BONIFACIO, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Rovigo il 6 sett. 1547 dal nobile rodigino Sebastiano, notaio, cancelliere del vescovato di Adria e dell'Inquisizione, provveditore alle vettovaglie e alla sanità [...]
Grossa e assai curiosa fatica del B. - e, come tale, non sfuggì a Benedetto Croce - tanto nuova nel contenuto quanto monotona nella furia citatoria che la contraddistingue - l'Arte de' Cenni (Vicenza 1616), in cui esamina tutti i possibili aspetti e ...
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DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Simonetta Coppa
Fu attivo come pittore nel primo quarto del sec. XVI (notizie dal 1504 al 1529) nel Comasco e in Valtellina, dove restano numerose opere, principalmente [...] aliena dalla vena narrativa più vivace dei contemporanei Andrea De Passeri e Sigismondo De Magistris, econtraddistinta dalla monotona iterazione di tipologie, basate su goffi modelli, talora solo variati in controparte, di personaggi sacri in ...
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CECCARELLI, Alfonso (Fanusius Campanus)
Armando Petrucci
Nacque a Bevagna (Perugia) il 21 febbraio del 1532 da Claudio, notaio di famiglia originaria di Città di Castello, e da Tarpea Spezi; avviato [...] scarse le conoscenze di cronologia, incerto l'uso dei formulari nelle falsificazioni documentarie (basate su pochi modelli), monotona e meccanica la costruzione delle opere falsificate, tutte identiche nello schema e negli sviluppi; abili forse sono ...
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DOLFIN, Pietro
Raffaella Zaccaria
Nacque a Venezia da Giorgio di Francesco, dal ramo di S. Canciano della famiglia patrizia, e da Barbarella di Ruggero Contarini, intorno alla metà del 1427, e, quasi [...] trova eco la partecipazione personale dell'autore con la sua capacità di giudizio e di interpretazione rispetto alla monotona ripetitività dei settori precedenti. La contestualità dei fatti narrati porta inevitabilmente il D. a non cogliere, talvolta ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] a ragione Folena precisa quanto sia difficile inquadrare nel manierismo tardorinascimentale e nel barocco. "Unità intensa e monotona del linguaggio" che per alcuni versi prelude all'Alfieri, per altri richiama la tradizione recente, in particolare ...
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BILLANOVICH, Giuseppe
Carlo Vecce
Nacque a Cittadella (Padova) il 6 agosto 1913 da Eugenio, medico, appartenente a una famiglia originaria di Traù in Dalmazia, e da Maria Ciani.
La formazione, 1930-1936
Dopo [...] »; e concludeva: «Il nostro vestito grigio di ogni giorno diventa il grande abito di gala. Questa coerenza aspra e monotona al proprio dovere d’intellettuali era difficile ieri; è difficilissima oggi» (Dal Medioevo all’Umanesimo, 2001, pp. 140, 144 ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] contado".
Molto largo il contributo del C. all'oratoria sacra, prosastica e poetica, secondo l'ideale di quella chiara e monotona semplicità che poi il Segneri avrebbe portato a più alti livelli: appunto al C. il Segneri richiese un esame preventivo ...
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CAROLDO, Gian Giacomo
Antonio Carile
Della famiglia del C. i tardi genealogisti veneziani affermano che si fosse trasferita a Venezia da Milano nel 1323 (Museo Civico Correr, cod. Gradenigo 83, tomo [...] a lui accessibili nella sua qualità di segretario del Consiglio dei dieci.
L'opera del C. risulta pertanto una monotona e opaca, quanto minuziosa, rassegna di storia politico-diplomatica della Repubblica. Il fine è dichiarato dall'autore nella dedica ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] . Non solo il rinvio del sacrificio di Alceste non commuove lo spettatore, ma crea una staticità di azione piuttosto monotona; inoltre il personaggio di Admeto risulta amorfo e privo di quella vibrante partecipazione alla tragedia che da lui ci si ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] di uno statuto retorico dell'inconscio, ma sembra fare riferimento a una 'retorica ristretta', e comunque più monotona di quella freudiana. Forse è questo il limite maggiormente avvertito dai lettori contemporanei, un limite più importante che ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...