Marzot, Vera
Sabina Tommasi Ferroni
Costumista cinematografica e teatrale, nata a Milano il 22 giugno 1931. Per il grande schermo ha lavorato con registi come Luchino Visconti, Mario Monicelli e Vittorio [...] Macchiaioli e del migliore Ottocento europeo, in accordo perfetto con le scenografie di Mario Garbuglia; e I compagni di Mario Monicelli, in cui utilizzò abiti smessi e stoffe povere. Firmò poi insieme a Tosi quattro film: La donna scimmia (1964) di ...
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Noiret, Philippe
Simone Emiliani
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Lille il 1° ottobre 1930. Tra gli interpreti più attivi del cinema francese, con oltre 130 film e 60 spettacoli teatrali [...] Pablo Neruda; ha inoltre lavorato con Patrice Leconte nei film Tango (1993) e Les grands ducs (1996), ancora con Monicelli in Facciamo Paradiso (1995), con Roberto Faenza in Marianna Ucrìa (1997). Nello stesso periodo ha ripreso l'attività teatrale ...
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GASSMAN, Vittorio
Francesco Bolzoni
(App. III, I, p. 710)
Attore italiano. Conclusa l'esperienza del Teatro d'arte italiano da lui coordinato con l'operosa collaborazione di L. Lucignani che, se non [...] , ecc. Coltiva una sua vena ariostesca in un Medioevo da burla (L'armata Brancaleone, 1966, e Brancaleone alle crociate, 1970, entrambi di Monicelli) e si avvia, in Due pezzi di pane di S. Citti (1979), su una linea intenerita da cui si tira fuori in ...
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TOTÒ
Gian Luigi Rondi
. Nome d'arte dell'attore Antonio de Curtis Gagliardi Griffo Focas, nato a Napoli il 7 novembre 1898, morto a Roma il 15 aprile 1967. Esordisce nel 1917 a Roma, al Teatro Jovinelli, [...] e scavata, crea le composizioni indimenticabili di Napoli milionaria, 1950, di E. De Filippo; Guardie e ladri, 1951, di Steno e M. Monicelli; Dov'è la libertà?, 1952, di R. Rossellini; L'oro di Napoli, 1954, di V. De Sica; I soliti ignoti, 1958 ...
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TOGNAZZI, Ugo
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico e teatrale, nato a Cremona il 23 marzo 1922, morto a Roma il 27 ottobre 1990. Senza aver frequentato alcuna scuola di recitazione affrontò con [...] cortesia mellifua, celava crudeltà, miserie e pene (risvolto ben reso, per es., in Amici miei, 1975, di M. Monicelli), provvide M. Ferreri, chiamando T. a interpretare storie di proverbiale cattiveria e originale forza espressiva (Una storia moderna ...
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Attore italiano (Reggio nell'Emilia 1925 - Roma 1980). Interprete dotato di una vasta e raffinata cultura, creò i suoi personaggi arricchendoli di una sottile ambiguità. Nell'arco di vent'anni di carriera [...] (1970) di V. De Sica e nel 1977 per l'interpretazione del capoufficio Spaziani in Un borghese piccolo piccolo di M. Monicelli.
Vita e opere
Dopo l'esordio (1949) nella compagnia del Carrozzone diretta da F. Piccoli, nel 1952 passò al Piccolo teatro ...
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Stóppa, Paolo. – Attore italiano (Roma 1906 - ivi 1988). Interprete di straordinario talento espressivo e molto dotato dal punto di vista tecnico, ha lasciato un segno indelebile nel teatro italiano, dove [...] e cinematografiche: tra queste L'oro di Napoli di V. De Sica (1954) e Il marchese del Grillo di M. Monicelli (1981) gli valsero il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista (rispettivamente nel 1954-55 e nel 1982).
Vita. Figlio ...
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Haber, Alessandro. - Attore italiano (n. Bologna 1947). Interprete originale, la sua ottima preparazione teatrale gli ha permesso di sostenere con grande sicurezza ruoli tra i più diversi. Ha recitato, [...] di P. Avati; Parenti serpenti (1992); La vera vita di Antonio H (1994); Il ciclone (1996); Le rose del deserto di M. Monicelli e La sconosciuta di G. Tornatore, entrambi del 2006. Nel 2003 ha esordito come regista con la commedia Scacco pazzo. Per la ...
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Garbuglia, Mario
Marco Pistoia
Scenografo e arredatore cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Fontespina (Macerata) il 27 maggio 1927. Tra i maggiori scenografi della seconda metà del Novecento, [...] , con La grande guerra (1959) che gli valse un altro Nastro d'argento nel 1960, ebbe inizio la collaborazione con Mario Monicelli: il film rivela il costante e rigoroso lavoro effettuato da G. mediante i sopralluoghi, che ancor più emerge da un altro ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] da Dustin Hoffman, ad Amici miei (1975), Il Marchese del Grillo (1981) e Speriamo che sia femmina, tutti diretti da Monicelli. Tornato a collaborare ancora una volta con Fellini nel 1986 per il melanconico Ginger e Fred, ha scritto anche l'ultimo ...
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solito
sòlito agg. e s. m. [lat. sŏlĭtus, part. pass. di solere «essere solito»]. – 1. agg. a. Che non è diverso dalle altre volte, che è lo stesso di sempre; abituale, consueto: trovarsi, vedersi all’ora s., al s. posto; i s. discorsi, le...