GIUSTINIANI (Giustiniani Ciprocci), Demetrio
Calogero Farinella
Nacque a Genova da Tommaso, del ramo Giustiniani Ciprocci, che vantava molti interessi commerciali nella colonia genovese di Chio, e da [...] tra i quattro deputati alla Zecca che dovevano requisire gli argenti presenti in città per fonderli e battere nuova moneta. Il 28 successivo venne eletto tra i Dodici seniori popolari, la nuova magistratura che sostituiva nel controllo dell'ordine ...
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CAMILLA (de Camilla), Gentile
Antonia Borlandi
Figlio di Cattaneo di Gentile e di Peretta d'Oria, nacque nella prima metà del Quattrocento da un'illustre e nobile famiglia genovese, che sin dallo scorcio [...] speravano di riconquistare, dopo la morte di Iacopo Malaspina; nel 1483 fu tra i protettori del Banco e dell'Ufficio di moneta. Dall'agosto all'ottobre 1484 fu commissario per il Banco a Lerici e in Lunigiana, per seguire da vicino le operazioni ...
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CARAGLIO, Ignazio Giovanni Battista Isnardi De Castello marchese di
Angela Dillon Bussi
Primogenito di Angelo Carlo Maurizio e di Cristina Carlotta Havart di Senantes, nacque a Torino tra il 1670 e [...] con i soldati ogni genere di privazioni. Fra i suoi provvedimenti di quel periodo va ricordato l'ordine di coniare moneta ossidionale su cui fu apposta la scritta: "Bloc. Arcis Alex. Gub. Marchio de Caraglio 1746".
Agli inizi di marzo informò ...
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BONI, Andrea
Michele Luzzati
Nacque a Firenze al principio del sec. XVI da Giovanni di Andrea e da Aurelia Branchelli.
Il B. discendeva da una famiglia di popolo che cominciò a emergere in Firenze nei [...] , Istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, p. 272; G. F. Pagnini del Ventura, Della decima e delle altre gravezze,della moneta e della mercatura de' fiorentini fino al sec. XVI, II, Lisbona-Lucca 1765, p. 306; A. Ademollo, Marietta de' Ricci ...
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CIBO MALASPINA, Alberico
Franca Petrucci
Nacque a Genova ufficialmente da Lorenzo Cibo e da Ricciarda Malaspina, erede del marchesato di Massa.
Con ogni probabilità la data della sua nascita fu il 28 [...] V, il 2 marzo 1559, la conferma dell'investitura e dei privilegi dall'imperatore Ferdinand, con l'autorizzazione a battere moneta, il C., il 15 niaggio dello stesso anno, preceduto da Gaspare Venturini, il cronista, che recava diciotto cavalli, ed ...
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Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] credito, e la necessità di adottare pronti provvedimenti, oltre che per far fronte ai pagamenti immediati e alla scarsità di moneta circolante, anche per l'acquisto di armi all'estero. Per questo propose una legge, poi votata, che proclamava il ...
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CLAVAREZZA (Clavarizia) CIBO, Bernardo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova, probabilmente nel 1560, da Leonardo fu Bernardo e da Pomellina Campanaro.
Il padre morì verso la fine dello stesso [...] 'Abbondanza, recentemente istituito a sostituzione dell'antico Officium victualium. Alla fine dell'anno, assegnato all'ufficio della Moneta, fece coniare nuovi scudi. Nel 1611 attese al magistrato dei Confini, e, con Gerolamo Assereto, alla riforma ...
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FIESCHI, Giovanni Antonio
Giovanni Nuti
Figlio di Niccolò, consignore di Torriglia (Genova), e di Maria di Lionello Lomellino, nacque alla fine del sec. XIV o agli inizi del sec. XV da un ramo della [...] , dopo la ratifica del'accordo, il doge decise che venisse pagato al F. un assegno annuo di 3.500 lire: gli ufficiali di Moneta, però, si opposero al provvedimento e solo dopo qualche tempo accettarono di versare al F. la somma per un solo anno. In ...
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PALLASTRELLI, Bernardo
Daniela Morsia
PALLASTRELLI, Bernardo. – Nacque a Piacenza nel 1807 da Gottardo, di famiglia nobile, e da Teresa dei conti dal Verme.
Si formò a Parma nel Collegio dei nobili, [...] piacentino, IV [1868], pp. 221-227; Il suocero e la moglie di Cristoforo Colombo, VI [1872], pp. 29-59; Moneta piacentina di Desiderio, ultimo dei re Longobardi, VIII [1876], pp. 329-335. Di lunga durata furono gli interessi di Pallastrelli per ...
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BRITAUD DE NANGIS, Jean
Ingeborg Walter
Appartenente alla nobile e influente famiglia francese dei signori di Nangis-en-Brie che possedeva terre e feudi nella Francia centrale e nella Champagne, il [...] Napoli nei primi giorni del 1271, il B. ricevette, insieme con alcuni altri baroni, l'incarico di introdurre nel Regno la nuova moneta angioina. L'anno seguente una missione diplomatica portò il B. in Francia.
Il 25 apr. 1272 Carlo I d'Angiò incaricò ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).