GENNARI, Casimiro
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Maratea (Potenza) il 27 dic. 1839, sesto dopo cinque sorelle, da Nicola e da Gaetana Crispino, entrambi appartenenti a famiglia notabile [...] . di Stato di Napoli, Sez. amministr., Dazi indiretti, fascio 165, inc. 5635-1905; Ibid., Ministero di polizia, 351, 18, vol. 221; Il Monitore ecclesiastico, 1876-1914 (vedi anche sul G.: 1913, n. 37, pp. 523-534; 1940, n. 52, pp. 3-40); necr. L. De ...
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Designer tedesco (Monaco di Baviera 1932 - Milano 2015). Dopo aver compiuto studi in ingegneria meccanica e filosofia, si è laureato in scienze economiche a Monaco di Baviera, lavorando poi presso il dipartimento [...] Bandung (1987), macchina per caffè espresso Cobàn (1997) e caffettiera elettrica RS07 (2002) per Alessi; sedia Aida (1996) e sedia Tosca (2007) per Magis; computer portatile Leapfrog (1993) e monitor LCD 9514 (1997) per IBM; bicicletta Zoom (1998). ...
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Artista e poeta svizzero (Hannover 1930 - Basilea 1998). In Svizzera, così come a Copenaghen (1955-57) o negli Stati Uniti (1964-67), ma soprattutto in Islanda, dove si trasferì nel 1958 e assunse il nome [...] , elaborò anche installazioni con l'uso di proiettori di diapositive (Reykjavik slides I e II, 1973-75, 1990-93) o monitor e videocassette (Solo-Szenen, 1997-98, esposte alla Biennale di Venezia nel 1999). La sua opera è stata presentata nelle più ...
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Architetto inglese, nato a Southend-on-Sea (Essex) il 22 ottobre 1936, fondatore ed esponente più rappresentativo del gruppo Archigram (v. App. V). Si è formato presso il dipartimento di Architettura del [...] e coperte da 'bolle' in plastica trasparente; Instant City (1968-69), provocatoria ricerca progettuale; il Soft Scene Monitor, realizzato con D. Crompton per una mostra a Oslo nel 1969; la Archigram Capsule, cellula residenziale realizzata in ...
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Marks, Richard
Stefano Masi
Montatore statunitense, nato a New York il 10 novembre 1943. Allievo della grande montatrice Dede Allen, ne ha ereditato la lezione sviluppando la capacità di costruire il [...] (1997; Qualcosa è cambiato). In Broadcast news ha curato anche il montaggio dei servizi televisivi visibili sui monitor di scena, modificandone il linguaggio in funzione delle esigenze del film. Abilissimo nella gestione dei sentimenti più intimi ...
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Walter Siti
Bellanger: il giovane Balzac dell’era digitale
Un romanzo che sembra un saggio o un resoconto giornalistico. E invece ha un modello ottocentesco in Balzac, con l’ampiezza degli orizzonti [...] utenti di ottenere informazioni di vario genere visualizzandole sullo schermo dell’apparecchio televisivo domestico o su appositi monitor. Basato sulla linea telefonica (come il Videotel in Italia), il Minitel ebbe vastissima diffusione in Francia ...
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PISTRUCCI, Filippo
Rossella Bonfatti
PISTRUCCI, Filippo. – Nacque a Bologna il 6 gennaio 1782, figlio primogenito di Federico e di Antonia Greco.
La famiglia, di origine romana, si era trasferita a [...] che un augel (Londra 1830) su musica di Gioacchino Rossini e, soprattutto, l’Inno a Bolivar, pubblicato su The American Monitor (1825, vol. 2, pp. 147-149), che divenne un canto patriottico internazionale.
Durante gli anni londinesi Pistrucci ricoprì ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] la caratteristica predominante del suo ultimo periodo. Sul piano dello stile, all'uso del piano-sequenza J. ha aggiunto monitor televisivi disseminati in scena al fine di moltiplicare lo spazio.
Dopo Hajnal (1985, L'alba), dramma di un terrorista ...
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DE ANGELIS, Pietro
Paolo Scarano
Di flamiglia medio borghese, nacque a Napoli il 20 giugno 1784. Ci è noto il nome del padre, Francesco, ignoriamo quello della madre e quello di una sorella alla quale [...] Leyes, giornale di Rosas: ne furono pubblicati 87numeri; Los Muchachos, per ragazzi, sull'uffico numero del 28 giugno; Et Monitor, politico e letterario, che visse dall'11 dicembre al 13 ottobre dell'anno successivo, in 246 numeri.
Professò in terra ...
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ENRICO
Carluccio Frison
Fu l'ultimo dei tre arcivescovi di provenienza germanica (Widgero, Unfrido ed E. in ordine di successione), che ressero la sede arcivescovile di Ravenna dopo la morte di Gebeardo [...] 850 al 1118, in Bullettino dell'Istituto stor. italiano per il Medio Evo, XXXV (1915), pp. 151 ss.; O. J. Blum, The monitor of the Popes st. Peter Damian, in Studi gregoriani, II (1947), p. 466; G. B. Borino, L'arcidiaconato di Ildebrando, ibid., III ...
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monitor
mònitor s. m. [voce ingl. ‹mònitë›, propr. «ammonitore, avvisatore», dal lat. monĭtor -oris: cfr. monitore1]. – Nella tecnica delle telecomunicazioni, qualsiasi apparecchiatura di indicazione e di controllo che consenta di sorvegliare...
monitorare
v. tr. [der. di monitor]. – Controllare, mediante monitoraggio, l’andamento di una o più grandezze variabili nel tempo; in partic., in medicina, controllare le condizioni e il funzionamento di un organo di un paziente, visualizzandoli...