JANNI, Guglielmo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma il 19 nov. 1892, secondogenito di Giuseppe e Teresa Belli. Il padre era avvocato, ma le sue sostanze derivavano piuttosto da rendite immobiliari e agricole, [...] decorazioni del palazzo del Viminale e, come atto di stima, nel 1924 gli affidò la raffigurazione a tempera della Storia della moneta italiana nel soffitto della sala del Consiglio nel palazzo della Banca d'Italia. In tale cantiere lo J. incontrò il ...
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CAVAZZA, Felice
Silvio Fronzoni
Nato a Bologna il 21 sett. 1829 da Giuseppe e da Valentina Fontana, all'età di 21 anni, in seguito al ritiro dagli affari dello zio paterno Giovanni, ne prendeva il postoall'interno [...] , di svanziche introdotte al seguito delle truppe di occupazione austriache, e caratterizzata da una generale carenza di moneta metallica e da manovre speculative, il Banco venne consolidando la propria attività, portando il capitale sociale, di ...
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BARONCELLI-BANDINI, Giovanni
Guido Pampaloni
Nacque a Firenze da Piero di Bandino nei primi decenni del Trecento e forse, come alcuni indizi lascerebbero pensare, nel terzo decennio.
Suo padre (morto [...] ) ebbe come garanzia del rimborso la riscossione della gabella della notte. Col fratello Michele, Giovanni fu anche maestro di moneta della Zecca pontificia, sembra nel 1369, e le monete battute da questa nel periodo della direzione dei due fratelli ...
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CARPANETTO, Giovanni Battista
Rossana Bossaglia
Nato a Torino il 30 settembre del 1863 da Pietro e da Giuseppa Bocca, frequentò i corsi di disegno e pittura dell'Accademia Albertina, sotto la guida [...] per i festeggiamenti all'Esposizione torinese di arti decorative; nel 1904 preparò il bozzetto per i nuovi biglietti di carta moneta da cinque lire (L'Illustr. Ital., 19nov. 1905, p. 503). Nel 1913 espose a Torino alla Società promotrice di Belle ...
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CARPANI, Francesco Maria
Carlo Capra
Nacque a Milano dal marchese Bartolomeo intorno al 1705. Il suo casato, benché di antica origine (figura gia in una matricola dei nobili milanesi compilata nel 1277 [...] Di natura solo temporanea furono le incombenze avute nel 1764, allorché fu incaricato di esporre le ragioni delle perdite registrate dalla moneta austriaca sul mercato dei cambi, e nel 1767, quando gli fu affidata l'ispezione dei luoghi pii in dodici ...
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BURATTINI (Boratyni), Tito Livio
Domenico Caccamo
Nato ad Agordo (Belluno) l'8 marzo 1617 da famiglia nobile e agiata, abbandonò giovane il suo paese per motivi imprecisati. Animato da interessi archeologici [...] necessità di pagare il soldo alle truppe, lo invitò a rinnovare il contratto e a coniare ancora la stessa moneta. "Supremus reipublicae thesaurarius", assicurata con privilegi la propria attività, ottenne dal fisco il riconoscimento, di un credito di ...
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LORIA, Achille
Riccardo Faucci
Stefano Perri
Nacque a Mantova il 2 marzo 1857 da Salomone, detto Girolamo, di famiglia di origine catalana, e da Anaide D'Italia, entrambi israeliti.
Della città padana [...] del reddito e dunque il saggio di profitto.
Sempre nel filone dell'economia classica si colloca il volume Studi sul valore della moneta (Torino 1891; 2ª ed., ibid. 1901), in cui la teoria del costo di produzione veniva applicata anche al valore della ...
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CORDERO di San Quintino, Giulio
Nicola Parise
Secondogenito del conte Giovanni Antonio e di Maria Caterina Botta, nacque a Mondovì il 30 genn. 1778. Compì i propri studi a Fossano presso i somaschi [...] delle Monete del X e dell'XI secolo scoperte nei dintorni di Roma ... e le Osservazioni critiche intorno all'origine ed antichità della moneta veneziana (s. 2, X [1849], pp. 1-110, e pp. 339-91). Da una visita agli archi i municipali di Savona il C ...
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DEL PO, Pietro
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Palermo probabilmente nel 1616 da Francesco Iacopo e Francesca lo Po (Prota Giurleo, 1955, p.259); fu pittore e incisore. Nel 1637, nella parrocchia [...] del Carpio in occasione dell'onomastico della regina e nel 1689 per celebrare la nuova moneta. Dell'allestimento della festa per la moneta, realizzato in collaborazione con il figlio Giacomo, è rimasta una testimonianza precisa in una incisione ...
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GERARDO (Gerardo di Gisla, Gerardus de Scanabichis)
Luigi Canetti
Nacque nella prima metà del XII secolo, probabilmente a Bologna. Le notizie sul suo conto anteriormente al 1187, quando G. è attestato [...] di testimone all'atto di concessione al Comune di Bologna, da parte di Enrico VI, del diritto di battere moneta.
Se tale provvedimento si inquadrava, quale sintomo e decisivo catalizzatore, nella dinamica della vivace espansione economica di quegli ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).