ragione
Dal lat. ratio («calcolo», «rapporto»). Termine con cui Cicerone tradusse il greco λόγος e che conserva di quest’ultimo diversi significati, indicando la disposizione intrinseca e ideale di una [...] più laica; scartando l’intelletto come dimensione che non può riguardare l’uomo, questa corrente scettica finisce quindi, con Montaigne e Charron, per configurare una r. che, spogliata delle sue pretese all’assoluto, è lo strumento per giungere a ...
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POZZO, Modesta
Adriana Chemello
POZZO, Modesta. – Nacque a Venezia il 15 giugno 1555, secondogenita di Ieronimo, avvocato, e di Marietta Moro.
eronimo da Pozzo era «di onorata famiglia de’ cittadini [...] stamparono nel 1575 le Terze rime e nel 1580 il volumetto delle Lettere familiari a diversi, donato a Michel de Montaigne in visita a Venezia, Modesta Pozzo, quando affidò la sua prima opera alla tipografia, scelse di celarsi sotto lo pseudonimo ...
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GRAZIANI, Nicola Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Civitanova Marche (e non a Macerata, come generalmente proposto), nella parrocchia di S. Paolo Apostolo, il 14 sett. 1726, da Francesco [...] fondo senza dubbio collegata a modelli di razionalismo illuministico (vi si intuisce tutta una certa letteratura francese, da Montaigne a Rousseau a Voltaire), non poteva non allarmare i censori ecclesiastici: infatti, con decreto 24 luglio 1767, l ...
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BARTOLI, Giuseppe
Luigi Moretti
Nacque a Padova il 27 febbr. 1717 da Bartolomeo e da Isabella Manzoni: i suoi studi procedettero dapprima stentatamente perché dovette lavorare nella bottega patema di [...] avevano procurato tante amarezze, collaborò (1774) all'edizione della parte italiana del Jurnal de vojage del '70 y Montaigne, proprio allora scoperto, e soprattutto si accostò alla politica, entrando in contatto con esponenti del pensiero radicale e ...
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RINGHIERI, Innocenzo
Stefano Scioli
RINGHIERI (Renghieri, Ringhiera, Aringhiera), Innocenzo. – Nacque a Bologna in data incerta, forse ai primi del XVI secolo.
Incerte risultano le notizie sulla vita. [...] , duchessa di Ferrara, mentre nella Biblioteca nazionale di Parigi si conserva un esemplare della princeps posseduto da Michel de Montaigne, con la sua firma autografa sul frontespizio. E forse il testo di Ringhieri era presente alla memoria colta di ...
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ARICI, Cesare
Nicola Tanda
Di nobile famiglia, nato a Brescia il 2 luglio 1782 da Agostino e da Caterina Brozzoni, fu educato nella casa patema fino ai dieci anni, poi nell'Accademia, di S. Luigi, un [...] di Peleo e Teti, passi delle opere latine dei Petrarca, e lasciò incompiuta una traduzione dal francese degli Essais di Montaigne. Alla sua abilità d'imitatore e traduttore dei classici si deve anche la pubblicazione di quel volumetto intitolato Inni ...
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amicizia
Comunità tra due o più persone, unite da affetti e da interessi, ispirata da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Il termine amicizia, in greco φιλία, si incontra nella filosofia greca [...] tedeschi e acquistò un’importanza speciale nella mistica tedesca del 14° sec., tra i gruppi degli Amici di Dio. Nel Rinascimento Montaigne trattò l’a. sotto l’aspetto psicologico e la definì come una «servitù volontaria»: è infatti uno dei legami più ...
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VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] fatalismo naturalistico.
Una descrizione analitica e sottile delle "virtù" e dei vizi ci offrono i moralisti francesi, dal Montaigne e dal Rochefoucauld in poi; mentre il Gueulinx sistema e riordina sulla traccia del pensiero cartesiano la dottrina ...
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Protagonista di un notissimo romanzo cavalleresco, la cui prima edizione a noi pervenuta (Saragozza 1508) è in prosa castigliana ed è opera del regidor di Medina Garci Rodriguez (o Ordoñez) de Montalvo. [...] esempio". Ed ebbe, invero, una popolarità vastissima. Francesco I e Carlo V considerarono il romanzo come lettura prediletta, Montaigne lo tenne nella sua biblioteca, il Bembo lo leggeva già nel 1512 "con entusiasmo", il Castiglione lo stimò degno ...
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. Titolo marchionale di un'illustre famiglia francese derivante da quello di una località del comune di Maillé (dipartimento d'Indre-et-Loire); nel gennaio 1700 la terra possedutavi da Marc René de Voyer, [...] cit.): Considérations sur le gouvernement ancien et présent de la France (Amsterdam 1764); Essais dans le goût de ceux de Montaigne (Amsterdam 1785; altra ediz. voll. 2, Liegi 1787, col titolo Loisirs d'un ministre d'État, compresi nei Mémoires). In ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...