In economia, produzione di energia elettrica, fuori dal regime del monopolio, da parte dell'impresa industriale (autoproduttore), diretta a soddisfare i fabbisogni inerenti ai propri processi produttivi. [...] In editoria, produzione indipendente, pubblicata al di fuori dei circuiti dell’editoria tradizionale, prodotta soprattutto dagli appassionati di un genere culturale specifico a proprie spese ...
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Giornalista statunitense (Columbus, Indiana, 1880 - West Palm Beach, Florida, 1965); dapprima vicedirettore, poi (1925) direttore generale, infine amministratore delegato della Associated Press, dove introdusse [...] adoperò perché fosse garantita, mediante accordi politici internazionali, la libertà d'informazione e di diffusione delle notizie, compromessa dal monopolio delle grandi agenzie (Reuter, Havas, ecc.), raggiungendo un accordo parziale con la Reuter. ...
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Montalembert, Charles Forbes conte di
Politico e pubblicista francese (Londra 1810-Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L’Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità [...] della Chiesa in senso liberale. Nel 1831, entrato a far parte della Camera dei pari, si impegnò per infrangere il monopolio statale dell’istruzione. Sull’esempio dell’esperienza del Belgio, M. cercò di riunire i cattolici in un grande partito ...
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televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] o desideri, sempre meno la politica e la morale. La neo-t. si caratterizzò soprattutto per la fine del monopolio pubblico, ma l’emittenza privata si andò progressivamente concentrando nelle mani di un solo imprenditore. Nei primi anni 1980 Italia1 ...
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Uomo politico e pubblicista francese (Londra 1810 - Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L'Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità e l'attualità di un nuovo assetto [...] 1831 era entrato a far parte della Camera dei pari, dove, abile e vivace oratore, s'impegnò per infrangere il monopolio statale dell'istruzione. Sull'esempio dell'esperienza del Belgio, M. cercò di riunire i cattolici in un grande partito politico ...
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RAI-Radiotelevisione italiana
Società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia. La sua storia cominciò nel 1924 quando nacque l’URI (Unione radiofonica italiana), che [...] RAI-Radiotelevisione italiana. Il 3 genn. 1954 la RAI iniziò il servizio di trasmissioni televisive mantenendo a lungo un monopolio. L’attività della RAI si caratterizzò per il controllo esercitato su di essa dai partiti politici, che si spartirono ...
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Giornalista e proprietario di giornali (n. Rushville, Illinois, 1854 - m. nel mare al largo di Monrovia 1926). Dopo aver fatto parte della redazione dell'Evening News (1873), nel 1878 diede vita a un proprio [...] of newspapers e, nel 1909, la Scripps coast league. Inoltre, volendo rendersi indipendente dalla Associated Press, che aveva il monopolio delle notizie trasmesse negli USA, costituì due agenzie che si fusero nel 1907 nella United Press, divenuta in ...
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Ricordi, Tito
Editore (Milano 1811 - ivi 1888). Abilissimo litografo e ottimo pianista, nel 1828 iniziò la sua collaborazione con il padre Giovanni, che nel 1808 aveva dato vita alla omonima casa di [...] concorrente, raggiungendo le 100.000 pubblicazioni. Con questi numeri la casa Ricordi non solo operò in regime di quasi monopolio nella vita musicale italiana, ma divenne la più importante editrice musicale del mondo. Autore di musica, accompagnò al ...
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Famiglia di editori attiva nel Veneto per due secoli. La Remondiniana fu fondata da Giovanni Antonio (Padova 1634 - Bassano 1711), già mercante in Bassano (dal 1650) di telerie, ferro e droghe. Questi [...] Giuseppe (Bassano 1672 - ivi 1750 circa), il quale promosse l'esportazione negli stati veneti e ottenne dalla Repubblica il monopolio di produzione e vendita di carte dorate, argentate, ecc. (1739); impiantò una tipografia anche a Venezia, e qui il ...
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Peppino Ortoleva
Il sistema televisivo: a che punto è la notte
Le trasformazioni del sistema televisivo in Italia non sono comprensibili se non si parte dalla compresenza di due forze tra loro contrastanti [...] ‘duopolio’ tra Mediaset e RAI, già realizzatosi di fatto con l’affermazione della televisione a pagamento sotto il controllo (un monopolio nell’oligopolio) del gruppo Sky e con il decollo in termini di ascolti, assai meno di introiti pubblicitari, di ...
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monopolio
monopòlio s. m. [dal lat. monopolium, gr. μονοπώλιον, comp. di μονο- «mono-» e tema di πωλέω «vendere»]. – 1. a. Nel linguaggio econ., accentramento dell’offerta o della domanda del mercato di un dato bene o servizio nelle mani di...
monopolare
agg. [der. di monopolo, o comp. di mono- e polo1]. – Che si riferisce a un solo polo. Anche, sinon. di unipolare, nelle sue varie accezioni.