Termine coniato nel 1876 da E. Cernuschi, per indicare un sistema monetario in cui circolano due monete metalliche tipo, una d’oro e una d’argento, il cui valore nominale corrisponde – a parte la lieve [...] che un sistema con monete d’oro e d’argento nella circolazione offrisse migliori condizioni per la stabilità del valore della moneta. L’esperienza storica mostra che il b. è instabile, se esposto a massicci afflussi di uno dei due metalli monetari ...
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Nome dell’unità monetaria italiana fino al 1° gennaio 1999, data in cui è entrato in vigore l’euro (➔). La transazione dalla l. all’euro si è svolta gradatamente nel periodo compreso tra il 1° gennaio [...] , per dimensioni e massa, di quelli allora in corso e quindi anche dell’unità monetaria; la l. come tale divenne perciò moneta reale, anch’essa con gran varietà di denominazioni secondo i luoghi di emissione, l’autorità emittente, i tipi ecc., con ...
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Satrapo (m. 220 a. C.) di Media, con il fratello Alessandro, satrapo di Perside, preposto da Antioco III al governo delle "satrapie superiori" (regioni orientali) dell'impero seleucidico; si ribellò (222) [...] con il fratello al sovrano, da poco salito al trono, e giunse a signoreggiare su un vastissimo territorio dall'Eufrate all'Iran, ove batté anche moneta col titolo di re. Ma Antioco lo sconfisse e M. si uccise. ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] valore filosofico agli assiomi con cui le masse vogliamo che ragionino; come l’oro che resta latente, fa garanzia a una moneta di carta»24.
Del resto, con il tramonto dello Stato temporale si aprivano per i cattolici prospettive nuove e decisamente ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] in Torino capitale, compagno di studi e di leva di quel romagnolo argentino, l'ingegnere E. Rosetti, cognato di E. T. Moneta, che il F. conobbe a Milano nel 1897e gli fu poi sempre benevolo, massime durante le sue esperienze sudamericane, meritandosi ...
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Relativo all’assedio (lat. obsidio). Presso gli antichi Romani, corona o. (lat. corona obsidionalis o graminea) era la ricompensa militare concessa al comandante che avesse soccorso e liberato truppe assediate; [...] selvatici raccolti sul luogo dell’assedio.
Le monete o. erano monete di necessità, coniate irregolarmente in difetto di moneta normale in seguito a speciali avvenimenti, emesse durante gli assedi dal 16° sec.; essendo il loro valore superiore all ...
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Uomo politico e studioso di economia (Edimburgo 1778 - Londra 1817); avvocato e deputato dal 1806, divenne uno dei maggiori rappresentanti del partito whig, fu presidente del Bullion Committee (1810), [...] , e molto contribuì alla redazione del celebre Bullian Report, frutto di un'inchiesta ufficiale sul deprezzamento della moneta inglese, che suscitò grande interesse e fornì argomenti ai sostenitori del currency principle. Scrisse anche interessanti ...
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Unità monetaria che sostituì nel giugno 1948, nelle tre zone occidentali della Germania (poi divenute la Repubblica Federale di Germania), il Reichsmark (in vigore dal 1924). D. (o Ostmark in contrapposto [...] , dell’unione monetaria ed economica tra le due Germanie, che ha precorso l’unificazione politica, il Westmark divenne l’unica moneta legale in tutto il paese. Dal 1° gennaio 1999 la Germania ha ufficialmente adottato l’euro; le banconote D. hanno ...
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daimyō Nell’antico Giappone, i funzionari militari che, adibiti al controllo e alla difesa dei governatori civili delle province, con il tempo ne usurparono il potere, divenendo signori feudali. I rapporti [...] vassalli, furono regolati dal codice Buke Shohatto (1615). Sotto i Tokugawa, i d. avevano servi ma non potevano battere moneta, costruire navi da guerra e castelli, né uscire dal proprio feudo senza il permesso dello shōgun (➔); avevano inoltre l ...
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regalie
Nel Medioevo e in Età moderna, prerogative pertinenti al sovrano nel campo giurisdizionale e amministrativo; il concetto fu affermato nella Constitutio de regalibus emanata da Federico I Barbarossa [...] rivendicare i diritti imperiali che erano stati usurpati dai comuni italiani (il potere di costituire magistrati, il diritto di batter moneta e in genere i diritti monopolistici, il diritto di stabilire e riscuotere le imposte, e di ricevere le multe ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).