CICALA (Cigala) ZOAGLI, Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1484 da Giorgio Zoagli e da Simonetta Navone di Francesco.
La famiglia Zoagli da cui discendeva (il cognome [...] il C. e gli altri figli maschi: Antonio, Nicolò, Stefano, Lazzaro e Francesco.
Il C. nel 1506 fece parte dell'ufficio della Moneta e poi di quello di Chio; nel 1509 e nel 1510 gli venne affidato l'ufficio di Mercanzia e di Gazaria, incaricato di ...
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FIESCHI, Girolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova probabilmente tra il 1478 e il 1480, primogenito di Gian Luigi il Vecchio del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure e dalla sua [...] al F., come primogenito, il vicariato imperiale perpetuo in Italia, il titolo di conte palatino, l'autorità di batter moneta, e tutte le franchigie e le prerogative onorifiche concesse ai suoi antecessori, tra cui quella di sedere in Senato sopra ...
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MALASPINA, Guglielmo
Stefano Calonaci
Nacque probabilmente nel 1596 da Francesco Guglielmo - indicato spesso solo col primo nome - marchese di Tresana (minuscolo feudo in Lunigiana), e da Susanna di [...] in coerenza con la strategia endogamica che legava i vari rami del casato Malaspina. La dote fu fissata in 1800 scudi di moneta di Fivizzano. Il M. ricevette 300 scudi subito e altri 1200 nel febbraio del 1616, da Lazaro Malaspina d'Olivola, fratello ...
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CAPPELLO, Piergiovanni
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 21 maggio 1681 da Andrea e da Paolina Bonfadini. Non molto attiva né particolarmente brillante fu la sua carriera politica, che non gli consentì [...] %. Tra il 1727 e il 1731 il C.stese anche la sua opera più famosa, il Nuovo trattato del modo di regolare la moneta, che però uscì alle stampe a Venezia solamente nell'anno 1752.
In quest'opera, frutto di lunghe e appassionate ricerche, il C. tratta ...
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CLAUDIA de' Medici, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Ultimogenita di Ferdinando I, granduca di Toscana, e di Cristina di Lorena, nacque a Firenze il 4 giugno del 1604, divenendo molto presto una pedina [...] il fidanzamento ufficiale fissando per la futura sposa la dote di 300.000 scudi "di lire sette e mezzo di moneta fiorentina". Giulio Cesare Capaccio, in un panegirico scritto per l'occasione, assicura che il frutto dell'unione sarà "uberrimus" tale ...
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BRANCACCI, Felice
Ugo Tucci
Figlio di Michele di Piuvichese, di famiglia, fiorentina originaria di Brozzi, nacque nel 1382, come si deduce da una registrazione catastale del 1427. Tipico esponente della [...] sultano - che era Malik al-Ashraf Barsbay, lo stesso che tre anni dopo conierà, sul tallone del ducato veneziano, quella moneta d'oro che dal nome di lui nelle fonti occidentali viene definita sarafo - li ricevette il 7 settembre nello splendore del ...
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COLLOREDO, Carlo Ottavio conte di
Pietro Cabrini
Primogenito del conte Carlo Ludovico e di Eleonora Gonzaga, nacque a Venezia il 27 dic. 1723.
Il matrimonio del padre con l'ultima discendente e principale [...] gentiluomo di camera alla corte di Vienna (e per questo venne compensato nel 1741 con una pensione di 7.000 fiorini - moneta di Germania - che in realtà compensava i meriti maggiori del padre), non ricoprì altra carica.
Trascorsa l'infanzia a Venezia ...
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CALDERA, Simone
Ida Maria Botto
Di questo orafo (sec. XV) si può solo dire con sicurezza che nacque ad Andora, località della Riviera di Ponente, da un certo Antonio. Da un documento del 1441, pubblicato [...] senese, Siena 1898).
Giunto a Genova nella primavera del 1441, dopo aver ottenuto importanti agevolazioni d'imposte dall'ufficio della Moneta, si ammogliò con una certa Mariola, dalla quale ebbe due figli, Paolo e Bartolomeo. Si sa che mise bottega ...
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BOTTO (Botta, Botti), Battista
Maristella Ciappina
Di nobile e potente famiglia genovese, nacque da Agostino e Andreola Cavazza, primogenito di tre figli, nella seconda metà del XV secolo. Sposò Simonetta [...] 1507, 1510, 1516 e 1522 (ed è in tale veste che, insieme con gli altri ufficiali di balìa, gli Anziani, gli ufficiali della Moneta e gli ufficiali di S. Giorgio, giura fedeltà al re di Francia l'11 maggio 1507); quello del Banco di S. Giorgio nel ...
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CABELLA (della Gabella), Antoniotto
Antonia Borlandi
Seaterius genovese, partecipò come popolano alla vita amministrativa e politica della città. Immatricolato nell'arte della seta insieme con un Cristoforo [...] ambasciatore presso Francesco Sforza; era anche stato tra i riformatori degli statuti nel 1466 e nel 1467 e tra gli ufficiali di Moneta nel 1469.
Ma la sua fama è legata al "tradimento" di cui lo tacciò per secoli, sulla scorta del Giustiniani, la ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).