MORIS, Giuseppe Giacinto
Fabrizio Cortesi
Botanico, nato a Orbassano (Piemonte) il 25 aprile 1796, morto a Torino il 18 aprile 1869. Fu professore di botanica e direttore del R. Orto botanico di Torino; [...] in tre grossi volumi ricchi di tavole (Torino 1837-1859), opera che purtroppo è rimasta incompiuta, perché mancano le Monocotiledoni, delle quali U. Martelli pubblicò tre soli fascicoli nel 1896-1904 (Monocotyledones sardoae). In collaborazione con G ...
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SEPALODIA
Fabrizio Cortesi
Nome usato nella teratologia vegetale per indicare la trasformazione di alcuni costituenti del fiore in sepali. La metamorfosi più frequente è quella dei petali che si trasformano [...] carota, Cerastium vulgatum, Veronica anagallis, ecc. Può avvenire anche che gli stami si trasformino in sepali (Nigella, Aquilegia, Delphinium) o in analoghi organi perianziali (in parecchie Monocotiledoni: Lilium, Tulipa, Narcissus, tuberose, ecc.). ...
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Operazione con la quale si riconduce una molteplicità di oggetti a un certo numero di tipi gerarchicamente ordinati, per potersi orientare tra di essi conoscendone la dipendenza reciproca. Essenziale al [...] dopo non è certo pari all'intrinseco valore suo. Gli sfuggì, tra l'altro, la distinzione già fatta di Monocotiledoni e Dicotiledoni, di guisa che rappresentanti dei due gruppi si trovano ravvicinati in molte delle classi perché presentanti lo stesso ...
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HANSTEIN, Johannes
Enrico Carano
Botanico, nato a Potsdam il 15 maggio 1822, morto a Bonn il 27 agosto 1880. Iniziò modestamente la sua carriera come giardiniere; divenne dottore in filosofia; nel 1861 [...] sui tessuti meristematici dell'apice del caule e sullo sviluppo dell'embrione delle Dicotiledoni e delle Monocotiledoni. A lui si deve la distinzione dei tre istogeni, dermatogeno, periblema, pleroma, produttori rispettivamente dell'epidermide ...
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PODOZAMITES
Paolo Principi
. Denominazione generica (F. Braun) di alcune fronde fossili di aspetto cicadofitico, già collocate nei generi Zamia Brgt. e Zamites Presl., con foglioline pennate, distanti, [...] persino da strati del Cenozoico, ma queste ultime corrispondono probabilmente a resti di foglie di Monocotiledoni.
Secondo Schuster i Podozamites costituirebbero una famiglia speciale, rappresentante un tipo primitivo di Conifere, originatosi ...
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Botanico (Monaco di Baviera 1860 - Erlangen 1920). Fu per alcuni anni custode del Museo Botanico di Monaco; dal 1901 fino alla morte fu professore di botanica nell'università di Erlangen. Campo prediletto [...] autori con lo scopo di offrire agli studiosi un valido mezzo per individuare le varie famiglie delle Dicotiledoni in base ai caratteri anatomici. Lasciò un manoscritto sull'anatomia sistematica delle Monocotiledoni, in parte pubblicato (1928-33). ...
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Ordine di piante Dicotiledoni, da alcuni autori posto nella sottoclasse Magnolide, da altri nel complesso delle Magnolidi. Consiste in circa 2840 specie e 6 famiglie tra cui Annonacee e Magnoliacee. Il [...] primitive, da altri poste in due complessi separati, quello delle Magnolidi e quello delle Paleoerbe non Monocotiledoni. Secondo altri autori al complesso delle Magnolidi appartengono gli ordini M., Illiciali, Laurali. Secondo alcuni studi ...
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Botanica
Lo strato cellulare uniseriato (chiamato anche endodermide) che confina col cilindro centrale. Le cellule endodermiche sono strettamente ravvicinate, senza spazi intercellulari: nel caso tipico [...] e., la suberificazione si estende su tutta la membrana e si ha anche lignificazione di questa. In molte Monocotiledoni l’ispessimento interessa soprattutto la membrana tangenziale interna e quelle radiali della cellula; in sezione trasversale esso si ...
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Naturalista (Black Notley, Essex, 1627 - Dewland 1705). Con l'aiuto di un ricco discepolo, Francis Willughby, compì numerosi viaggi di studî in patria e all'estero. Come zoologo si occupò soprattutto della [...] e istituì le "famiglie" (summa genera); a lui si devono anche la distinzione e i termini di Dicotiledoni e Monocotiledoni. È uno dei principali precursori di Linneo. Altre opere: Methodus plantarum nova (1682); Historia plantarum (3 voll., 1686-1704 ...
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Si chiama antèsi l'aprirsi dei fiori per rendere in molti casi possibile la fecondazione. Non tutti i fiori però si aprono per mettere in evidenza perianzio ed organi sessuali, ma spesso abbisognano dell'intervento [...] - peri- o intrafiorali).
Eccelle la funzione vessillare nella corolla delle Corolliflore, Caliciflore, Talamiflore ed in molte Monocotiledoni.
Apertisi i fiori, la fecondazione si effettua mediante il trasporto del polline, sia per mezzo del vento ...
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monocotiledone
monocotilèdone agg. e s. f. [comp. di mono- e cotiledone]. – In botanica: 1. agg. Di pianta, o del suo embrione che ha un solo cotiledone. 2. s. f. pl. Monocotiledoni, classe delle angiosperme, contrapposta alle dicotiledoni,...
spadice
spàdice s. m. [lat. scient. spadix, dal lat. class. spadix -īcis «rametto di palma», gr. σπάδιξ -ῑκος, der. di σπάω «estrarre, divellere»]. – In botanica, infiorescenza a spiga con l’asse ingrossato, carnoso, in generale avvolto da...