Ferréol, Andréa
Francesco Costa
Attrice cinematografica francese, nata ad Aix-en-Provence il 6 gennaio 1947. Formosa e piacente, rassicurante e cordiale, si è rivelata con La grande bouffe (1973; La [...] e Franco Nero, e si è distinta poi, accanto a Giancarlo Giannini e Goldie Hawn, in Viaggio con Anita (1979) di Monicelli. Ha ricoperto un ruolo breve, ma scabroso in Die Blechtrommel (1979; Il tamburo di latta) di Volker Schlöndorff dall'omonimo ...
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Haber, Alessandro. - Attore italiano (n. Bologna 1947). Interprete originale, la sua ottima preparazione teatrale gli ha permesso di sostenere con grande sicurezza ruoli tra i più diversi. Ha recitato, [...] di P. Avati; Parenti serpenti (1992); La vera vita di Antonio H (1994); Il ciclone (1996); Le rose del deserto di M. Monicelli e La sconosciuta di G. Tornatore, entrambi del 2006. Nel 2003 ha esordito come regista con la commedia Scacco pazzo. Per la ...
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Garbuglia, Mario
Marco Pistoia
Scenografo e arredatore cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Fontespina (Macerata) il 27 maggio 1927. Tra i maggiori scenografi della seconda metà del Novecento, [...] , con La grande guerra (1959) che gli valse un altro Nastro d'argento nel 1960, ebbe inizio la collaborazione con Mario Monicelli: il film rivela il costante e rigoroso lavoro effettuato da G. mediante i sopralluoghi, che ancor più emerge da un altro ...
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Villaggio, Paolo
Demetrio Salvi
Attore cinematografico e scrittore, nato a Genova il 31 dicembre 1932. Pur avendo dimostrato in molte occasioni di potersi identificare con vari generi e ruoli, il suo [...] Kranz. Passò al cinema con I quattro del Pater Noster (1969) di Ruggero Deodato, cui seguì Brancaleone alle Crociate (1970) di Monicelli nel quale è un 'alemanno' molto simile al personaggio del prof. Kranz. La sua fisicità e la capacità di rendersi ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Roma 1975). Figlio di M. Costanzo, ultimati gli studi in Sociologia della comunicazione (Università La Sapienza di Roma), ha lavorato come conduttore [...] miglior regista esordiente), cui hanno fatto seguito In memoria di me (2007, ispirato al romanzo Il gesuita perfetto di F. Monicelli), La solitudine dei numeri primi (2010, dall’omonimo libro di P. Giordano), Hungry hearts (2014, in concorso alla 71a ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] da Dustin Hoffman, ad Amici miei (1975), Il Marchese del Grillo (1981) e Speriamo che sia femmina, tutti diretti da Monicelli. Tornato a collaborare ancora una volta con Fellini nel 1986 per il melanconico Ginger e Fred, ha scritto anche l'ultimo ...
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GIOVANNINI, Alessandro (Sandro)
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 10 luglio 1915, da Emanuele, cancelliere di tribunale, e da Giuseppa Ciccolini. Laureatosi in legge per volontà paterna, non esercitò [...] ma già proiettato verso la modernità per l'inusuale contenuto di satira politica, avevano contribuito anche De Tuddo e Monicelli; fra gli interpreti figuravano Marisa Merlini, Olga Villi, Lea Padovani, C. Ninchi, L. Pavese.
Dopo il felice esordio il ...
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Blier, Bernard
Attore teatrale e cinematografico francese, nato a Buenos Aires l'11 gennaio 1916 e morto a Parigi il 29 marzo 1989. Interprete grottesco e divertente nelle commedie e figura ambigua e [...] Le faiseur, seguito nel 1986 da un David di Donatello come miglior attore non protagonista per Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli, e nel 1989 da un César d'honneur alla carriera. Padre del regista Bertrand, fu diretto dal figlio in tre film ...
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Attore e regista italiano (Roma 1940 - ivi 2020). Dopo il debutto nel cabaret e un'iniziale attività nel teatro sperimentale, si è imposto nella commedia musicale Alleluja, brava gente (1971), confermando, [...] e per diletto, 1986). Nel cinema è stato interprete non secondario della commedia all'italiana con registi come M. Monicelli, M. Bolognini, A. Lattuada. Protagonista di sceneggiati e serie televisive (Fregoli, 1981; Il maresciallo Rocca, 1996-2005 ...
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Gherardi, Piero
Stefano Masi
Costumista, scenografo e arredatore teatrale e cinematografico, nato a Poppi (Arezzo) il 20 novembre 1909 e morto a Roma l'8 giugno 1971. Celebre per la pulizia grafica [...] La dolce vita, nel 1966 per Giulietta degli spiriti (1965) e nel 1967 per L'armata Brancaleone (1966) di Mario Monicelli.Negli anni Trenta aveva abbandonato la professione di architetto per dedicarsi al mondo dello spettacolo, al quale si avvicinò da ...
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solito
sòlito agg. e s. m. [lat. sŏlĭtus, part. pass. di solere «essere solito»]. – 1. agg. a. Che non è diverso dalle altre volte, che è lo stesso di sempre; abituale, consueto: trovarsi, vedersi all’ora s., al s. posto; i s. discorsi, le...