DEL CARRETTO, Enrico
Giovanni Nuti
Marchese di Savona, secondo di questo nome, nacque nella seconda metà del sec. XII da Enrico Guercio, marchese di Savona e da Beatrice, figlio di Guglielmo II di Monferrato.
Le [...] ad ottenere, tramite sentenza arbitrale, il possesso dei castelli di Novello e Monforte, sborsando la somma di 7.000 lire in moneta genovese ed astigiana; il D. si impegnò a tenere muniti per il Comune gli altri castelli da lui controllati, compresi ...
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FLOR, Ruggiero di
Andreas Kiesewetter
L'unica fonte per il primo periodo della vita del F. è il cronista catalano Ramon Muntaner. Secondo il suo racconto il F. nacque nel 1267 a Brindisi, ultimo figlio [...] IX, che cercava di impedire l'accesso ad Adrianopoli, e dal tentativo del "basileus" di pagare il soldo con moneta deprezzata.
Poco dopo la partenza del F. da Gallipoli per Costantinopoli sbarcò nella penisola il nobile aragonese Berengar d'Entenza ...
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DORNBERG (Dorimbergo), Vito
Silvano Cavazza
Nacque a Gorizia nel 1529, quintogenito di Erasmo, allora luogotenente di quella contea, e della tirolese Beatrice Giovo (Jaufen).
La famiglia, di origine [...] la costruzione della strada di Plezzo nell'alta valle dell'Isonzo (1576) o il nuovo regime di cambi tra la moneta veneziana e quella austriaca (1586). Il parere del D. sulle questioni religiose era sempre tenuto in grande considerazione: nel novembre ...
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GRIMOARD, Anglic de
Andrea Gamberini
Nacque verso il 1320 a Grisac, in Linguadoca, da Guillaume (II), signore di Grisac, Bedouès, Bellegarde, Montbel e Grasvillar, e Amphélise de Sabran-Montferrand.
Proveniente [...] la morte del fratello, parve che 'l nemicho l'atentasse, ché mai non volse bene se non a lui proprio, d'achumulare moneta infinita" (ibid., pp. 271 s.).
Di almeno altri due giudizi, intorno al G., vale la pena di riferire: anch'essi non propriamente ...
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EMBRIACO, Guglielmo (Willielmus Caputmallei), detto Testadimaglio
Jean Cancellieri
Nato in data imprecisata nella seconda metà dell'XI secolo (probabilmente nell'ultimo trentennio), apparteneva ad una [...] , in denaro o in natura, di 48 denari di Poitiers e di 2 libbre di pepe (spezia che veniva usata come moneta e che probabilmente aveva un valore fisso), dopo che erano state fatte "le regalie che furono grandi - precisa Caffaro - ai consoli ...
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AMEDEO VI, conte di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Aimone conte di Savoia e di Iolanda Paleologo di Monferrato, nacque a Chambéry il 4 genn. 1334. Rimase orfano della madre nel 1342, [...] contea. Quando Carlo IV scese in Italia nel 1355, Giacomo di Acaia si rivolse a lui per avere il diritto di battere moneta, creare notai, imporre pedaggi, ignorando la sua dipendenza feudale dal conte di Savoia. A., dopo aver richiamato il cugino all ...
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CENNI, Gaetano
Marina Caffiero
Nacque il 1° maggio 1698 a Spignana di San Marcello Pistoiese da Carlo. Fu avviato agli studi umanistico-letterari, insieme con il fratello Matteo Rinaldo, presso il seminario [...] delle monete...,Roma 1752, di Simone M. De Magistris, un libro di critiche all'opera di G. R. Carli sulla moneta, condivise dal C. perché il Carli, "troppo confidando" nel Muratori, ne avrebbe ripetuto gli errori relativamente alla storia della Zecca ...
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PICO, Giovan Francesco
Elisabetta Scapparone
PICO, Giovan Francesco. – Primogenito di Galeotto I (fratello di Giovanni) e di Bianca Maria, figlia illegittima di Niccolò III d’Este, nacque, probabilmente [...] andò Mirandola; alla cognata Concordia, con i rispettivi territori. Nel 1515 l’imperatore gli riconobbe il diritto di battere moneta: venne allora istituita la Zecca di Mirandola, presto coinvolta in una vicenda di falsificazione del peso in oro, e ...
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ESTE, Francesco d'
Luisa Bertoni
Nacque a Ferrara il 10 nov. 1516, da Alfonso I duca di Ferrara e da Lucrezia Borgia. Gli fu imposto il nome di Francesco in onore del re di Francia, vincitore a Marignano. [...] creato marchese l'8 ag. 1544, con diritto di trasmettere titolo e giurisdizione agli eredi maschi e con facoltà di battere moneta.
L'E. infatti vi aprì la zecca e fece coniare monete con la propria effige. Se ne conservano esemplari nella collezione ...
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PANDONE, Porcelio
Guido Cappelli
PANDONE (Pandoni), Porcelio (Porcellio). – Nacque a Napoli, probabilmente qualche anno prima del 1407, poiché Lorenzo Valla – un fratello del quale fu allievo di Pandone [...] a una cospicua produzione letteraria. A Simonetta indirizzò il trattato De talento et sestertio, sull’origine e l’uso della moneta nell’antichità (unica opera sua stampata nel Quattrocento).
Pandone si distinse in effetti anche per i suoi interessi ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).