1. Filosofo stoico della seconda metà del sec. II a. C., scolaro di Diogene di Seleucia.
Quel che conosciamo delle sue dottrine mostra notevoli divergenze dal pensiero stoico ortodosso, le quali anticipano [...] all'impulso bruto e la conoscenza scientifica alla sensazione, con una terminologia piuttosto aristotelica che stoica. E al monismo panteistico degli stoici egli oppose, analogamente, una concezione della divinità, sia pure eterea ed agente sul mondo ...
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Spinoza nella storiografia filosofica e nell’attualismo di Gentile
Francesco Cerrato
Soltanto nel 19° sec. la filosofia di Baruch Spinoza viene definitivamente inclusa nel canone filosofico europeo. [...] ; come un autore che, a partire da tale molteplicità di fonti, aveva saputo trasformare il cartesianesimo in un monismo immanente che nel pensiero individua una forma di rivelazione essenziale. Le pagine dedicate a Spinoza nelle opere successive alla ...
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Filosofo greco (Abdera, Tracia, tra il 470 e il 457 a. C. - ivi, forse tra il 360 e il 350 a. C.). Discepolo di Leucippo, ha elaborato una concezione materialistica della realtà, la quale è vista come [...] sotto questo profilo, la concezione atomistica di D. non può essere considerata soltanto una meccanica conciliazione del monismo eleatico col pluralismo, ma va vista come un superamento della metafisica parmenidea in forza di una nuova metafisica ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] consiste fondamentalmente nell’indicare una qualità tipica dei fenomeni mentali che rende implausibile tanto il monismo materialista quanto la riduzione del vocabolario della psicologia all’unico linguaggio delle proposizioni della scienza ...
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Medico, botanico e filosofo (Arezzo 1524 o 1525 - Roma 1603). Allievo a Pisa, ove si recò intorno al 1544, di L. Ghini, G. Guidi, R. Colombo e S. Porzio, attento lettore di Vesalio, C. è un tipico esponente [...] alla cattedra di medicina della Sapienza (1592). Il periodo romano non fu esente da polemiche, accusato da N. Taurellus di monismo naturalistico e di ateismo da S. Parker. Le sue opere (trattati, commenti) abbracciano varî campi. Il De plantis (1583 ...
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LABRIOLA, Antonio
Rodolfo Mondolfo
Filosofo marxista, nato a Cassino il 2 luglio 1843, morto a Roma il 12 febbraio 1904, discepolo e familiare di B. Spaventa, professore (dal 1874) all'università di [...] come filosofia della praxis, immanente a questa e con essa in elaborazione progressiva. A tale filosofia attribuì una tendenza al monismo: sia perché la praxis (processo dell'evoluzione storica dell'uomo) è totalità e unità di teoria e pratica; sia ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] mentali in una prospettiva monistica. Il cosiddetto ''monismo neutrale'' da essi sostenuto è una dottrina fenomenistica Fodor tra gli anni Sessanta e Settanta. Analogamente al monismo anomalo di Davidson, il funzionalismo ha sostenuto la ...
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Perry, Ralph Barton
Filosofo statunitense (Poultney, Vermont, 1876 - Cambridge, Massachusetts, 1957). Fu discepolo di James alla Harvard University (1896), dove insegnò poi (1913-46) filosofia. È noto [...] di un rapporto, quanto l’assenza di una relazione di dipendenza. P. aderì sostanzialmente alle posizioni del monismo neutrale (cioè né spirituale né materiale) e dell’empirismo radicale di James, cercando peraltro di approfondirne le implicazioni ...
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SENOFANE (Ξενοϕάνης, Xenophanes) di Colofone
Guido Calogero
Poeta e filosofo greco del sec. VI a. C. Nato, secondo Apollodoro, nell'olimpiade 50a (580-77), era ancora in vita a 92 anni (giusta il vanto [...] (Nestle) che ciò non valga per il "monista" S. è solo un riflesso dell'idea, come si vedrà assai discutibile, del suo "monismo" metafisico. Analogamente, nel fr. 24 οὗλος ὁρᾷ, οὗλος δὲ ξοεῖ, οὖλος δὲ νοεῖ, οὖλος δέ τ᾿ἀκούει è vano cercare la fonte ...
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WARD, James
Delio CANTIMORI
Filosofo e psicologo inglese, nato a Hull (Yorkshire) il 27 gennaio 1843, morto a Cambridge, dove fu professore, il 4 marzo 1925. La sua posizione è indicata dal carattere [...] postulando l'armonia prestabilita, esclude la trascendenza: il sistema del W. viene chiamato sotto questo rispetto un "monismo spiritualistico", fondato sulla fisica moderna. D'altra parte il W. risuscita il teismo riprendendo in senso pragmatistico ...
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monismo
s. m. [der. del gr. μόνος «solo»]. – In filosofia, qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza o a un unico processo, contrapposta al dualismo e al pluralismo:...