FOSCARINI, Girolamo
Roberto Zago
Nacque probabilmente a Venezia il 2 luglio 1597, terzogenito di Alvise di Nicolò, del ramo di S. Stae, e di Lucrezia Gradenigo.
Il ramo della famiglia cui il F. apparteneva [...] 'efficienza della burocrazia centrale e periferica. Non mancava di accennare al problema sempre più grave della alterazione della moneta e del suo valore legale, suggerendo anche caute aperture nei confronti di monete forti straniere. È una relazione ...
Leggi Tutto
CAVALLI, Gian Marco
Andrea S. Norris
Nato intorno al 1454 a Viadana (Mantova) da Andrea, detto Miseria, notaio vivente ancora nel 1495 e (Rossi, 1888, p. 439), fu orafo, scultore e incisore di coni. [...] bambino benedicente (ibid., p. 102). Secondo il Magnaguti (1965, p. 21) la raffigurazione dei cherubini intorno alla Vergine della moneta è indicativa dei contatti del C. col Mantegna che usava spesso lo stesso motivo. I medesimi elementi del testone ...
Leggi Tutto
BALBANI, Camillo
Gemma Miani
Nacque ad Anversa da Tommaso, patrizio e mercante lucchese, e da Bianca di Giovanni Bernardini, il 25 ott. 1548. Trascorse la prima giovinezza nella città fiamminga, dove [...] . Nel novembre 1585 il B. avvertì Simon Ruiz di aver preso parte ad un asiento la cui somma era pagabile parte in moneta e parte in tessuti destinati all'esercito. Fu questa la prima di una serie di speculazioni assai vantaggiose che il B. realizzò ...
Leggi Tutto
COLTELLINI, Lodovico
Roberto Volpi
Nacque a Livorno il 20 ott. 1720 da Antonio e da Elisabetta Antonia Cornacchini. Il padre, ufficiale di polizia, promosso alla carica di bargello, trasferì la famiglia [...] nel Pro-memoria ossia congetture sopra una medaglia etrusca d'argento trovata nel Paese de' Grigioni (Cortona 1790).
La moneta portava su un lato un mostruoso quadrupede rampante sormontato da una epigrafe. Credendo di notare in questa una mescolanza ...
Leggi Tutto
CLAVAREZZA (Clavarizia) CIBO, Bernardo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova, probabilmente nel 1560, da Leonardo fu Bernardo e da Pomellina Campanaro.
Il padre morì verso la fine dello stesso [...] 'Abbondanza, recentemente istituito a sostituzione dell'antico Officium victualium. Alla fine dell'anno, assegnato all'ufficio della Moneta, fece coniare nuovi scudi. Nel 1611 attese al magistrato dei Confini, e, con Gerolamo Assereto, alla riforma ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Giovanni Antonio
Giovanni Nuti
Figlio di Niccolò, consignore di Torriglia (Genova), e di Maria di Lionello Lomellino, nacque alla fine del sec. XIV o agli inizi del sec. XV da un ramo della [...] , dopo la ratifica del'accordo, il doge decise che venisse pagato al F. un assegno annuo di 3.500 lire: gli ufficiali di Moneta, però, si opposero al provvedimento e solo dopo qualche tempo accettarono di versare al F. la somma per un solo anno. In ...
Leggi Tutto
PETTINARI, Admeto
Elisabetta Loche
PETTINARI, Admeto. – Nacque il 28 agosto 1891 a Pra (oggi parte del Comune di Genova) da Guglielmo, capostazione delle Ferrovie dello Stato, e da Aldemira Zitelli, [...] e il 29 luglio 1944, Pettinari ricostruì il ruolo svolto dall’Istituto: di fatto, il governo della moneta fu esercitato facendo fronte alle occorrenze finanziarie del Tesoro e alla smisurata circolazione monetaria causata dall’emissione incontrollata ...
Leggi Tutto
EVOLA, Filippo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Balestrate (Palermo) il 27 apr. 1812 (Arch. parr. di S. Anna di Balestrate, Liber renatorum, I, f. 51, n. 288) da Paolo, piccolo proprietario e rappresentante [...] quelle commerciali; il secondo volume è dedicato alla teoria del capitale e all'analisi della rendita, con capitoli dedicati alla moneta, all'interesse, all'usura e all'esposizione di una sua equazione per un'equa determinazione di salari e profitti ...
Leggi Tutto
LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] , poteva migliorare la propria amministrazione. Una citazione di B. Davanzati chiudeva lo scritto: "ogni stato vuole una quantità di moneta che rigiri, come ogni corpo una quantità di sangue che corra".
Nel febbraio del 1798 il L. aveva letto ai ...
Leggi Tutto
LEVI, Abramo Giacobbe Isaia (noto come Isaia)
Fabio Levi
Nacque a Torino il 20 nov. 1863 da Donato e da Marianna Debenedetti, terzo di sei fratelli.
Destinato a succedere al padre nella gestione dell'azienda [...] sul piano culturale, sia su quello aziendale (il L. applicò immediatamente l'adeguamento dei prezzi al valore della moneta - la famigerata "quota 90 fascista" - agli stipendi del personale che furono decurtati del 10 %).
Senza dubbio il salvataggio ...
Leggi Tutto
moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).