Tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più voci (umane e/o strumentali) su diverse altezze sonore, che procedono in direzioni parallele o opposte per intonare inni, preghiere, canzoni, [...] aggregazione verticale di suoni, come per es., nel linguaggio dell’armonia, un accordo. Al concetto di p. si oppone quello di monodia.
Le origini della p. risalgono al 10° sec.: il più antico testo polifonico pervenuto è l’organum Rex coeli, Domine ...
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Musica
L’associarsi di una parte strumentale a un’altra voce (vocale o strumentale) più importante ai fini estetici: la parte d’a. può essere obbligata, e cioè costitutiva e liricamente necessaria, o soltanto [...] e poco usato nel Medioevo (fuorché in molte musiche dell’Ars nova) l’a. divenne elemento fondamentale con la monodia (➔) secentesca.
Scienza militare
In artiglieria, tiro di a., azione di fuoco sviluppata dalle armi della fanteria e dei carri ...
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Musicista (Roma 1550 circa - ivi 1602). A Roma allestì musiche per solennità quadragesimali dell'Arciconfraternita del Crocifisso a S. Marcello (1578-1584), caratterizzate da uno spirito umanistico in [...] Medici e Cristina di Lorena; nel 1590 produsse - primo fra tutti i musicisti moderni - una musica rappresentativa coerentemente "monodica" con le sue favole pastorali Il Satiro e La disperazione di Fileno (oggi perdute) su testi di Laura Guidiccioni ...
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Sistema di misurazione delle durate musicali, sviluppatosi in Europa con la diffusione della polifonia, dall’11° sec. (Ars antiqua) agli inizi del 16°. I rapporti tra le durate variarono a seconda delle [...] i rapporti tra le note potevano essere diversi: proporzione dupla, tripla, sesquialtera, sesquitrina ecc. Con l’affermarsi della monodia nel secondo Cinquecento tale complesso di norme si semplificò, giungendo rapidamente alla notazione moderna. ...
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GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] . 81 ss.; Id., V. G. and some links between pseudo-monody and monody, in The Musical Quarterly, XLVI (1960), p. 344; N. Fortune, Monodia e cantata, in L'età del Rinascimento (1540-1630), a cura di G. Abraham, in The New Oxford History of music, IV, 1 ...
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Musicista (Köstritz, Turingia, 1585 - Dresda 1672). Nel 1599 fu ammesso nel Collegium Mauritianum di Cassel. Suo maestro in quel tempo fu G. Otto, buon polifonista di scuola veneziana. Nel 1606 entrò all'univ. [...] consentita alla musica, il senso religioso ed etico dei testi: dei Salmi, cioè, e delle Passioni e degli Inni. E della monodia S. rimane il più alto e forte esponente germanico. n Sue composizioni: Il primo libro dei Madrigali, 1611; Concerte, 1618 ...
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In musica la più grave tra le voci maschili (per l’estensione ➔ voce). In senso lato si dice b. la parte più grave di una polifonia, sia armonica (per es. la nota inferiore d’un accordo), sia contrappuntistica [...] ) della parte di b. d’armonia sono indicati in cifre gli intervalli caratteristici degli accordi previsti per accompagnare una monodia o una polifonia.
B. ostinato Parte di b. composta dall’invariata ripetizione d’una stessa formula, a sostegno del ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] «fronte scura» per il «sacrificio [di] terminare l’anno senza andare in Chiesa per il Te Deum!»10. In genere la monodia liturgica era scolpita su un cantus planus distante dall’indole gregoriana antica, in cui dal Sei-Settecento aveva messo radici un ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] le parti contrappuntistiche finivano per risolversi in successioni di ‘accordi’, fondati armonicamente sulle note del basso e adatti ad accompagnare la monodia. All’egemonia del c. subentra così, specie nella musica vocale italiana, l’egemonia della ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] si ha l'‛accordo', e il campo sonoro si apre allora a una dimensione non più soltanto orizzontale semplice (monodica) o multipla (polifonica), ma verticale; e il linguaggio musicale comincia a rivelare prospettiva, profondità. È in questo momento che ...
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monodia
monodìa s. f. [dal gr. μονῳδία, comp. di μονο- «mono-» e ᾠδή «canto»; lat. monodĭa]. – Canto a una sola voce. In partic.: 1. Nell’antico dramma greco, il monologo cantato in metro lirico da un personaggio, interrompendo la successione...
monodico
monòdico agg. [dal gr. μονῳδικός] (pl. m. -ci). – Relativo a monodia, che ha carattere di monodia: canto m., a una sola voce; musica, composizione m.; stile monodico. In partic., poesia m., nella letteratura greca antica, forma di...