Figlio (m. 1241) di Enrico il Barbuto, successe al padre nel 1238. Riuscì a mantenere la pace interna e la sicurezza esterna del suo dominio, difendendo Lubusz contro il Brandeburgo e l'arcivescovo di [...] Magdeburgo. Cadde combattendo a Liegnitz contro i Mongoli. ...
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Antica città del Myanmar, sulla riva sinistra del fiume Irrawaddy, 145 km a SO di Mandalay. Fondata nell'847 d. C. da re Pynbia, rimase la capitale della Birmania indipendente fino al 1298, quando fu presa [...] e distrutta dagli invasori mongoli. Il 7 febbr. 1826 fu teatro di un aspro combattimento fra Inglesi e patrioti birmani, terminato con la vittoria dei primi. Per circa 12 km lungo il fiume sorgono resti di molte delle sue numerosissime pagode, che ...
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Bela IV
Béla IV
Re d’Ungheria (m. 1270). Figlio e successore di Andrea II, fu incoronato re nel 1235, vivente il padre. Lottò per riconquistare i possedimenti della corona, suscitando i rancori della [...] grande nobiltà. Alla spinta dei mongoli (1241) B. riparò in Dalmazia a Traù, mentre gli invasori devastavano l’Ungheria. Quando si ritirarono, B. si diede a ricostruire il Paese e a provvederlo di fortificazioni per prevenire altre invasioni. Nel ...
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Enkhbayar, Nambaryn. – Uomo politico mongolo (n. Ulaanbaatar 1958). Formatosi all’Istituto di letteratura a Mosca e specializzatosi in lingua e letteratura inglese presso l’univ. di Leeds (GB), ha lavorato [...] al parlamento (1992), è stato nominato ministro della Cultura (1992-96). È stato presidente dell’ex partito comunista, il Partito rivoluzionario del popolo mongolo, dal 1997 al 2005. Eletto presidente nel 2005, ha mantenuto la carica fino al 2009. ...
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Ngagwang Lobsang Gyatso
(o Ngag dbang blo bzang rgya mtsho) Quinto dalai lama (n. 1617-m. 1682). Chiamato dai tibetani «il Grande Quinto», fu tra le più significative figure politiche del Tibet. Grazie [...] all’aiuto di Gushri Khan, capo dei mongoli qoshot, inaugurò la teocrazia nel 1642. L’amministrazione civile fu affidata a un reggente (sde srid) la cui nomina in teoria spettava a Gushri Khan e ai suoi eredi, ma che in pratica passò nelle mani del ...
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Figlio (n. 1237 - m. 1275) di Boemondo V, assunse il governo nel 1252, sebbene minore, ponendo termine all'odiata reggenza della madre, Luciana di Segni. Nel 1259, rompendo la tregua coi Saraceni, si alleò [...] con Hulagu, fratello e luogotenente del gran khān dei Mongoli. La sconfitta di questo determinò (1264) l'invasione del suo principato da parte del terribile sultano Baibars. Caduta Antiochia (maggio 1268), e rifugiatosi a Tripoli, ottenne nel 1271 ...
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SIN-KIANG (cin. "la nuova frontiera"; A. T., 97-98)
Mario SALFI
Marcello MUCCIOLI
Giovanni VACCA
Vasta regione dell'Asia Centrale, annessa nel 1759 alla Cina, che la eresse a provincia col nome attuale [...] cui esame diede risultati importanti per la storia dell'arte e delle relazioni fra le civiltà occidentali e quelle orientali.
Compreso fra gli Altai e la Mongolia a N. e a NE., le provincie del Kan-su e del Ts'ing-hai a E. e a SE., il Tibet a S., l'U ...
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Dorgon
Principe mancese (n. 1612-m. 1650). Della dinastia dei Qing (1644-1912) in Cina e figlio di Nurhaci. Prese parte a importanti campagne militari: comandò l’armata occupando Pechino nel 1644 e poi [...] completò la conquista dell’impero cinese, sconfiggendo i mongoli e i coreani. Alla scomparsa dell’imperatore Huang Taiji (1592-1643) divenne reggente e governò il Paese fino alla morte. ...
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. Antica città della Persia occidentale, le cui rovine, con un villaggio di povere casupole moderne, sorgono a circa 15 km. a O. dello spartiacque tra il Zangiān e l'Abhar. Fu per breve tempo residenza [...] della città soltanto il mausoleo di Ulgiāitū Khodābandah (morto nel 1316), il monumento più importante dell'epoca della dominazione mongola nell'Iran. È un edificio in laterizî a pianta ottagonale, con una cupola a punta alta 50 metri, circondata ...
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Capo mongolo (1645-1697); nel sec. 17º stabilì una effimera egemonia della tribù degli Dzungar sul Turchestan cinese e la Mongolia, sino a minacciare la Cina stessa, ma nel 1696 fu sconfitto presso Urga. [...] Il suo fu uno degli ultimi tentativi di affermazione politica dei Mongoli prima dell'età contemporanea. ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. In antropologia fisica, razza m....
mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come sindrome di Down ‹dàun› (dal nome del...