BERNARDO
Giorgio Cracco
Si ignorano di B. l'anno (poco prima del 1000) e il luogo della nascita.
La tradizione, quasi concorde, fondandosi su un'iscrizione ora scomparsa e su false genealogie, lo crede [...] Enrico III e poi con Enrico IV, l'investitura di larghi poteri, tra cui quello, di solito riservato ai principi, di batter moneta. L'autenticità del privilegio (16 luglio 1049), di cui si è perso l'originale, fu messa in dubbio dal Muratori e difesa ...
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GARATI, Martino (de Caratis, Carratus, Garratus, Garotus, Gazatus, Carcetus Laudensis, Martinus Laudensis)
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio di Andreolo, nacque a Lodi probabilmente nel primo decennio [...] per i secoli seguenti.
In ordine di importanza, in quanto legati alla mercatura, si possono considerare i trattati De represaliis e De moneta. Il primo ricalca le orme di Bartolo (per i manoscritti e le edizioni, oltre a quella milanese del 1494, cfr ...
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DOMENICO
Gerhard Rösch
Sulle origini di questo vescovo di Malamocco non si hanno notizie, ma dovette appartenere alla cerchia dei più fidati amici e collaboratori del doge di Venezia Orso Il Partecipazio [...] veneziani.
Con il Praeceptum il re concesse a Venezia anche il diritto di battere moneta. I reperti veneziani attestano fin dal IX secolo l'esistenza di una moneta locale, ma ora questa veniva ufficialmente riconosciuta. Si trattava a quanto pare di ...
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CAVEDONI, Venanzio Celestino
Fausto Parente
Nacque a Levizzano (frazione di Castelvetro di Modena) il 17 maggio 1795 da Giorgio Giuseppe Alaria e da Cristina Franchini. Il padre, di condizione agiata, [...] ("così il gallo, che, come attributo di Esculapio, appella alle Terme salutari d'Imera; e il grano d'orzo, ΚΡΙΘΗΣ, in moneta di Critote, allude al nome di quella città..."), ancorché egli stesso avvertisse il rischio, che tale tipo di interpretazione ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 5 ott. 1653, da Daniele (II) detto Andrea (1631-1707) di Nicolò (del ramo di S. Pantalon) e da Elisabetta di Daniele Gradenigo e chiamato comunemente [...] . Donde, previo appalto della zecca e suo affidamento "al maggiore e più sicuro oblatore", l'emissione d'una "nuova moneta da cinque soldi" i cui "favorevoli effetti" - riconosciuti il 10 genn. 1693 dal segretario di Stato cardinale Fabrizio Spada ...
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PANNOCCHIESCHI, Ildebrando
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
PANNOCCHIESCHI, Ildebrando. – Non si conosce la data di nascita di questo vescovo di Volterra, figlio di Ranieri I Pannocchia del fu Ugolino, [...] 1187 la facoltà di scegliere un avvocato che prestasse il sacramentum calumpniae e il 16 agosto 1189 il diritto di batter moneta; il papa Urbano III nel 1187 gli confermò il 6 settembre i diritti di patronato sulle chiese dipendenti dal vescovado e ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] reggimento cittadino su questioni rilevanti come l'approvvigionamento della città, il commercio del grano, il diritto di battere moneta, l'ordine pubblico, le feste.
Nel settembre del 1686 il Pignatelli ricevette il suo ultimo incarico da porporato ...
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PEPOLI, Guido
Giampiero Brunelli
PEPOLI, Guido. – Nacque a Bologna il 5 maggio 1560 da Cornelio, conte di Castiglione, e da Sulplizia Isolani dei conti di Minerbio. Apparteneva a uno dei lignaggi bolognesi [...] Benedetto Giustiniani (creato cardinale il 16 dicembre 1586), Pepoli corrispose 60.000 scudi d’oro (72.000 scudi di moneta) all’Erario pontificio.
Durante l’esercizio della sua carica, egli si mantenne in posizione piuttosto defilata, stretto tra la ...
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DURAZZO, Stefano
Matteo Sanfilippo
Nacque a Multedo, alle porte di Genova, il 5 agosto 1594, ultimogenito di Pietro e di Aurelia Saluzzo: apparteneva al ramo principale di una delle più importanti famiglie [...] l'arcivescovo sui problemi dei terratici, che il D. voleva pagati in moneta del cartulario di S. Giorgio, proprio quando la Repubblica cercava di sostenere la moneta corrente. La discussione sul pagamento dei terratici si protrasse per quindici anni ...
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DODONE
Laurent Feller
Le fonti relative alla vita e alla carriera di D., vescovo di Rieti dal 1137 fino alla sua morte avvenuta nel 1181, non forniscono alcuna notizia sulla sua provenienza sociale [...] patrimonio ecclesiastico, questi contratti consentivano di convertire in moneta una parte del capitale fondiario pur salvaguardandone i D. aveva bisogno, in un'epoca così turbolenta, di moneta, sia per il caso che il Comune gli avesse esplicitamente ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).