Denominazione nei sec. 13° e 14°, in molte città dell’Italia settentrionale, del denaro o dodicesima parte del soldo.
Il più noto e diffuso era quello di Venezia, emesso per i domini di terraferma nel [...] 1442 con tipi e pesi vari; il nome rimase poi a una moneta veneziana, a cominciare dai piccoli o denari di puro rame, con i tipi della Beata Vergine con il Bambino e il leone di s. Marco entro una cornice quadrilatera, coniati nel 1519: si ebbero ...
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Architettura
Piano secondario di servizio che in alcuni tipi di edifici del passato si trova intercalato o sovrapposto al piano principale. Tale soluzione interna si rifletteva in modo caratteristico nell’architettura [...] finestre interposte a quelle dei piani principali o inserita in elementi architettonici della facciata.
Numismatica
Moneta equivalente alla metà di un’altra moneta tipo; furono così chiamati, per es. il mezzo denaro imperiale grosso; a Bologna (15 ...
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Termine coniato nel 1876 da E. Cernuschi, per indicare un sistema monetario in cui circolano due monete metalliche tipo, una d’oro e una d’argento, il cui valore nominale corrisponde – a parte la lieve [...] che un sistema con monete d’oro e d’argento nella circolazione offrisse migliori condizioni per la stabilità del valore della moneta. L’esperienza storica mostra che il b. è instabile, se esposto a massicci afflussi di uno dei due metalli monetari ...
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Nome dell’unità monetaria italiana fino al 1° gennaio 1999, data in cui è entrato in vigore l’euro (➔). La transazione dalla l. all’euro si è svolta gradatamente nel periodo compreso tra il 1° gennaio [...] , per dimensioni e massa, di quelli allora in corso e quindi anche dell’unità monetaria; la l. come tale divenne perciò moneta reale, anch’essa con gran varietà di denominazioni secondo i luoghi di emissione, l’autorità emittente, i tipi ecc., con ...
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Relativo all’assedio (lat. obsidio). Presso gli antichi Romani, corona o. (lat. corona obsidionalis o graminea) era la ricompensa militare concessa al comandante che avesse soccorso e liberato truppe assediate; [...] selvatici raccolti sul luogo dell’assedio.
Le monete o. erano monete di necessità, coniate irregolarmente in difetto di moneta normale in seguito a speciali avvenimenti, emesse durante gli assedi dal 16° sec.; essendo il loro valore superiore all ...
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Unità monetaria che sostituì nel giugno 1948, nelle tre zone occidentali della Germania (poi divenute la Repubblica Federale di Germania), il Reichsmark (in vigore dal 1924). D. (o Ostmark in contrapposto [...] , dell’unione monetaria ed economica tra le due Germanie, che ha precorso l’unificazione politica, il Westmark divenne l’unica moneta legale in tutto il paese. Dal 1° gennaio 1999 la Germania ha ufficialmente adottato l’euro; le banconote D. hanno ...
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Economia
Nel linguaggio tecnico economico, risparmio disponibile per prestiti a breve scadenza (si parla infatti di mercato del d. o mercato monetario, contrapposto a mercato finanziario o dei capitali) [...] del valore del metallo andò diminuendo, ridotta dopo 3 secoli ad appena 1/3; il traffico crescente richiese l’adozione di una moneta più pesante, il d. grosso, con il quale si rese effettivo il soldo equivalente a 12 d. detti da allora piccoli, che ...
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Principale unità ponderale e monetaria degli antichi Greci. Di solito in argento, circolante già agli inizi del 7° sec. a.C., ebbe varia massa secondo le località e i tempi: più note furono la d. attica [...] d. eginetica (6,22 g). Come unità ponderale ha, nel sistema attico, il valore medesimo di 4,366 g; come moneta e come peso ha vari multipli: didramma, tetradramma ecc.; 100 d. costituiscono una mina. Sottomultiplo della d. è l’obolo, equivalente ...
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(o picciolo o pizolo) Il denaro ridotto di peso e di valore (denarius parvus) quando furono coniati i primi grossi. Al nome generico si aggiunse quello del paese o quello dei principi che lo fecero battere, [...] o designazioni varie derivate dalla lega o da altre circostanze dell’emissione. Scomparso dalla circolazione il denaro, rimase il nome di p. alle frazioni minori della moneta corrente. ...
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zecca Officina governativa in cui si coniano le monete. Maestri, ufficiali, massari, provveditori della z. erano dette le autorità preposte alla z. nelle varie parti d’Italia; diritto della z. era l’utile [...] Lidi e poi tra i Greci. Più abbondanti invece le notizie intorno a quella di Roma, annessa al tempio di Giunone Moneta, sul Campidoglio. A partire da Augusto vennero istituite z. imperiali anche nelle province. Gli antichi coniavano le monete a mano ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).