Jodl, Friedrich
Filosofo tedesco (Monaco 1849- Vienna 1914). Insegnò nelle univ. di Praga e di Vienna. Fu uno dei più notevoli rappresentanti del positivismo tedesco del 19° sec., del quale condivise [...] il monismo naturalistico-materialistico. Concepì la filosofia come un’enciclopedia delle scienze e dal punto di vista gnoseologico fu empirista e realista. Il problema fondamentale della sua riflessione è la ricostituzione della coscienza morale dopo ...
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Botanico e naturalista (Ziethen, Ratzeburg, 1849 - Preetz, Holstein, 1931), prof. di fisiologia vegetale nell'univ. di Gottinga (1879-85), poi (dal 1885) di botanica nell'univ. di Kiel. Fu uno degli esponenti [...] del movimento neovitalistico, contro il monismo materialistico di E. Haeckel. Ha lasciato una vasta produzione di opere di botanica e di filosofia della scienza. ...
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La filosofia dell'assoluto, di cui Śaṅkarācārya "Śańkara il maestro", tuttora tenuto in gran conto nell'India, fu il precipuo rappresentante (verso la prima metà del IX secolo). Il suo monismo assoluto [...] (kevala-advaita) considera la realtà empirica una parvenza illusoria (vivarta), che pur emanando dal Brahman (v.), unica realtà, non ne modifica l'essenza così come non ha alcun influsso sul mago la fantasmagoria ...
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Vallabhacharya
Riformatore e filosofo indiano (n. Champaran, od. Bihar, 1479-m. 1531), fondatore di una setta vishnuita. Autore di trattati e opere di carattere filosofico-religioso; la sua dottrina, [...] basata sul Vedanta e nota con il nome di «monismo puro», esalta lo slancio devozionale verso Krishna e l’immedesimazione nella sua giovane amante, Radha. ...
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MĀYĀ
Ferdinando BELLONI-FILIPPI
. Nel Ṛgveda māyā è la "potenza magica" che consente agli dei di sopraffare i dasyu o assumere diverse forme (III, 34, 6; VII, 47, 18). Nel senso d'"illusione cosmica" [...] la parola appartiene al monismo assoluto di Gauḍapāda (inizio del secolo VIII) e di Śaṅkara (Advaita, v.) e designa il mondo fenomenico, parvenza illusoria che emana dal Brahman-Ātman, unica trascendente realtà. L'avidyā, l'ignoranza metafisica, ...
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Gesuita (Bronte 1897 - Roma 1978), redattore della rivista Civiltà cattolica, dove si occupò di filosofia politica e di diritto, specie internazionale, assumendo posizioni di difesa del pensiero cattolico [...] tradizionale; tra le sue opere: Il diritto internazionale nella dottrina cattolica (1942); Monismo sociale e persona umana (1943); Il problema delle minoranze nazionali (1946); Il regime tutelare delle colonie (1948); Gli aiuti ai popoli in via di ...
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Filosofo indiano (n. 788 - m. 820), nativo del Malabar, noto anche con l'appellativo Śaṅkarācārya ("Il maestro Śaṅkara"). Capo-scuola del sistema Vedānta, Ś. fu discepolo di Gauḍapāda e fu considerato [...] il più importante filosofo e riformatore dell'induismo. Assertore di un rigoroso monismo (advaita "non dualità"), fondato sull'assoluta identità tra il principio fondamentale dell'universo (brahman) e il sé individuale (ātman), Ś. fu autore di ...
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, Georges Giurista francese (Avranches 1878 - Parigi 1961). Insegnò diritto internazionale pubblico nelle univ. di Digione (dal 1909 al 1932) e Parigi (dal 1933 al 1948) e fu membro della Commissione di [...] diritto internazionale delle Nazioni Unite e di altre prestigiose istituzioni. Fu esponente di spicco della scuola del monismo giuridico ed esercitò un’influenza considerevole sui giuristi della scuola francese di diritto internazionale (C. Rousseau, ...
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WYCK, Bernard Hendrik Cornelis Karel van der
Delio Cantimori
Filosofo e storico della filosofia, olandese, nato nel 1836, morto nel 1925, a Utrecht, dove occupava la cattedra di filosofia.
Dall'empirismo [...] professato nei primi anni, il W. era da ultimo passato, attraverso il neokantismo, a una dottrina ch'egli chiamava monismo idealistico, e che si riallacciava a G. Th. Fechner. Come direttore della rivista Onze Eeuw ha esercitato una larga ...
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Filosofo greco del sec. 5º a. C. Poco si sa della sua vita. Fu un tardo seguace della scuola ionica e specialmente di Anassimene, che egli difese tentando d'interpretarlo attraverso Anassagora, e cioè [...] , fosse da identificare col principio cosmico dell'aria. Per conciliare poi il pluralismo di Anassagora con il monismo di Anassimene, egli riteneva che solo ammettendo l'unità sostanziale delle diverse omeomerie fosse possibile giustificarne le ...
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monismo
s. m. [der. del gr. μόνος «solo»]. – In filosofia, qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza o a un unico processo, contrapposta al dualismo e al pluralismo:...