CARDUCCI, Lorenzo
Perla Conti
Figlio di Agnolo di Bartolomeo e di Elisabetta Ricasoli, nacque a Firenze il 18 ott. 1427. Apparteneva ad una ricca famiglia di mercanti influente anche nella vita politica, [...] , fu successivamente gonfaloniere di Giustizia nel 1483; fece quindi parte degli Accoppiatori nel 1484, e nello stesso anno fu ufficiale della Moneta per l'arte del cambio. Infine, nel 1488, fece parte della Signoria. Non ci è noto l'anno della sua ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] delle aziende industriali ai loro proprietari, ad una prima liberalizzazione del cambio, senza che si attuasse quel "cambio" della moneta, col quale si voleva dare un primo impulso dirigistico all'azione di governo. Ma il fulcro dell'azione del ...
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CASALI, Gregorio
Adriano Prosperi
Nacque negli ultimi anni del secolo XV, probabilmente nel 1496, a Bologna, da Michele e Antonia Caffarelli. Si sposò con Livia Pallavicino.
Fin dall'inizio della sua [...] di Cognac e oltre. Per le sue mani passarono in questo periodo molte questioni relative a benefici ecclesiastici, usati come moneta di scambio per consolidare i vincoli politici tra Roma e l'Inghilterra. Nel maggio 1526 dovette occuparsi anche, per ...
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LIRUTI, Gian Giuseppe
Ugo Rozzo
, Nacque a Villafredda (castello nelle vicinanze di Tarcento, presso Udine) il 28 nov. 1689, da Natale e da Bernardina Podari, in una famiglia di origine mantovana, [...] che l'opera fosse sostanzialmente pronta nel 1738), nel 1749 uscì a Venezia presso l'editore G.B. Pasquali la dissertazione Della moneta propria, e forestiera ch'ebbe corso nel Ducato di Friuli dalla decadenza dell'Impero romano sino al secolo XV che ...
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GIORDANO
Stephan Freund
Il casato di G., che nacque presumibilmente nel secondo decennio del secolo XII, è incerto. Stando una notizia del Sansovino, proveniva dalla famiglia Orsini, ma l'appartenenza [...] l'origine del denaro. G. aveva probabilmente tentato di sfruttare a proprio favore la differenza di peso tra la più pesante moneta certosina e quella romana, più leggera. Il priore di Le Mont-Dieu non si accontentò di respingere il denaro, ma ...
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MANFREDI, Francesco (Francesco il Vecchio)
Isabella Lazzarini
Primo signore di Faenza della dinastia dei Manfredi, nacque secondo Litta da Alberghetto di Alberghetto (o Alberico), morto nel 1275, e da [...] del castello di Granarolo, tra Faenza e Lugo, nel 1317. Il M. inaugurò anche una Zecca propria e batté moneta per concessione imperiale e papale.
Nel 1322 il M. si sentì abbastanza forte da farsi chiamare apertamente dominus Faventie: nello ...
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PIGNATELLI, Ettore
Rossella Cancila
PIGNATELLI, Ettore. – Nacque attorno al 1465 da Carlo Pignatelli, signore di Monticello, e da Mariella Alferi. Milite napoletano, sposò nel 1489 donna Ippolita Gesualdo, [...] furono i provvedimenti assunti in materia di finanza pubblica, soprattutto in relazione al problema della circolazione della moneta falsa. Pignatelli diede inoltre un forte impulso allo sviluppo dello Studio catanese, ratificandone nel 1522 l ...
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MALASPINA, Giacomo (Iacopo)
Patrizia Meli
Figlio primogenito di Antonio Alberico, marchese di Fosdinovo e Massa, e di Giovanna Malaspina di Verrucola, nacque nel terzo decennio del Quattrocento. All'indomani [...] Fregoso, in base alla quale quest'ultimo cedette al M. il vicariato di Carrara, comprensivo delle terre di Avenza e Moneta, in cambio del feudo di Sannazzaro in Lomellina. Il M. aveva acquistato questo feudo insieme con la moglie Taddea (figlia ...
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CHIARAMONTE (Chiaromonte), Manfredi, conte di Modica
Salvatore Fodale
Secondo di questo nome, figlio di Giovanni (I), detto il Vecchio, e di Lucca Palizzi, dovette nascere agli inizi del sec. XIV: nel [...] , dove Blasco d'Alagona e la "parzialità catalana" avevano organizzato la resistenza. Intanto la zecca di Messina batteva moneta cogli stemmi intrecciati dei Palizzi e dei Chiaramonte. Fallito, nella battaglia del 18 giugno 1349, l'attacco in forze ...
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CORNER, Federico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1415, nella parrocchia di S. Apollinare da Francesco, detto Collo storto, di Federico e da Altadonna Zane di Giovanni.
La famiglia (nessuna parentela [...] di sollecitare i distrettuali al pagamento delle gravezze arretrate, in dicembre di vigilare affinché questi versamenti non fossero effettuati con moneta erosa o svilita.
Sostituito da Andrea Diedo, a Venezia trovò la peste e la nomina (la prima) a ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).