Avventuriero (Venezia 1725 - Dux, Boemia, 1798); figlio di attori, presto orfano di padre e affidato dalla madre (Giovanna Maria C., detta Zanetta) alla nonna materna, fu studente a Padova, chierico a [...] de ma fuite, 1788) e ai fantasiosi e licenziosi Mémoires, sostanzialmente veridici quanto alla rappresentazione della società di gaudenti e intriganti del Settecento. Monotona, invece, la rappresentazione di sé stesso quale genio della seduzione. ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] (1918), lo ricorda "ignoto a tutti, piccolo, esile" salire sulla cattedra di Arturo Graf per leggere "con voce grave e monotona" i propri versi. Portava con sé una coscienza della sua origine, del valore emblematico che aveva il mondo della sua ...
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BARTOLOMMEI SMEDUCCI, Mattias Maria
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze :il 14 ag. 1640 da Girolamo e Caterina Frescobaldi. Giovanissimo, segui con interesse l'attività patema, tutta volta alla riforma [...] figli, Girolamo e Ferdinando.
Nel 1676 venne pubblicata a Roma la commedia Il finto marchese nella quale ritornano, con monotona fedeltà, i personaggi e le situazioni delle opere precedenti.
L'azione comica nasce da un fortuito scambi? di ritratti ...
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ATANAGI, Monaldo (ser Atanagìo)
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Cagli, da famiglia ragguardevole un tempo, poi decaduta.,Nulla sappiamo dei primi anni della sua vita. La prima menzione del suo nome [...] Diari suscitarono viva curiosità. Di nuovo alla corte di Urbino, dominata da intrighi e sospetti, la sua opera si fa monotona e meno interessante.
Nel 1559, per dissapori con Francesco Maria II, l'A. passò a Fossombrone, al servizio del cardinale ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] sola del discorso quell'animo più intimo che si poteva qua e là intravedere. Senonché è insita nell'opera tutta una monotonia propria di un interesse sempre identico, per la quale assistiamo a una sfilata di paesaggi, che l'autore non cessa di ...
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POUND, Ezra (App. I, p. 949)
Nemi D'AGOSTINO
Poeta e critico americano. La sua natura di puritano e di eclettico e geniale assimilatore di idee, lo aveva spinto già dopo il 1915 alla formulazione di [...] certi lati irti e poderosi come di massiccio dal cuore cariato, essa ci appare, in gran parte, opera statica e monotona, pastiche allucinante di elementi eterogenei, trattati con le più diverse techiche d'avanguardia; ma a tratti vi si trovano brani ...
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BADA, Giovanni Battista
Mario Quattrucci
Nacque nel Trevigiano, a Portobuffolé, nella seconda metà del sec. XVIII; in gioventù si dedicò allo studio della matematica, come testimonia un suo trattato [...] modesto, ché le favole si rivelano nel complesso rimaneggiamenti di quelle classiche e la satira si restringe alla ripetizione monotona di una tenue morale piccolo-borghese; meglio si fa apprezzare il B. in taluni felici bozzetti di vita popolana ...
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BALDINOTTI, Tommaso
Armando Petrucci
Nacque a Pistoia il 7 marzo 1451 da Baldinotto, di nobile famiglia, penultimo di nove figli. Dei suoi studi, compiuti forse a Firenze e a Pistoia, sappiamo ben poco: [...] forma di palazo" sita in Ràmini, nei pressi della città natale. Ivi il B. cominciò a trascorrere una monotona esistenza di volontario esilio, officiando in qualche vicina chiesetta, studiando, trascrivendo e, soprattutto, continuando a comporre una ...
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BIFFOLI, Benedetto
Riccardo Scrivano
Poeta e notaio fiorentino, come si dichiara egli stesso in un sonetto di risposta a Domenico di Tomaso Fagioli, visse nel sec. XV. Suo padre si chiamava Antonio; [...] osservato il Flamini che la produzione del B. segue due vie: una semipopolare, che risulta generalmente fredda e monotona, una aulica, di ripresa petrarchesca, che ha qualche maggior vivacità, almeno quando la tematica amorosa viene illeggiadrita da ...
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CAGNA, Achille Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Vercelli l'8 sett. 1847 da Francesco, di modeste condizioni, eda Giuseppina Musissano. Cominciò a frequentare la scuola tecnica, ma, espulso come [...] la vena patetica e sentimentale si effonde attraverso schemi inventivi tipici, convenzionali, che spesso irrigidiscono in una monotona ripetizione una certa spontanea semplicità di narratore che resta la principale dote del primo Cagna. Negli anni ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...