FASANELLA (Fascianella, Faxianella, Fagianella, Phasanella, Phasenella), Pandolfo di
Norbert Kamp
Nacque nel Cilento, probabilmente nel primo decennio del XIII secolo, dal nobile Guglielmo di Fasanella, [...] d'Angiò ebbe trasferito la Zecca da Siponto Novello a Brindisi) il F. vigilò sul monopolio della circolazione della nuova moneta nel commercio e nelle transazioni. Fece inoltre trasferire la vedova di Manfredi, Elena di Epiro, tenuta prigioniera a ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] del Melantone; 4. Osco, Volsco Romana que eloquentia interlocutoribus dialogus ludis Romanis actus. In quo ostenditur verbis publica moneta signatis utenduni esse...(lunghissimo titolo-prefazione), MDXXXI id. octob., 80, cc. 12 n.n., s.l. e tip ...
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CARLO di Tocco (K., , Ka., , Kar., , Karolus)
Giuliana D'Amelio
Glossatore civilista e longobardista, vissuto tra la seconda metà del XII e il principio del sec. XIII. L'appellativo di Tocco, paese del [...] di Benevento (f. 12rb) e ad un dotario iure francorum regolato da una costituzione normanna, che offre anche la menzione della moneta tipica del Regno, il tarì (gl. nulli licentia, Lomb.II, 6, 1, f. 23vab).
Le glosse di C. corrispondentì all'edizione ...
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CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] e della legislazione penale e militare; ma ricostruisce anche gli ordinamenti amministrativi, e. nel merito studia le finanze, la moneta, l'annona, le vie di comunicazione, il commercio, l'industria, la sanità, i costumi, la pubblica istruzione ...
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PARRI, Ferruccio
Luca Polese Remaggi
PARRI, Ferruccio. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 19 gennaio 1890 da Fedele e Maria Marsili, quarto di cinque figli.
I genitori erano di origini marchigiane, ma [...] che si trovarono nell’agenda del governo – dall’estensione dell’epurazione alle scadenze elettorali, dal cambio della moneta alla gestione delle lotte mezzadrili – risentì di un conflitto politico generale sull’idea di regime rappresentativo che in ...
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CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] quali fra l'altro erano stati suoi allievi.
Contemporaneamente colonialista e membro del movimento per la pace di E. T. Moneta, il C. era andato intanto accentuando un'immagine negativa e svalutativa della lotta politica, che gli appariva il dominio ...
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GAVAZZI
Roberto Romano
La famiglia di imprenditori serici G. - alla quale, solo per i rami presi qui in considerazione, appartengono oltre una sessantina di esponenti maschi - ha segnato una parte importante [...] 1992, pp. 77-80; M. Calcaterra, Gli ultimi banchieri, Milano 1993, pp. 50 s.; G. Piluso, Dalla seta alla banca. Moneta e credito a Milano nell'Ottocento (1802-1860), tesi di dottorato di ricerca, Università commerciale L. Bocconi, VIII ciclo, a.a ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] , considerate l'opera estrema del M., dal momento che all'indomani della morte i suoi figli ricevettero "scudi 100 moneta per intiera sadisfatione delle dui statue da lui fatte per mettere nelli nicchi della facciata della nostra chiesa" (Arch. segr ...
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FRANCESCO I d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 sett. 1610 da Alfonso III d'Este, futuro duca di Modena e Reggio, e da Isabella, figlia del duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Alfonso, [...] usare all'occorrenza come merce di scambio per pagare debiti o come doni di apprezzato valore in luogo di moneta contante, eterno problema delle casse statali. Prova ne fu il gustosissimo episodio dell'eternamente itinerante Velasquez - questa volta ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] delle corti". Partito da Torino Scioppio a cercar, per la causa di J., più che buone parole di incoraggiamento dei contributi in moneta. Questi non li ebbe a Genova, non li ebbe a Lucca. E a Firenze non ebbe nemmeno buone parole, perché Ferdinando II ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).