffusero, onde si poté dire ch'egli determinò la direzione del monasterodi S. Pietro, affidatogli da Teodoro; fondò poi i monasteridi S. Pietro a Wearmouth (674) e di S. Paolo a ...
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Abate diCluny (n. in Alvernia 1092 o 1094 - m. Cluny 1156). Una delle personalità più autorevoli del suo tempo, intento soprattutto a restaurare la vita monastica, visitare e riformare i monasteri. Grande [...] lo ricorda già il contemporaneo Federico Barbarossa.
Vita e opere
Nacque dalla nobile famiglia di Montboissier, ed entrò giovanissimo nel monasterodi Sauxillanges. Passato a Cluny verso il 1109, al tempo dell'abate Ugo, fu da lui inviato priore a ...
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Vescovo (n. 970 circa - m. Paderborn 1036); cappellano di corte di Ottone II e di Enrico II, fu da questo nominato vescovo di Paderborn, e consacrato a Goslar nel 1009. Pur avendo avuto non poca influenza [...] morale e materiale della sua diocesi; ne ricostruì, ingrandendola, la cattedrale (1015), fondò il monasterodi Abdinghof (1015) come filiazione diCluny (la cui riforma egli propagò e difese), costruì un nuovo palazzo vescovile, fornì la città ...
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Abate (Isola S. Giulio, Novara, 962 - Fécamp 1031) di S. Benigno di Digione (990), dove fu inviato da s. Maiolo, abate diCluny, che quivi l'aveva condotto dal monasterodi Lucedio (Vercelli) ove aveva [...] fatto i primi studî. Promosse una riforma monastica in senso rigorista e penitenziale, che si diffuse in una quarantina dimonasteri e priorati in Francia, Italia, Lotaringia; con l'aiuto dei fratelli e del parente re Arduino riorganizzò (1001) il ...
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Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] o in caverne, i monaci buddhisti hanno poi costruito monasteri, di cui molti celebri per ricchezza, bellezza artistica e persino unità contro il prepotere della feudalità laica, Cluny, sciogliendosi dalla dipendenza dai vescovi e sottoponendosi ...
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INNOCENZO II, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Gregorio, nato a Roma nell'ultimo quarto dell'XI secolo, apparteneva a una famiglia del rione Trastevere, in seguito individuata dal cognome "de Papa" [...] di Pietro Pierleoni, temendo di poter cadere prigionieri, rifiutarono di accedervi e si ritirarono sia dal monasterodi convincere il clero di Francia a riconoscere Innocenzo II. Poco più tardi il pontefice, passando per Cluny e raggiungendo l' ...
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GIOVANNI XI, papa
Ambrogio Piazzoni
Uno dei papi più giovani della storia, venne eletto e consacrato nel marzo 931 appena ventenne, quand'era cardinale presbitero di S. Maria in Trastevere. La sua scelta [...] affidato perché vi introducesse la riforma, e in un documento del giugno 932, con il quale viene affidato a Cluny anche il monasterodi Charlieu, in Borgogna.
Al servizio della politica materna, nel luglio 931 G. inviò il pallio a Ilduino arcivescovo ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] appena affermato un culto mariano a Le Puy, dove l'abate diCluny Maiolo (965-994) si recò in pellegrinaggio e dove il dei molti esempi esistenti in ambito bizantino: il mosaico del monasterodi Hosios Lukas, nella Focide, del primo quarto del sec. ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] (Parigi, Mus. Nat. du Moyen Age, Thermes de Cluny; sec. 14°): quanto ai soggetti rappresentati, diffusi erano la della celebrazione eucaristica dovuta all'abate del monasterodi Hirsau nella diocesi di Spira, Udalrico, il quale ne prescriveva ...
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