Nazzari, Amedeo
Monica Cardarilli
Nome d'arte di Salvatore Amedeo Buffa, attore cinematografico, nato a Cagliari il 10 dicembre 1907 e morto a Roma il 7 novembre 1979. Interprete significativo del cinema [...] di omicidio in Montevergine (1939) di Carlo Campogalliani; l'avvocato che va a combattere come alpino in Quelli della montagna (1943) di Aldo Vergano; l'impresario edile ingiustamente arrestato in Harlem (1943) di Carmine Gallone; il reduce costretto ...
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STEIGER, Rodney Stephen, detto Rod
Giovanni Grazzini
Attore cinematografico, televisivo e teatrale statunitense, nato a Westhampton (Long Island, New York) il 14 aprile 1925. Trascorsa un'infanzia difficile, [...] the desert (Il leone del deserto, 1981), dove è ancora Mussolini, The Chosen (L'eletto, 1982), Der Zauberberg (La montagna incantata, 1983), The naked face (A faccia nuda, 1984), American Gothic (1988), The January man (Un detective particolare, 1989 ...
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Francesco Zippel
Colonna sonora
«La musica per film ha il gesto del bambino che canta nel buio per proteggersi»
(T.W. Adorno)
Intervista a Ennio Morricone
di
25 febbraio
Nell’annuale cerimonia di consegna [...] di W. Ruttmann, 1929; Vampyr di C.Th. Dreyer, 1931), P. Hindemith (Sfida alla montagna, A. Fanck, 1921; Fantasmi del mattino, H. Richter, 1928) ed E. Meisel (La montagna sacra di A. Fanck, 1925; Berlino, Sinfonia di una grande città di W. Ruttmann ...
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Dovženko, Aleksandr Petrovič
Ornella Calvarese
Regista e sceneggiatore cinematografico, scrittore ucraino, nato a Sosnica (nell'oblast′ di Černigov) il 30 agosto 1894 e morto a Mosca il 26 novembre [...] film più belli: Zvenigora (1928), quasi un catalogo delle sue potenzialità creative. Protagonista di questo film è la vecchia montagna ucraina, Zvenigora, un vero luogo "stregato", intorno alla quale si dipanano le vicende di una famiglia spaccata al ...
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Brakhage, Stan
Bruno Di Marino
Regista cinematografico statunitense, nato a Kansas City (Missouri) il 14 gennaio 1933. Considerato uno dei massimi autori del cinema sperimentale, ha diretto in quasi [...] l'immanenza dello sguardo. B. riprende la natura viva ‒ come in Dog star man (1961-1964), che ha come soggetto la scalata di una montagna da parte di un uomo e del suo cane, metafora della sfida disperata tra l'Io e il mondo ‒ e la natura morta: è il ...
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BONNARD, Mario
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 dic. 1889 da Nicola e da Ermelinda Reibaldi. Dopo una breve esperienza teatrale, esordì nel 1909 nel film Otello di M. Caserini. Nel 1911 interpretò [...] H. Albers e L. Trenker (diresse il secondo in Der Sohn der Weissen Berge, proiettato in Italia con il titolo Icavalieri della montagna). Sispostò poi a Parigi, dove diresse Fernandel in Pas des femmes (1932).Rientrò in Italia nel 1935. Data da questo ...
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FUSCO, Giovanni
Carla Papandrea
Nato a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 10 ott. 1906 da Carlo e da Teresa Folena, fratello di Tarcisio, futuro direttore d'orchestra, studiò al conservatorio di musica [...] e P. Serpi, Rocambole di B. Borderie, Les parias de la gloire di H. Décoin; 1964: Gli indifferenti di F. Maselli, La montagna di luce e Sandokan, la tigre di Mompracen di U. Lenzi; 1965: I pirati della Malesia di U. Lenzi; 1966: Il nostro agente ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] destinati a diventare registi di successo sotto il regime nazista. Der Berg des Schicksals (1924), Der heilige Berg (1926; La montagna dell'amore) e soprattutto Die weisse Hölle vom Piz Palü (1929; La tragedia di Pizzo Palù) codiretto da G.W. Pabst ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] il telegiornale, Roma-Torino, Rai-Nuova ERI, 1991.
T. Mann, Der Zauberberg, Berlin, S. Fischer, 1924 (trad. it. La montagna incantata, Milano, Mondadori, 1965).
E.-J. Marey, Le mouvement, Paris, Masson, 1894 (rist. Paris, Jacqueline Chambon, 1994).
C ...
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Ungheria
Cinematografia
Il cinema dell'U. fu uno dei più floridi d'Europa tra la fine della Prima guerra mondiale e la fine della Seconda, nonostante una grave crisi attraversata durante gli anni Venti. [...] valore e originalità: Zavaros éjszaka (1940, Una notte inquieta) di Frigyes Bán ed Emberek a havason (1942; Uomini della montagna) di István Szőts sono i primi film ungheresi premiati all'estero (alla Mostra del cinema di Venezia).
Dopo la fine del ...
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montagna
s. f. [lat. pop. *montania, agg. femm., der. di mons montis «monte»]. – 1. a. In geografia fisica, rilievo di età geologica almeno terziaria, di altezza superiore a 600-700 m sul livello del mare, avente forme arrotondate e altitudine...
montagnoso
montagnóso agg. [lat. tardo montaniōsus]. – Che è ricco di montagne; che ha aspetto di montagna: paese m., regione m.; terreno montagnoso (più com. montuoso); un aereo militare sovietico era costretto ad atterrare in un non precisato...