Poligrafo (Capodistria 1720 - Milano 1795), prof. di astronomia e di nautica a Padova, poi (1765) presidente del Supremo Consiglio di economia dello stato di Milano. Avverso ai fisiocratici e seguace della [...] cercò di porre fine all'alterazione delle monete ordinandone una generale rifusione. Tra le opere: Dell'origine e del commercio della moneta e dell'instituzione delle zecche d'Italia (1751, poi in 4 voll., 1754-60), Breve ragionamento sopra i bilanci ...
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Storico (Napoli 1879 - ivi 1965), ispettore generale degli archivî di stato; socio nazionale dei Lincei (1946). Direttore (1904-06) della rivista Napoli nobilissima e (1910-24) della collezione degli Scrittori [...] particolarmente alla cultura italiana e napoletana dei secc. 17º-18º: studî e ricerche intorno all'abate Galiani (commento al trattato Della moneta, 1915, e a quello Del dialetto napoletano, 1923) e a G. B. Vico (La giovinezza di G. B. Vico, 1932 ...
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Banchiere italiano (n. Torino 1934), prof. di economia monetaria e creditizia all'Univ. di Siena (1969-71) e di economia politica alle univ. di Torino (1971-78 e poi ancora dal 1997) e di Roma La Sapienza [...] l'IMI. Ricopre numerosi incarichi di prestigio presso istituti bancari e assicurativi. Ha pubblicato tra l'altro La domanda di moneta e la politica monetaria e fiscale (1966); Introduzione all'economia monetaria e creditizia: domanda ed offerta di ...
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Economista (n. Virden, Illinois, 1899 - m. 1946), prof. all'univ. di Chicago. Appartenente al primo periodo della scuola di Chicago, può essere considerato uno dei maggiori teorici anglosassoni della politica [...] lo stato dovesse intervenire per mantenere il mercato in condizioni competitive e per provvedere a un'adeguata offerta di moneta. Opere principali: A positive program for laissez-faire. Some proposals for a liberal economic policy (1934; 2a ed. 1948 ...
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Economista svedese (Tanum, Svezia, 1894 - Londra 1963). Funzionario della Società delle Nazioni (1920-28) e della Banca dei regolamenti internazionali (1931-56), svolse sempre un ruolo importante, anche [...] l'influenza di G. Cassel, D. Davidson e K. Wicksell e sostenne sempre l'esigenza della stabilità del valore della moneta non soltanto per il regolare svolgimento dell'attività economica, ma per il mantenimento dell'ordine sociale e per il progresso ...
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Cultore di scienza delle finanze (n. Padova 1877 - m. 1949), prof. nelle univ. di Ferrara, Cagliari e Genova e autore di ricerche e di acute analisi su aspetti del fenomeno finanziario. Opere principali: [...] pubblico del Regno d'Italia (1908-10); L'imposta sulle successioni nella finanza contemporanea (1916); La pressione tributaria attraverso il tempo (in Trattato di statistica, 1932); Studî di finanza coloniale (1936); Dialoghi sulla moneta (1948). ...
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FIESCHI, Sinibaldo
Maristella Cavanna Ciappina
Ultimogenito di Gian Luigi il Vecchio del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure, conte di Lavagna, principe di Valditaro, e di Caterina Del Carretto [...] al 1485.
Ereditò nel 1520 tutti i marchesati, i feudi, i privilegi (tra cui quello di conte palatino e quello di batter moneta) che erano stati prima del padre e poi, in rapida successione, dei fratelli maggiori, Girolamo (morto nel 1513) e Scipione ...
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Uomo politico polacco (Varsavia 1949 - Smolensk 2010). Leader del partito conservatore Prawo i Sprawiedliwość (PiS, Legge e giustizia), fu sindaco di Varsavia (2002-05). Eletto presidente della Polonia [...] 2010, nonostante il trattato di adesione della Polonia all'Unione Europea prevedesse l'obbligo di ingresso nell'area della moneta unica. A seguito delle dimissioni di K. Marcinkiewicz, K. affidò al fratello gemello Jarosław, suo successore alla guida ...
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DE SANTIS, Marc'Antonio
Anna Casella
Nacque, secondo il Toppi, a Nocera de' Pagani nel Principato Ultra (ora Nocera Inferiore, prov. di Salerno). Per quanto non del tutto attendibile - lo stesso Toppi [...] Spagna a sue spese", 1.000.000 di scudi "in tanti argenti in pasta o dinari contanti et quelli ridurre in moneta corrente" (De Rosa, p. 270), per restituire il prezzo dei cespiti alienati dalla corte. In cambio avrebbe incamerato il beneficio della ...
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CASSINELLI (Cassinel, Caussinel), Bettino
François-Charles Uginet
Nacque probabilmente a Lucca intorno alla metà del secolo XIII da Giovanni e da Margherita. La prima notizia che abbiamo del C. risale [...] con una mmore quantità di metallo prezioso in un paese a moneta debole e rivendendole a maggior prezzo in un altro. Per percentuale d'oro.
Tra il 1295 e il 1300 gran parte della monetazione di Parigi passò per le mani del C. e dei suoi nipoti, ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).