In gnoseologia, dottrina secondo cui, pur non potendo avere conoscenza oggettivamente certa della realtà, si può discriminare le conoscenze più probabili da quelle meno probabili. La sua forma classica [...] con probabiles (nel senso di «approvabili») le rappresentazioni che Carneade chiama «persuasive», determina l’origine del termine probabilismo. Nell’età moderna l’atteggiamento probabilistico si è rinnovato in scettici come Montaigne e D. Hume. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con la scoperta dell’America, il pensiero europeo si trova a dover fare i conti con la conquista [...] in Francisco de Vitoria, e in Bartolomé de Las Casas i suoi più incisivi rappresentanti.
L’alterità
Il filosofo Michel de Montaigne dedica una parte del capitolo VI, intitolato Delle carrozze, del Libro III dei suoi Saggi (editi in tre versioni: 1580 ...
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NASELLI, Girolamo
Calogero Farinella
– Nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1535; il nome dei genitori è ignoto.
Infondata la notizia di una origine savonese di Naselli (Soprani, 1667, pp. 118 [...] di cancelliere nell’amministrazione ducale e di lui non si hanno più notizie per oltre un ventennio.
Non è certo l’incontro con Montaigne quando questi, nel corso del suo viaggio in Italia, il 15 novembre 1580 si recò a ossequiare il duca di Ferrara ...
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Naigeon (o Naijeon), Jacques-Andre
Naigeon
(o Naijeon), Jacques-André Enciclopedista francese (Parigi 1738 - ivi 1810). Amico e stretto collaboratore di Diderot e d’Holbach (di quest’ultimo pubblicò, [...] et modernes (1791-94), curò un’importante edizione di Diderot (Œuvres de Diderot, 15 voll., 1798) e degli Essais di Montaigne (ed. del 1802). Su Diderot scrisse anche i Mémoires sur la vie et les œuvres de Diderot, inseriti nell’edizione delle ...
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Scrittore satirico tedesco (Wittenburg 1701 - Berg, presso Eilenburg, 1760). Figlio di un predicatore, studiò diritto a Rostock e a Jena, fu poi precettore a Lubecca, funzionario a Wismar. Nel 1741 passò [...] non più reintegrato nella sua carica, visse sino alla morte nel suo possedimento di Berg. Richiamandosi agli esempî di Montaigne, Bayle e Swift, si dimostrò irrequieto e sapido polemista, attaccando ortodossi, pietisti e falsi dotti. Fra le sue opere ...
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Nacque nella seconda metà del Cinquecento da un gentiluomo veneziano, seguace della religione riformata, e trasferitosi in Francia per esercitarvi la mercatura. Compiuti gli studî nell'università di Padova, [...] confidente del padre Coton (confessore di Enrico IV) e intrinseco di Maria di Gournay, fille d'alliance del grande Montaigne. Frequentò altresì la casa dell'ambasciatore veneto Antonio Foscarini e carteggiò con fra Paolo Sarpi, che aveva conosciuto a ...
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Poeta e saggista (Londra 1618 - ivi 1667). È cronologicamente l'ultimo dei poeti "metafisici" e il precursore di J. Dryden. Precocissimo, nel 1633 divenne famoso con i Poetical Blossoms; pubblicò poi The [...] volte ristampata. Introdusse in Inghilterra l'ode "pindarica" a strofe irregolari (Pindarique Odes) e in Davideis tentò il poema eroico d'argomento biblico. Oggi i suoi Essays in prosa, che risentono di Montaigne, sono più apprezzati dei suoi versi. ...
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Les caractères Opera del moralista J. de La Bruyère (1645-1696), pubblicata nel 1688 col titolo Les Caractères de Théophraste, traduits du grec, avec les Caractères ou les moeurs de ce siècle; nelle edizioni [...] , la parte originale si andò a mano a mano accrescendo.
È un vasto quadro dei costumi del tempo e una galleria di ritratti, da riconnettersi con le Maximes di Fr. de La Rochefoucauld, con le Pensées di Bl. Pascal e gli Essais di M. de Montaigne. ...
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MILNER, Marion
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista inglese, nata a Londra il 1° febbraio 1900. Nata Blackett, è nota con il cognome del marito. Laureatasi nel 1923 in psicologia e fisiologia all'università [...] i problemi della concentrazione mentale e, con lo pseudonimo di Joanna Field, scriveva nel 1926, dopo la lettura degli Essais di Montaigne, un diario sui propri stati d'animo, A life of one's one (1934; trad. it., 1957). Interessata ad E. Mayo ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] di letteratura comparata sul romanticismo e sul decadentismo di Huysmans e di D'Annunzio; è stato attratto da Montaigne, Diderot, Valéry, ecc.; ha valutato la tradizione letteraria della Russia; ha persistito nello studio dei rapporti tra arti ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...