Nato nei pressi di Laon nel 1741. Entrato nelle famose Missions Étrangères, a cui disposizione fin dal 1639 erano stati posti i vicariati apostolici dell'Indocina, a 24 anni fu inviato in Cocincina, dove [...] non tardò a segnalarsi per attività e zelo: fu prima coadiutore del vicario, mons. Piquet, e alla sua morte gli succedette nell'alto ufficio. Approfittò delle contese per la successione al trono della Cocncina per entrare nelle grazie di uno dei ...
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DE LAI, Gaetano
Rocco Cerrato
Nato a Malo (Vicenza) il 30 luglio 1853 da Antonio e da Maria Silvagni, iniziò gli studi ecclesiastici nel seminario di Vicenza e, grazie alla rendita del legato Dal Pozzolo [...] C. Ferrari arcivescovo di Milano e s. Pio X, in Mem. stor. della diocesi di Milano, IX (1963), pp. 37-297; A. Durante, Mons. A. Caron e un periodo critico di storia genovese, Genova 1967, ad Indicem; L. Bedeschi, Il modernismo e R. Murri in Emilia e ...
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CAPPELLARI, Giovanni Giuseppe
Silvio Tramontin
Nato il 14 dic. 1772 a Rigolato (Udine) da Osvaldo e da Maria Maddalena Gussetti, dopo i primi studi compiuti presso l'arcidiacono del suo paese natale [...] novembre dello stesso anno nella cattedrale di Padova, di cui era pure canonico dal 1823 e fabbriciere, da quel vescovo, mons. Modesto Farina.
Sua prima cura fu quella di compiere la visita pastorale di quell'ampia diocesi che allora contava ben 209 ...
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BANCHIERI, Zanobi
Nicola Carranza
Di nobile famiglia di Pistoia, nacque in questa città il 22 luglio 1747. Fin da giovanissimo rivelò una spiccata tendenza alla lettura e un animo profondamente religioso. [...] della vita della città, per cui nel 1771, ottenuta licenza, rientrò a Pistoia. L'anno successivo rifiutò l'invito di mons. Macedonio, segretario dei Memoriali e della Congregazione per gli affari gesuitici, il quale lo voleva con sé.
Il B. preferì ...
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MONTMÉLIAN (A. T., 20-21)
Giulio Capodaglio
Cittadina nel dipartimento della Savoia con circa 1000 ab., posta a 14 km. a SE. di Chambéry, a 300 m. s. m., presso la riva destra dell'Isère. Nei dintorni [...] si coltiva la vite che dà una pregiata qualità di vino.
La piccola città era dominata dalla cittadella costruita sul Mons Aemilianus dai duchi di Savoia, che la riguardavano come una delle loro più importanti fortezze. I re di Francia parecchie volte ...
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Nome di origine celtica designante presso gli scrittori romani la catena di monti boscosi a oriente del Reno e a nord dell'alto Danubio. La sua conoscenza nel mondo latino è contemporanea alla penetrazione [...] della vastissima zona appaiono designate la silva Bacenis, il saltus Teutoburgiensis, famoso per la disfatta di Varo, il mons Taunus, il mons Abnoba, ecc. Gli scrittori romani (Cesare e Plinio) ne descrissero la fauna e gl'intatti antichi boschi.
I ...
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ALBERTARIO, Davide
Fausto Fonzi
Nato a Filighera (Pavia) il i 6 febbr. 1846, proveniente da una famiglia della media borghesia, compì gli studi ginnasiali nel collegio vescovile di Pavia, passando poi [...] (1935), pp. 186-201; L. Cornaggia Medici, Anzesignani della Conciliazione (Episodi di una lotta), Fidenza 1936; G. Astori, Mons. Bonomelli, mons. Scalabrini e don D. A., Brescia 1939; L. Cornaggia Medici, Punti sugli ii (a proposito ancora di D. A ...
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Archeologo ed erudito (Stendal, Prussia, 1717 - Trieste 1768). Stabilitosi a Roma, divenne soprintendente alle antichità (1764) e poté dedicarsi allo studio dell'arte classica. Attraverso i suoi scritti [...] conte Enrico di Bünau (dal 1748). Perfezionatosi poi nel disegno accademico a Dresda, con l'aiuto del nunzio in Polonia, mons. A. Archinto, che lo aveva indotto a convertirsi al cattolicesimo, fece il primo viaggio a Roma (1755). Entrato subito in ...
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DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETO, Giuseppe
Francesco Malgeri
Nacque a Padova il 19 marzo 1885 dal conte Paolo e da Elisabetta Soranzo. Educato nell'ambiente profondamente religioso della sua famiglia [...] del giornale cattolico Vicentino IlBerico. Stimato dal vescovo di Padova, mons. Pellizzo, il D. fu attivo anche in seno alle 1960, dopo l'avvento di Giovanni XXIII e la nomina di mons. Tardini a segretario di Stato, abbandonò la direzione de L ...
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COLLOREDO, Leandro
Franca Petrucci
Terzogenito del marchese Fabio e di Claudia di Colloredo, nacque il 9 ott. 1639 nel feudo paterno di Colloredo, in Friuli.
Nel 1649 il padre, condottolo prima con [...] sé in Toscana, ove era morto suo fratello Fabrizio, già governatore di Siena, lo affidò perché ricevesse un'educazione umanistica a mons. G. B. Brescia, vicelegato di Pesaro e Urbino. Con quest'ultimo, a lui stretto da vincoli di parentela, il C. ...
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algoretica (algor-etica, algorEtica) s. f. Indagine sui problemi etici collegati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e, in particolare, degli strumenti che si basano sugli algoritmi. ♦ Ma perché il Vaticano si occupa di Intelligenza Artificiale?...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...