De Laurentiis, Dino (propr. Agostino)
Alessandra Levantesi
Produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Torre Annunziata (Napoli) l'8 agosto 1919. Tra i maggiori produttori del mondo, [...] rete di vendita internazionale e interessi nella distribuzione. Fra il 1959 e il 1961 produsse La grande guerra (1959) di Mario Monicelli, Leone d'oro ex aequo a Venezia, Tutti a casa (1960) di Luigi Comencini e Una vita difficile (1961) di Dino ...
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Chiari, Walter
Federico Chiacchiari
Nome d'arte di Walter Annichiarico, attore teatrale, cinematografico e televisivo, nato a Verona il 2 marzo 1924 e morto a Milano il 20 dicembre 1991. Uno dei più [...] , remake del famoso film di Mario Camerini, Gran varietà (1954) di Domenico Paolella e Donatella (1956) di Mario Monicelli. Dopo essere stato Pablo in Bonjour tristesse (1958) di Otto Preminger, ottenne grandi successi in quegli anni anche in ...
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Miseria e nobiltà
Stefano Della Casa
(Italia 1954, colore, 95m); regia: Mario Mattoli; produzione: Carlo Ponti, Dino De Laurentiis per Excelsa; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di Eduardo Scarpetta; [...] lo stesso Mattoli) e quelli che lo spingono nella direzione più neorealista e legata all'attualità (come fanno Steno e Monicelli con il loro film d'esordio nel 1949, Totò cerca casa, cui fa seguito il successivo e ancor più rilevante Guardie ...
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Pica, Tina (propr. Concetta Annunziata)
Enzo Siciliano
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Napoli il 31 marzo 1884 e morta ivi il 16 agosto 1968. È stata la più singolare caratterista apparsa [...] di Napoli di Vittorio De Sica, nell'episodio Il professore; apparve poi in Totò e Carolina (1955) di Mario Monicelli e, come frenetica casellante ferroviaria, in Destinazione Piovarolo (1955) di Domenico Paolella. Spegnendosi l'originalità della sua ...
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Tellini, Piero (propr. Giuseppe Piero)
Daniela Angelucci
Sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Firenze il 16 gennaio 1917 e morto ivi il 22 giugno 1985. Attivo soprattutto nel corso degli anni [...] 1951) di Eduardo De Filippo e scrisse il soggetto di Guardie e ladri (1951), grande successo di Steno e Mario Monicelli interpretato da uno straordinario Totò, nel quale poté esprimere al meglio l'analisi di personaggi in secondo piano, delineati con ...
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Bertoldo
Ermanno Detti
Un sagace contadino
Il personaggio di Bertoldo trae le sue origini dal modello popolare dell'uomo rozzo, incolto, non nobile, ma dotato di naturale intelligenza e di cervello [...] film (l'ultimo, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, è del 1984 ed è stato portato sullo schermo con la regia di Mario Monicelli). Insomma quelle di Bertoldo sono vicende che piacciono ancora oggi che la civiltà contadina è quasi scomparsa. Forse perché ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] rapide trasformazioni di una società che da contadina diventava industriale. Tra i più versatili registi della commedia figurano M. Monicelli, D. Risi, L. Comencini, oltre a P. Germi e A. Pietrangeli, in cui non mancano venature di scetticismo; sul ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] città di Milano. Pelle viva (1962) di Giuseppe Fina, due episodi di Boccaccio 70 (1962, Renzo e Luciana di Mario Monicelli e Il lavoro di Visconti), Una storia milanese (1962) di Eriprando Visconti, Il disordine (1962) di Franco Brusati, Il posto ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] argine-L’uomo di nessuno, cit.
39 Ibidem, p. 83.
40 M. Pomilio, L’uccello nella cupola, Milano 1978. p. 135.
41 F. Monicelli, Lacrime impure (il gesuita perfetto), Milano 1999, p. 8 (prima ed. 1960).
42 R. Doni, Servo inutile, Firenze 2007, pp. 78-79 ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] non si è parlato, come Il lavoro di L. Visconti, il vertice assoluto del film a episodi Boccaccio '70, 1962, diretto anche da M. Monicelli, F. Fellini e V. De Sica): ha senso parlare di c. d'autore? O per dirla in altre parole: qual è il rapporto che ...
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solito
sòlito agg. e s. m. [lat. sŏlĭtus, part. pass. di solere «essere solito»]. – 1. agg. a. Che non è diverso dalle altre volte, che è lo stesso di sempre; abituale, consueto: trovarsi, vedersi all’ora s., al s. posto; i s. discorsi, le...